Indice dei contenuti
- 1 Attrezzi per edilizia: dotazione base e media
- 2 Strumenti per tipo di lavoro
- 2.1 Scavi nel terreno
- 2.2 Demolizioni nella muratura o nel calcestruzzo
- 2.3 Installazioni in cartongesso
- 2.4 Posa del calcestruzzo aerato autoclavato
- 2.5 Gettate
- 2.6 Muri in mattoni o blocchi poroton
- 2.7 Stesura intonaci
- 2.8 Posa piastrelle
- 2.9 Ricerca e riparazione perdite
- 2.10 Estensione impianti sottotraccia
- 2.11 Attraversamenti
- 2.12 Installazioni pesanti
Quello dell’edilizia è un comparto che presenta mille sfaccettature, ognuna con determinate specificità. Ciò significa che le procedure e i materiali utilizzati, spesso condizionano pesantemente il tipo di attrezzatura necessaria per lo svolgimento del lavoro, pur essendoci, com’è ovvio, una base fissa di attrezzi per edilizia che non devono mancare nella dotazione, molti dei quali veramente generici e comuni a quasi tutte le attività di costruzione e riparazione. Il muratore, infatti, ha sicuramente fra gli attrezzi un metro a stecche e un flessometro, una serie di cacciaviti, tenaglie, pinze diritte e a pappagallo, martelli vari e poi un trapano, una smerigliatrice angolare con disco piccolo ecc. Tutti attrezzi che ha in borsa qualsiasi fardasé, ma avrà anche una rotella metrica, un distanziometro laser, un tassellatore, un martello demolitore e una smerigliatrice per disco di grande diametro (230 mm), solo per fare alcuni esempi.
In ambito edile, anche le più semplici operazioni, come la misurazione, la foratura e il taglio dei materiali, possono assumere una connotazione particolare rispetto ad altri settori dell’artigianato. Come approcciare, quindi, senza esitazioni questi progetti? Usare logica e ragionevolezza è un primo importante passo. Per esempio, anche nei lavori di muratura ci si presenta la possibilità di usare metodi manuali oppure affidarsi a strumenti elettrici per risparmiare fatica e tempo.
Per decidere si valuta l’entità del lavoro: per una piccola gettata necessaria per fare il basamento di un forno in esterni, si può mescolare il calcestruzzo direttamente a terra usando solo un badile, oppure dentro un mastello con mescolatore e frusta o, ancora, con una betoniera. Dovendo erigere un muretto, seppure basso, per la recinzione del giardino, la quantità di calcestruzzo da preparare è tale che conviene optare per la betoniera, tra l’altro noleggiabile, in caso di lavoro “una tantum”; se si prevede che il lavoro si protragga nel tempo oppure che ce ne siano in previsione altri dello stesso genere, diventa conveniente acquistarne una.
Teniamo conto che sono molte le attrezzature edili che si possono noleggiare nei grandi centri oppure nei magazzini edili. Un esempio fra tutti sono le carotatrici con le loro costose tazze, che permettono di fare fori nelle pareti di vario diametro, per il montaggio delle prese d’aria obbligatorie in cucina e non solo. Non sottovalutiamo il “valore” aggiunto che offre l’uso di macchine professionali; questo si traduce sempre in risparmio di tempo e fatica, cui spesso si aggiungono la semplificazione del lavoro e l’ottenimento di un elevato standard di precisione, a tutto vantaggio di chi è meno esperto e “allenato”.
Fra le macchine professionali, oltre alle carotatrici e alle già citate betoniere, ci sono le crenatrici, le tagliapiastrelle elettriche (quelle ad acqua evitano di fare nuvole di polvere a ogni taglio), i martelli demolitori, i vibrocompattatori, le sabbiatrici, le carriole a motore ecc.
Dopo aver messo in chiaro che nei lavori più importanti c’è la possibilità di trovare un valido aiuto nei mezzi professionali anche senza acquistarli, per correttezza, va pure detto che ci sono molti strumenti avanzati, difficilmente noleggiabili, che nelle mani dei meno esperti possono fare la differenza.
La livella e il metro laser, per esempio, ancorché nelle loro versioni evolute al pari di quelle professionali, sono strumenti magici che fanno risparmiare tantissimo tempo e riducono praticamente a zero i margini di errore sia ai principianti sia ai professionisti, pur considerando che molti di questi ultimi sono anche in grado di fare le stesse operazioni con i metodi tradizionali.
Attrezzi per edilizia: dotazione base e media
Vediamo ora qual è, invece, la tipica dotazione di attrezzi per edilizia, fra manuali ed elettrici, per l’approccio al lavoro, considerando quelli che solitamente affrontiamo noi fardasé. Strumenti che si “devono” avere sono: livella a fiala, flessometro, metro a stecche, pinze, tenaglie, martello da carpentiere, mazzetta, scalpelli (a punta e piatto di due dimensioni), cacciaviti, cazzuola a punta tonda, spatola americana, spatole diritte di varie dimensioni, secchio, mastello, frusta per trapano, plafoncino, pistola per silicone, filo per tracciatura, lenza, trapano avvitatore, tassellatore, smerigliatrice angolare (taglia piccola) con dischi per taglio ferro e per taglio materiali edili.
Attrezzi per edilizia che prima o poi ci deve procurare sono: spatola dentata, frattazzo, riga di alluminio, metro laser, livella laser, trapano mescolatore, smerigliatrice angolare per dischi da 230 mm.
Strumenti per tipo di lavoro
Scavi nel terreno
Parlando di piccoli scavi, che si possono fare per interrare i pilastri di una piccola costruzione oppure per le fondazioni di un muretto, gli attrezzi per edilizia che servono sono: piccone, badile, vanga, carriola; per seguire linee diritte è meglio procurarsi anche picchetti, lenza, gesso per tracciatura.
Demolizioni nella muratura o nel calcestruzzo
Servono sicuramente scalpelli e mazzetta; in molti casi è necessario un martello demolitore commisurato alla natura della demolizione: come non ha senso tentare di demolire un grosso basamento di calcestruzzo con un piccolo demolitore, non si deve per nessun motivo utilizzare uno strumento troppo potente per fare una piccola rottura, specie se all’interno della casa.
Installazioni in cartongesso
Nella costruzione di pareti, contropareti e controsoffitti di cartongesso ci sono alcuni attrezzi per edilizia che non possono mancare: cesoie per metallo, cutter, surform, foretto, spatola americana. Consigliati sono: trapano mescolatore con frusta, sega a tazza di misura per scatole elettriche da cartongesso, punzonatrice per profili cartongesso, coltello per materiali isolanti, squadra di grandi dimensioni, alza e fermalastre.
Posa del calcestruzzo aerato autoclavato
Fondamentali sono la sega speciale per tagliare i blocchetti e la cazzuola spandicolla. I generici necessari sono: secchi, miscelatore con frusta, cazzuole, livelle, filo a piombo, riga d’alluminio, trapano con sega a tazza per scatole elettriche. In caso di sviluppo importante di guaine elettriche o tubi per impianti, è molto utile la crenatrice.
Gettate
Abbiamo già detto che a seconda delle dimensioni della gettata, il calcestruzzo si può impastare a mano, con la frusta oppure con la betoniera; sempre sulla base delle dimensioni, ci si devono procurare i materiali per fare la cassaforma (tavole da armatura oppure casseri preformati allo scopo). Per costruire la cassaforma con le tavole servono: martello da carpentiere, filo a piombo, livella a fiala, sega a mano e, a seconda dei casi, possono essere utili una sega circolare a batteria con disco fatto per sopportare anche qualche taglio in presenza di chiodi o una da banco; per armare il getto ci vuole una leva piegaferro, una smerigliatrice angolare piccola (per tagliare il tondino), filo di ferro per legatura, tenaglie.
Muri in mattoni o blocchi poroton
Per erigere pareti in mattoni, che siano forati, semipieni, pieni, in laterizio o poroton, servono lenza, filo a piombo, livelle, riga d’alluminio, secchi, mastello, cazzuole, set per mescolare la malta. Per la posa sfalsata, all’inizio o alla fine di ogni corso, va messo un mezzo mattone: per tagliarlo può essere utile la smerigliatrice angolare con disco diamantato. Con un modello di piccola taglia, con disco di Ø 115 o 125 mm, si possono tagliare solo i mattoni più piccoli; per gli altri è sicuramente necessario un disco da 230 mm.
Stesura intonaci
Servono: stadia in alluminio (meglio se incorpora anche le fiale per funzionare anche da livella), cazzuola, frattazzo di legno o plastica, frattazzo con spugna, tavole con bordi diritti, mazzetta, set per mescolare la malta.
Posa piastrelle
La tagliapiastrelle a incisione e spacco è uno degli attrezzi per edilizia assolutamente necessari; per eseguire fori nelle piastrelle può essere utile una fresa a tazza per smerigliatrice angolare. Immancabili: spatola dentata per distribuire correttamente la colla per piastrelle, la frusta e il miscelatore per preparare la colla, i crocini distanziali per piastrelle, spatola di gomma per tirare il riempifughe, una spugna per rimuovere l’eccedenza di riempifughe, quando sta essiccando, un buon detergente dopoposa.
Ricerca e riparazione perdite
Per la prima fase, la ricerca della perdita, quasi sempre è necessario fare una demolizione, che si cerca di limitare sempre più possibile. Gli strumenti ideali sono scalpello e mazzetta, da usare con la massima cautela. Ovviamente, se la zona da scoprire è ampia e fatta di calcestruzzo, può andare bene un martello demolitore. Trovato il danno e fatto spazio intorno al punto interessato, avviene la riparazione tecnica per la quale non entriamo nel merito, poi è necessario chiudere il buco e sistemare la superficie allo stato originario. Se si tratta di una parete, si colma il grosso dell’ammanco con pezzi di mattone e malta di cemento premuta bene a fondo con la cazzuola per riempire gli spazi e poi spianata con la spatola americana; infine la superficie può essere finita ad arenino, gesso, stucco, resina, oppure con piastrelle. Tutti questi sistemi, tranne le piastrelle, richiedono spatola americana e cazzuola; l’arenino richiede anche il frattazzo normale e con spugna.
Estensione impianti sottotraccia
Quando vogliamo collocare sottotraccia delle tubazioni, per esempio per aggiungere un tratto all’impianto idraulico oppure elettrico, partendo da un nodo esistente dell’impianto stesso, si deve fare una crena sufficentemente larga e profonda per alloggiarvi la tubazione o la guaina elettrica, lasciandovi sopra lo spazio per un buon strato di malta e poi intonaco. Per realizzare la crena si può usare il metodo manuale, usando scalpello e mazzetta, oppure utilizzare una crenatrice elettrica che effettua due tagli paralleli alla profondità giusta e poi, con scalpello e mazzetta, o con un piccolo martello demolitore, si fa saltare la parte centrale. Per installare scatole di derivazione, scatole elettriche e fare alloggiamenti per i dispositivi da incasso, le relative sedi si fanno con scalpello e mazzetta o con il solito piccolo martello demolitore.
Attraversamenti
Nel caso si debbano effettuare buchi fra due locali o fra l’interno e l’esterno per il passaggio di impianti o prese d’aria, si agisce con carotatrici dotate di tazze diamantate, quando i fori devono essere rotondi; negli altri casi si usa il martello demolitore. In alcuni casi, quando lo scasso, pur avendo una sagoma squadrata, deve essere preciso, è utile fare tagli rettilinei lungo il suo perimetro con la smerigliatrice angolare dotata di disco diamantato.
Installazioni pesanti
Molte installazioni di impianti, infissi, inferriate ecc richiedono il fissaggio a parete particolarmente robusto dato il peso e/o la leva che il dispositivo esercita sui suoi attacchi. In tanti casi si adoperano i tasselli chimici con barre filettate (e calze in caso di mattoni forati e semipieni), per l’applicazione dei quali si usa il trapano tassellatore; ma capita spesso che l’oggetto (o il suo sostegno) abbia zanche che vanno murate direttamente a parete.
In questo particolare caso, vanno fatti appositi scassi in corrispondenza degli attacchi, usando il martello demolitore oppure la solita accoppiata mazzetta e scalpello. Gli scassi, per una buona tenuta, devono allargarsi leggermente nella parte profonda, in modo da creare un sottosquadro. Il fissaggio delle zanche si effettua sempre con cemento a presa rapida, che in pochissimo tempo fornisce la tenuta per poter procedere con il montaggio. Se ne prepara poco per volta, perché ha un tempo di apertura molto limitato (pochissimi minuti), mescolandolo dentro un secchio con una cazzuola che si usa anche per applicarlo, premendolo bene nei buchi intorno alle zanche e spianandolo infine più possibile sulla parete.