Quattro anelli a forma di dodecagono collegano dodici montanti, piegati e curvati per comporre un robusto e slanciato portavasi fai da te: la costruzione si può realizzare anche senza dover ricorrere alla saldatura
Sistemato in ingresso o in un angolo del soggiorno è un portavasi fai da te davvero imponente che si costruisce interamente con piattina di ferro spessa 3 mm e larga 20 mm: con questo materiale si realizzano i dodici montanti e i quattro anelli dodecagonali che bloccano in posizione i montanti. Il primo anello blocca i montanti alla base con un diametro di circa 267 mm; con lo stesso diametro il terzo anello li blocca prima che inizi il ricciolo. Il secondo anello ha un diametro di 210 mm circa e viene posizionato appena sopra la piega a zeta centrale; il quarto anello, il più grande, con un diametro di 372 mm, ferma i riccioli che sporgono esternamente al vaso.
Tutti gli anelli vengono forati al centro di ogni vertice per ricevere i bulloni e i dadi che li legano ai montanti.
L’unico punto in cui potrebbe servire la saldatrice è al momento di unire le estremità dei quattro anelli per chiuderle, ma si può ovviare lasciandoli più lunghi di 25 mm, molandoli di sbieco a becco di flauto, sovrapponendoli in modo che non facciano spessore, incollandoli con adesivo epossidico e rinforzando la giunzione con un ribattino.
Se l’assemblaggio del portavasi fai da te risulta abbastanza semplice, richiedono un maggiore impegno costruttivo le dime e le controforme in ferro che sono indispensabili per piegare i montanti a zeta al centro, per dare loro la morbida curvatura che contraddistingue la parte inferiore e per realizzare i dodici riccioli con cui terminano.
Il modello di questo portavasi fai da te in ferro curvato può essere trasformato in un portaombrelli: basta aggiungere sul fondo un piattino di lamiera su cui appoggino e sgocciolino gli ombrelli. Facendo più lunghi i pezzi verticali e aggiungendo altri due anelli che ne irrobustiscano la struttura lo si può trasformare in un appendiabiti da ingresso.
Cosa occorre per realizzare il portavasi fai da te in ferro
- 15 metri di ferro piatto 3×20 mm;
- 60 bulloncini M5x10 mm
- 60 dadi di ottone a cupola.
Per le controforme:
- 2 pezzi di ferro a T da 80x80x10 mm lunghi 400 e 150 mm;
- un metro di quadrello 12×12 mm;
- mezzo metro di tubo quadro 30x30x3 mm;
- un pezzo cilindrico Ø 48×30 mm.
Ferro da riccioli con dime
Una striscia 3×20 mm si piega facilmente anche a mano libera ma, per ottenere curve e pieghe tutte uguali, è assai più comodo servirsi di una controforma da montare nella morsa. L’ideale sarebbe una macchina piegaferri con tutti i suoi begli accessori per ogni tipo di piega e di voluta, ma per fare solo questo lavoro non è il caso di procurarsela. La dima per fare i riccioli finali dei montanti del vaso può essere fatta saldando un pezzo di tubo quadro e uno di tondo su un supporto che può essere un segmento di tubo quadro; l’importante è che fra i due pezzi saldati sopra resti uno spazio di 4 mm.
Per la curva morbida alla base dei montanti, la dima è costituita da un supporto a T con una piastra spessa 6 mm, larga 80 e lunga circa 500 mm, sulla quale si saldano due spezzoni di quadrello 12×12 mm: uno da 85 mm che fa da spalla e uno di circa 400 mm, curvato nella morsa con l’aiuto di cagna da muratore e mazzetta fino a che, posandolo sulla suola del ferro a T, i capi ne sfiorino un bordo e la pancia arrivi a 10 mm dal bordo opposto. La curva non è esattamente simmetrica: il primo tratto di un ramo, da fissare parallelo alla spalla, è infatti diritto. Anche qui fra spalla e appoggio resta un corridoio largo 4 mm.