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Costruire un mobile sotto al lavabo da appoggio è un ottimo progetto per chi ama fare il bricolage
Una nuova generazione di lavabi che sembra fatta apposta per chi ama il bricolage consente di costruire il mobile fai da te senza vincoli di robustezza e di appenderlo al muro con tenaci tasselli e staffe metalliche.
Il lavabo da appoggio è quello che meglio si presta ad essere montato da un fai da te senza dover modificare l’impianto idraulico vero e proprio, in quanto richiede solo l’apertura di un grosso foro sul piano del mobile. Per aprire questo foro occorrono una guida di taglio ed il seghetto alternativo, sistema semplice che però riduce a pochi centimetri la larghezza del piano davanti e dietro la ceramica; di conseguenza obbliga a realizzare un piano di un certo spessore. Se si sceglie di utilizzare un multistrato è bene che sia di tipo marino o di betulla, resistente all’umidità; qui è stato scelto invece un lamellare di faggio, per motivi estetici. Da qualche tempo l’industria produce lavabi da appoggio che richiedono solo una coppia di fori di diametro limitato, apribili con una mecchia o con una sega a tazza, senza indebolire sensibilmente il piano che così può essere realizzato con il bricolage utilizzando materiali più sottili ed economici. Questi lavabi, circolari o squadrati o ellittici, vengono semplicemente appoggiati sul piano di legno e permettono quindi di realizzare senza problemi mobili assai meno massicci.
Mentre l’indebolimento del piano causato dal foro grande rende necessario sostenerlo ai lati con gambe, pareti o grosse mensole che reggano loro il peso della ceramica, con questo tipo di lavabo il problema non si pone, tanto che è possibile montare il mobile come se fosse una mensola, cioè semplicemente appeso al muro, lasciando libero il pavimento sottostante.
Un mobiletto a due piani, senza eccessivo ingombro, offre molto spazio d’appoggio per tutti gli oggetti occorrenti alla toilette maschile e femminile e nasconde elegantemente gli scarichi dietro un pannello mobile, fermato da scrocchetti magnetici, rimovibile in caso di ispezione degli scarichi.
ROBUSTI TASSELLI
Il mobile è montato nell’angolo fra due pareti col piano di circa 1800×600 mm, ma va da sé che né la posizione né la lunghezza sono tassative e che la larghezza dipende dalle dimensioni del lavabo, la cui posizione sul piano è determinata solo da quella degli attacchi idraulici esistenti a muro.
Per appendere il mobile occorrono robusti tasselli ad espansione e squadre metalliche fissate al muro in modo che appoggino sotto il piano nella zona compresa fra le paretine verticali.
IL PROGETTO FAI DA TE PER IL LAVABO DA APPOGGIO
I materiali: Lamellare di faggio spesso 18 mm: 2 piani 1760×595 mm; 2 cornici frontali 1796×60 mm; 4 cornici laterali 595×60 mm; 3 paretine divisorie 370×340 mm; pino o abete sezione 40×40 mm: 6 rinforzi trasversali da 595 mm; truciolare bilaminato bianco da 19 mm: 1 fondo 340×400 mm; 1 fondo 340×1000 mm; 1 frontale 1280×300 mm; tasselli piatti (o spine Ø 8×40 mm); viti Ø 4×50 mm; 4 serrature magnetiche; colla; materiale di finitura.
TASSELLI PIATTI DI GIUNZIONE
- Un’accurata tracciatura delle zone in cui effettuare le giunzioni e dei pezzi da tagliare consente alla fine un assemblaggio preciso e solido.
- L’unione con i tasselli piatti richiede una misurazione molto più semplice di quella con spine. La loro posizione si marca con un tratto trasversale sui due pezzi da unire, esattamente affiancati. Il tratto guida l’affondo della fresa nei pezzi, da bloccare su un piano liscio e regolare.
- La macchina è fatta in modo da poter lavorare anche verticalmente. Qui l’intaglio sulla faccia larga di una cornice.
- La corsa della fresa è regolabile in profondità secondo il tipo di tassello usato.
IL PORTALAVABO
- Aperte nei piani le sedi dei tasselli piatti (in primo piano quelli per il fondo, sotto l’avvitatore quelli per le pareti), si avvitano i listelli di rinforzo a filo dei bordi corti ed al centro.
- Inseriti i tasselli nelle cornici corte, queste si uniscono ai piani stringendole contro i listelli di rinforzo (le cornici lunghe si incollano stringendole contro la testa dei listelli ed il bordo dei piani).
- Un po’ di lavoro di levigatrice pareggia le cornici ai piani e cancella i tratti di guida per l’intestatrice.
IL PASSAGGIO DEI TUBI
- Con questo tipo di lavabo basta aprire nel piano due soli fori, uno Ø circa 30 mm per far passare i flessibili del miscelatore, aperto con una mecchia Forstner e l’altro per lo scarico, ovale per permettere il movimento del salterello, aperto con due tagli di sega a tazza Ø 42 mm raccordati con l’alternativo.
- Con delicatezza si fanno passare i raccordi del miscelatore (meglio se qualcuno dà una mano) e la piletta nei loro fori e si poggia il lavabo sul piano.
- L’ultimo atto è il collegamento dalla piletta allo scarico, tramite il sifone, a bottiglia o ad S.