Un attrezzo utile in laboratorio o in garage, per avere a portata di mano tutto il necessario, utensili e materiali di consumo, quando si effettuano lavori di costruzione, riparazione o manutenzione. I pregi di questo carrello porta attrezzi fai da te sono la visibilità di tutti i ripiani, la loro accessibilità immediata, la maneggevolezza negli spostamenti che consente di averlo sempre vicino
Senza nulla togliere all’utilità dei classici carrelli da garage e laboratorio, fatti di metallo, nei cassetti dei quali si raccolgono ordinatamente le serie di chiavi, bussole, pinze, strettoi ecc, ne proponiamo una versione particolare per forma e modalità di utilizzo, un carrello porta attrezzi fai da te che si pone come anello di congiunzione fra il carrello da officina e la semplice borsa degli attrezzi.
L’esigenza è quella di avere una mobilità che si avvicini a quella di una borsa, con una capienza che si avvicini a quella di un carrello più strutturato. Abbiamo detto “si avvicini” perché ovviamente in entrambi i parametri non si raggiungono i livelli della borsa e del carrello “serio”, ma c’è un terza peculiarità per cui la soluzione proposta è impareggiabile: l’immediatezza di fruizione di tutto ciò che vi viene messo. Sì, perché la disponibilità di cinque ripiani aperti, su cui distribuire con un certo ordine non solo le attrezzature che servono, ma anche i materiali di consumo, è un vantaggio enorme che permette di procedere nel lavoro con la massima comodità.
Anche se ci si deve spostare di qualche metro nel laboratorio o nel garage, ci si può tenere a fianco il carrello porta attrezzi fai da te, che si muove docilmente sulle ruote pivotanti di generose dimensioni (più sono grandi e più il carrello riesce a muoversi bene anche sui fondi più accidentati).
Quando si affronta un nuovo progetto, si raccoglie tutto ciò che serve sul carrello e se a sera non si è concluso il lavoro, si lascia tutto lì, a disposizione, per continuare il giorno dopo, spostandolo soltanto in un punto in cui non sia d’ingombro. L’unico vassoio amovibile dà modo di portare via un set base di attrezzi, per qualsiasi altra evenienza.
Costruzione rapida ed essenziale
Tanto è immediato e naturale l’utilizzo del carrello porta attrezzi fai da te, tanto è veloce e basica la sua costruzione. Si costruiscono prima i 5 vassoi, quasi in serie visto che la procedura è la stessa e le misure cambiano, ma solo in parte. La larghezza e l’altezza, infatti, sono le medesime per ognuno, tranne l’eccezione del vassoio centrale che, essendo amovibile, deve essere 5 mm più stretto degli altri per metterlo e toglierlo senza fatica.
Di fatto si acquista o taglia una serie di listelli di abete larghi 70 mm circa, spessi più o meno 20 mm per una lunghezza complessiva di quasi 16 metri, sufficiente a ricavare tutte le sponde dei vassoi, più i 4 montanti (A) e le 2 bretelle (J). Da questi si tagliano gli 8 pezzi B, poi 2 pezzi C, le 5 coppie (D, E, F, G, H) di lunghezza decrescente, i 4 montanti A, con taglio inclinato alla base e sagomatura all’apice, infine i due pezzi J. Si preparano i pannelli di fondo dei vassoi usando compensato da 6 mm di spessore, con misure 600×500, 500×500, 400×495, 300×500, 210×500 mm.
Il pezzo K è il divisorio del vassoio centrale con un rilievo asolato nel mezzo a mo’ di impugnatura. I vassoi si uniscono alla struttura portante, irrobustita con le due bretelle J alla base; sotto queste si fissano 4 rotelle pivotanti, che consentono il facile movimento del carrello e la rotazione su sé stesso.
- A – montanti, 70x20x1120 mm
- B – frontali vassoi fissi, 70x20x500 mm
- C – frontali vassoio rimovibile, 70x20x495 mm
- D – lati vassoio, 70x20x560 mm
- E – lati vassoio, 70x20x460 mm
- F – lati vassoio, 70x20x360 mm
- G – lati vassoio, 70x20x260 mm
- H – lati vassoio, 70x20x170 mm
- J – bretelle, 70x20x500 mm
- K – divisorio vassoio centrale, 90x20x455 mm
- L – fondo vassoio, 500×600 mm
- M – fondo vassoio, 500×500 mm
- N – fondo vassoio, 500×400 mm
- P – fondo vassoio, 500×300 mm
- Q – fondo vassoio, 500×210 mm
- R – spine di legno Ø 18 x 25 mm