È una realizzazione costruita intorno a un comodino esistente, perfettamente dotato, sotto il profilo del peso e della forma, per sostenere il piano-vassoio ribaltabile, anche se sopra mettiamo tutto ciò che ci fa più piacere per una prima colazione a letto
Amiamo le comodità e, quando il tempo ce lo permette, vogliamo goderci una sana prima colazione a letto, con la luce del primo mattino che giunge dalle finestre. Quello che serve è un comodino che possa trasformarsi, in queste occasionali situazioni, in supporto con piano ribaltabile per appoggiare le vivande. Facciamo subito un’importante considerazione: il progetto prevede che si possieda o si acquisti un comodino con determinate caratteristiche; ovviamente si può costruire pure quello, ma il procedimento non viene descritto in questo articolo.
Il comodino
Le caratteristiche del comodino sono molto comuni: deve avere una certa stazza e, soprattutto, essere abbastanza pesante. La sua “importante” massa è assolutamente necessaria perché proprio a lui che è affidato il sostegno e l’equilibrio del piano ribaltabile quando, messo in posizione di lavoro, ci mettiamo sopra tutte le varie cose: tazza, bricco del latte, marmellate, biscotti e quant’altro. Non tutti i comodini hanno le ruote, anzi, difficilmente ne sono provvisti; ma a questo si rimedia facilmente applicandole. Ultima, ma non meno importante caratteristica del comodino, è che deve avere una forma assolutamente squadrata, inteso con questo che non deve neppure esserci il bordino di finitura o il piano debordante lateralmente. In tal caso si possono spessorare i montanti per la riuscita dell’operazione di fissaggio, ma potrebbe non essere una manovra azzeccata esteticamente.
Il lavoro
In definitiva, si tratta di aggiungere a un comodino i due montanti e un elemento di unione superiore, necessario per la robustezza dell’insieme, a cui si articola il piano d’appoggio reclinabile. I montanti si fissano ai lati del comodino, ma nella zona posteriore, esattamente in corrispondenza dello spigolo con il dorso del mobile; in questo modo il ripiano può abbattersi sul retro del comodino, in modo da non essere di intralcio per la normale apertura dei cassetti. Quando necessario, il comodino va ruotato e spostato per sollevare il piano e portarlo nella posizione di utilizzo sopra il letto. Già che menzioniamo il letto, diciamo che anche di questo va tenuto conto nel progettare i montanti, nello specifico dell’altezza da terra del materasso: il piano ribaltabile, infatti deve risultare all’altezza giusta per il suo utilizzo quando siamo seduti sul letto. Per coerenza estetica con il mobile esistente abbiamo scelto di utilizzare legno multistrato spesso 16 mm, ma nulla vieta di usare altri tipi di legno o suoi derivati, anche nobilitati in modo compatibile con il comodino portante.
Il sistema
Il meccanismo di ribaltamento e sostegno del vassoio è molto semplice, ma efficace. Il ripiano è costituito da un pezzo rettangolare di multistrato ed è incernierato con un pezzo dello stesso legno, di identica larghezza ma molto più corto. Il pezzo corto (elemento di raccordo) è collocato, libero di muoversi, fra due tavolette di multistrato, una sopra e una sotto, vincolate saldamente ai montanti laterali, che formano la struttura “ponte”. Il ripiano pende in posizione verticale, grazie alle due cerniere a libro; per renderlo operativo, lo si porta orizzontale e lo si fa scorrere all’interno della struttura ponte che lo vincola a mantenere la posizione in virtù del ridottissimo gioco in altezza.