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Il tassello chimico, quando peso e trazione applicati all’attacco sono troppo elevati e un comune tassello non è più sufficiente…
Quando si sente parlare di tassello chimico non bisogna spaventarsi… ma ammettere che esistono casi in cui il lavoro del tassello è particolarmente gravoso… Di solito questo si verifica quando sono molto elevati il peso o la trazione che vengono applicati all’attacco, o quando il supporto non garantisce una consistenza sufficiente a sopportare il carico.
Un buon fai da te deve saper riconoscere queste circostanze e agire di conseguenza utilizzando il tassello chimico. Quando il gioco si fa… “pesante” è necessario che il nostro punto di attacco diventi tutt’uno con il muro, assumendone pertanto analoghe caratteristiche di robustezza e rigidità. Così si comportano i tasselli chimici, il cui funzionamento è basato sull’utilizzo di resine sintetiche.
Il principio di funzionamento dell’ancoraggio chimico
L’ancorante fluido, solitamente contenuto in cartucce per pistola a estrusione, viene inserito nel buco effettuato nel muro mediante un beccuccio. Subito dopo si inserisce nello stesso foro l’accessorio di fissaggio che può essere un bullone, una barra filettata semplice con rondella e dado, oppure che termina con anello, gancio tondo o ad angolo retto, di varie dimensioni. Solidificando, l’ancorante fa presa verso la muratura e blocca fortemente il ferro che avvolge.
Nel caso di mattoni forati si rende necessario limitare la dispersione dell’ancorante inserendo nel buco un tassello a calza o a rete delle precise dimensioni del foro. Il prodotto chimico e l’inserimento dell’asta provocano l’espansione della calza che gonfiando blocca definitivamente in quella posizione tutto l’insieme.
In presenza di bulloni e dadi, questi vanno stretti solo a indurimento concluso dell’ancorante. Uno dei prodotti più conosciuti è certamente il tassello chimico Fischer (guarda l’elenco completo dei prodotti)
Dal foro alla fialetta del tassello chimico
- Segnato il punto in cui mettere l’ancorante chimico possiamo provvedere alla foratura. Disponendo di guida di profondità possiamo calibrare la profondità del foro e procedere più liberamente.
- La pulizia del foro dalla polvere di cemento è molto importante soprattutto con i tasselli chimici. Utilizziamo uno scovolino facendolo ruotare mentre si estrae.
- Avendolo a disposizione, risulta comodo e efficace l’utilizzo di un compressore ad aria. Imbocchiamo la pistola nel foro e ripariamoci gli occhi.
- Inserita la fiala nel foro, la rottura avviene con l’inserimento del bullone o della barra che facciamo ruotare piano. Liquido e catalizzatore in granuli si mescolano e induriscono.
Dentro al muro
- Il tassello chimico ha una certa versatilità: lo si può applicare anche in presenza di mattoni forati usando una calza di contenimento della sostanza chimica, ma consente anche il libero utilizzo di barre filettate, bulloni e tondino di ferro. L’importante per il grip è che quest’ultimo presti una superficie di contatto sufficientemente ruvida.
- Anche nel fissaggio al muro delle mappe degli scuri o delle persiane è indicato l’utilizzo del tassello chimico, in presenza di una parete sia in mattoni pieni, sia forati.
Esempio di utilizzo del tassello chimico
Montaggio di una ringhiera con tassello chimico
Presentiamo la ringhiera in posizione e riportiamo i fori di fissaggio a terra mantenendo le piastre al centro del cordolo in cemento. Utilizziamo un pennarello o, in alternativa, una matita grassa.
In corrispondenza delle tracce pratichiamo i fori utilizzando il trapano impostato sulla funzione battente e munito di asta di profondità. Utilizziamo dapprima una punta ø 6 mm e poi una ø 8 mm.
Per una buona presa dell’ancorante dobbiamo ripulire i fori eliminando la polvere con l’aspiratore. In questo modo avremo la certezza di un fissaggio sicuro e duraturo da parte del tassello chimico.
Si inietta il prodotto nei fori effettuati e si inseriscono le barre filettate da 6 mm, ruotandole per impastarle di ancorante. Abbiamo poco tempo per un eventuale riposizionamento.
Predisposti tutti i fissaggi (curiamo la verticalità degli spezzoni di barra filettata), si calza la ringhiera inserendo delicatamente la piattina forata alla base dei montanti sulle barre filettate.
A indurimento avvenuto possiamo procedere al fissaggio definitivo inserendo le rondelle sulle barre filettate e avvitando i dadi. Serriamo a fondo con una chiave a forchetta, senza “tirare” troppo.
Tasselli per forati
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