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Il taglio legno a mano, eseguito con un comune segaccio, può essere preciso senza comportare sforzo
Nel taglio del legno spesso prevalgono esigenze di rapidità e limitazione della fatica fisica. In molti frangenti, però, è possibile procedere con il metodo classico, che prevede l’utilizzo di una sega o di un segaccio.
La grandezza dei denti – la loro frequenza su base lineare – è il parametro che ci permette di scegliere un taglio legno più rapido, ma grossolano, oppure uno più lento, ma più preciso. Grandi dimensioni dei denti – e quindi lame con un minor numero di denti a parità di lunghezza – sono utilizzate per tagliare rami e nella carpenteria in genere; denti più piccoli e in maggior numero si usano per il taglio di tavole e cornici, le cui superfici devono congiungersi con altre e combaciare perfettamente.
Per troncare a 90° o 45° listelli, battiscopa, ecc. si usano guide di taglio per cornici; un taglio preciso di una tavola è invece questione di tenere un occhio alla linea tracciata da seguire e uno alla verticalità della lama. Fondamentale è avere il pezzo ben bloccato sul banco da lavoro e poi, dato che il legno ha la tendenza a chiudersi dopo il taglio, serrando anche con forza la lama, per avanzare senza sforzo è necessario inserire uno spessore, che tenga divaricati i lembi flottanti della tavola.
LA STRADATURA
La stradatura è la rotazione applicata ai denti di alcune lame, con lo scopo di asportare un quantitativo leggermente maggiore di materiale rispetto alla larghezza della parte liscia della lama stessa. Le lame di acciaio duro in produzione oggi non permettono di intervenire personalmente sulla loro stradatura.