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In questa originale costruzione si trasforma un normale ombrellone in un gazebo stabile e richiudibile
In questo servizio proponiamo di costruire un gazebo in legno: una rapida realizzazione che, trasformando l’ombrellone in un confortevole gazebo, lo vincola in modo tale da poter resistere anche a raffiche piuttosto violente.
In pratica si tratta di realizzare un grande gazebo fai da te di listelli, con tante “ante” quante sono le stecche dell’ombrellone, generalmente otto o, più raramente, sei. Il trucco che rende facile e rapido montaggio e smontaggio del gazebo sta nel realizzarlo a coppie di ante che, incernierate fra loro, stanno in piedi da sole.
Ogni coppia, poi, viene collegata alla sua vicina, con altre cerniere, non avvitandole ma bloccandole con bulloni e dadi a farfalla. Tutte le ante meno una, quella di entrata, hanno una ringhiera che, oltre a dare visivamente l’effetto di recinzione, contribuisce a rinforzare e tenere in quadro il telaio. Tiranti elastici che collegano le stecche dell’ombrellone alle ante completano la costruzione rendendo solidali i due elementi del nostro padiglione.
La costruzione è più facile se usiamo il tipo di ombrellone più diffuso, quello con gambo centrale, ma il nostro gazebo in legno si adatta perfettamente anche agli ombrelloni a sbalzo. L’importante è che l’ombrellone sia già di per sé robusto e, naturalmente, abbia un diametro tale da poter ospitare all’ombra un tavolo ed un paio di sedie. Quello illustrato ha un diametro di tre metri e in base a questo vengono date le misure, comunque sempre indicative, del materiale occorrente.
Scopriamo quindi come costruire un gazebo di legno!
Cosa serve per costruire un gazebo in legno fai da te
Con un ombrellone Ø 3 metri, misure (in mm) da adeguare alle dimensioni dell’ombrellone (N).
- Multistrato marino da 19: 8 lunette (A) 912×300.
- Abete o pino impregnato: sezione 45×45: 37 traverse (B) da 912, 14 ritti (C) da 520, 14 distanziali (D) da 50. Sezione 24×45: 16 montanti (E) da 2075,
- 14 elementi crociera (F) da 750.
- Sezione 19×45: 8 coprifessura (G) da 2060.
- Ferramenta (zincate o tropicalizzate): cerniere a bandella: 10 (H) 35×200, 10 (J) 35×160; 4 cerniere a T (K) 60×180; 8 occhi a vite aperti (L); bulloni testa tonda con quadro: 12 M5x60 (per le cerniere), 24 M5x80 (per i coprifessura); 36 dadi a farfalla M5; 24 rondelle larghe (grembiuline) Ø 5,4/20; viti; chiodi;
- impregnante protettivo;
- cordone elastico (M);
- materiale di finitura
- Copertura pe GR.180
- Centimetri: 300 x 250
- Altezza in cm dalla base alla piccola ringhiera che collega i due pali sul lato lungo del gazebo: 189,5 cm
- Diametro dei piedi di sostegno dei pali: 10 cm
- Pieghevole in pratica sacca
- Dimensioni: 3x3 m, palo 9x9 cm
- Colore: Legno naturale
- Materiale: Legno
- Utilizzo: Pergolato in legno impregnato
- Top ricambio per gazebo bianco
- Per gazebi 3 x 3 m
- Poliestere 160 gr/MQ
- Pergola in legno di pino fresco impregnato in autoclave, tramite un processo in cui si utilizzano sali senza cromo per rendere il prodotto durevole e resistente alle muffe - 4 pali di appoggio 90x90 mm. pali sostegno 45x90 mm., 45x70 mm. - Prodotto con certificazione FSC - Altezza 240 cm. Finitura Grezza.
- Può anche essere utilizzato per abbellire l'entrata di un ingresso
- Questo pergolato in legno sarà un accessorio meraviglioso per il vostro giardino o per altri spazi esterni.L'arco forma una base stabile per rose e altre piante rampicanti, che creeranno un posticino delizioso dove sedersi in estate
- Realizzato in legno di pino impregnato verde di alta qualità, questo pergolato è molto robusto, durevole e resistente alla muffa
- L'assemblaggio è molto facile.Si prega di notare che il legno è un prodotto naturale, e quindi può avere delle imperfezioni.
- Materiale: Legno di pino, impregnato verde;Resistente alla muffa;Dimensioni complessive: 410 x 40 x 203 cm (L x P x A)
- Zincato a fuoco, protezione permanente contro la corrosione
- Da avvitare - piastra base 18 x 10 centimetri
- Regolabile in altezza da 10 a 15 centimetri
- Regolabile in larghezza da 8 a 15 centimetri
Taglio di montanti e lunette
- la precisione del taglio nel gazebo legno fai da te è condizione essenziale per la buona riuscita del progetto. Se l’attrezzatura lo consente è preferibile tagliare assieme i pezzi uguali.
- le lunette debbono essere lunghe quanto la distanza fra le stecche presa a circa 100 mm dalle punte o dove distino 2075 mm da terra, diminuita dei 50 mm di spessore dei montanti fra cui va inserita (a meno di incastrarvela a mezzo legno).
- il raggio della curva inferiore delle lunette è di circa 700 mm; l’importante, per l’estetica nelle costruzioni gazebo in legno, è che sia uguale per tutte e otto. Il taglio fatto con l’alternativo o con la sega a nastro va poi accuratamente rettificato e levigato.
Costruire gazebo in legno
- tagliati a misura gli elementi delle crociere vi apriamo, esattamente centrato ed a squadra, un’incastro a mezzo legno da bloccare con colla e, volendo, con spine.
- blocchiamo il telaio, con già montate le traverse e i distanziali, su un piano abbastanza grande. Le traverse qui, per semplicità, fissate con colla e viti, risultano più stabili se montate con code di rondini a mezzo legno o, meglio con tenoni e mortase.
- incastriamo le crociere fra montanti e traverse, fissandole con una vite o una spina: vale anche qui quanto detto sopra (con incastri a tenone e mortasa, però, le crociere vanno montate contemporaneamente alle traverse).
Ogni anta, tranne quella d’ingresso, è fatta da 14 pezzi: l’esatta misura della lunghezza degli elementi delle crociere va presa dopo aver montato, in bianco e perfettamente a squadra, i montanti C fra le traverse F e finita la crociera con l’incastro a mezzo legno. Centrato il telaietto sopra la crociera marchiamo su questa gli angoli di taglio dei suoi capi.
Se non si pretende una solidità a tutta prova, l’incastro a mezzo legno può essere bloccato semplicemente con un paio di gruppini piantati alla traditora sui pezzi stretti in morsa.
Per centrare esattamente la crociera sotto il telaietto è opportuno tracciare sui suoi capi la mezzeria, da far coincidere con l’angolo formato da montanti e traverse.
Ultimato il montaggio delle ante si passa alla loro finitura con impregnante e smalto da esterni (o solo con impregnante protettivo) e, a finitura ultimata, si collegano le ante a coppia con le cerniere da 200 mm avvitate sia sulle traverse sia sui montanti. Su un lato della coppia si avvita un’ala delle cerniere da 160 mm, dopo aver aperto nell’altra ala il foro per il bullone di accoppiamento.
Costruire un gazebo in legno – il sistema di articolazione
- dall’alto i bulloni con quadro per il fermo delle cerniere, a sinistra, ed il fissaggio dei listelli coprifessura, seguono le cerniere a bandella per l’unione delle doppie ante e per il loro collegamento. La cerniera a T si usa per l’anta d’ingresso, priva di traverse. In basso il cordone elastico e l’occhio a vite che vincolano l’ombrellone al gazebo.
- accostate due ante, tenendole ben strette ed allineate con morsetti, avvitiamo le cerniere da 200 mm alle tre traverse. Questo è un punto delicato perché le tre cerniere debbono essere centrate esattamente sulla linea d’unione delle ante, con le ali perfettamente parallele alle traverse.
- l’ottavo telaio (entrata) si articola al settimo con una cerniera da 200 mm in alto e due a T al centro e in basso. Per unirlo al primo usiamo in alto una cerniera da 160 mm e al centro e in basso altre due cerniere a T, tutte e tre attraversate dai bulloni.
- nel bordo esterno dei telai avvitiamo, a 20 cm dalla sommità (più o meno non importa; anche qui quello che conta, esteticamente, è che siano tutti alla stessa altezza) un robusto occhio a vite aperto avvitandolo a fondo fino a che resti aperto, rivolto in basso, solo il passaggio per il cordone elastico.
- prima di cominciare il montaggio bisogna aprire in un’ala delle 10 cerniere da 160 mm e in quella lunga di due cerniere a T il foro 5,2 – 5,5 mm occorrente per il passaggio dei bulloni che uniscono fra loro le coppie di ante.
Montaggio rapido e semplice
La doppia anta, anche se ingombrante (1), pesa abbastanza poco da poter essere facilmente trasportata. Cominciamo col rizzare la prima, aprendola quanto basti a che non cada e accostiamole la seconda (2) bloccando con strettoi l’ala libera della cerniera corta che usiamo come guida per forare il telaio, attraverso il quale facciamo passare tre bulloni con rondella e vite, unendo così le prime due coppie che allarghiamo fino ad ottenere metà dell’ottagono.
Ombrellone centrale
Il nostro gazebo fai da te, autoreggente ed ancorato solo alle stecche dell’ombrellone, non richiede necessariamente il sostegno centrale dato dal palo, ma dato che questo è il tipo più diffuso ci soffermiamo sul come eseguire al meglio le operazioni di centraggio e collegamento.
- quale che sia il tipo di ombrellone la base dev’essere di peso tale, almeno 45 Kg, da garantirne la stabilità.
- controlliamo che il bordo della base sia equidistante dalle pareti del gazebo.
- centrata la base, inseriamo sul primo tratto del palo il nostro tavolino.
- dopo esserci assicurati che l’ombrellone sia esattamente centrato, apriamo l’ombrellone, sollevandolo per farlo uscire dal gazebo, e inseriamolo nel fusto.
- giriamo la cupola fino a far coincidere le stecche con gli angoli del gazebo.
- facciamo passare il cordone elastico sopra una stecca e con un paio di nodi facciamo un anello abbastanza grande da poterlo inserire, tirato, nell’occhio a vite.