In realtà, il gioco è molto diverso dalla dama cinese (che, tra l’altro, ha origini tedesche), ma è comunque un passatempo in uso da diversi secoli, qui realizzato in legno come in origine
Il suo vero nome è “solitario della Bastiglia” perché pare sia stato inventato da un prigioniero della fortezza parigina nell’800, in realtà giochi simili erano già in uso ai tempi dell’imperatore Augusto. Si gioca appunto da soli, mentre con la dama cinese i giocatori sono da 2 a 6, e anche la disposizione delle buche e lo spirito del gioco sono ben diversi: qui bisogna “mangiare” una a una le 36 pedine facendo in modo che l’ultima rimanga nel foro centrale, lasciato libero all’inizio del gioco.
Lo schema adottato per realizzare il gioco è quella “europea” a 37 buche, disposte a ottagono, ma ne esiste anche una “inglese” con 4 buche in meno e schema a croce. Lo si ottiene da un unico e spessobloccodi legno piallato, forato e tornito a cui viene aggiunto un cassettino in lamiera per custodire le biglie, con frontalino e maniglia in legno affinché non ci siano elementi metallici a vista.
Le buche hanno un interasse orizzontale/verticale di 25 mm; il piolino Ø 4 mm collocato nel foro centrale ha lo scopo di impedire l’apertura del cassetto che contiene le biglie. Dopo la costruzione del cassetto, lo si chiude e si buca il fondo utilizzando il foro centrale come maschera, in modo che il piolino lo attraversi.