Lampada di legno fai da te

Tutta di legno, ritagliato da scarti di laboratorio, utilizza un faretto a bassa tensione e fornisce una luce ideale per leggere o lavorare al computer senza affaticare la vista

Non è raro che dagli scarti di laboratorio si riesca a ottenere oggetti che, oltre a essere praticamente a costo zero, risultano piacevoli e utili al pari di altri per i quali è stato necessario affrontare una spesa, per acquistare l’oggetto finito o il materiale per costruirlo. Base, stelo e paralume di questa lampada di legno fai da te da tavolo sono ricavati da scarti di compensato, tagliati nelle dimensioni necessarie per realizzare le varie parti, incollati e forati per il passaggio del cavo elettrico e degli elementi di snodo, unica componente metallica.

I dadi a cupola si adattano meglio, esteticamente, ai bulloni a testa tonda; se però si vuole maggiore praticità nel liberare e bloccare in posizione gli snodi si possono utilizzare dadi a farfalla. Va fatta una precisazione: come evidenziano le foto riguardanti la parte elettrica, è stato utilizzato un faretto a bassa tensione, per il quale occorre un trasformatore.

In questo caso è stato collocato in posizione nascosta sotto la scrivania, l’alternativa consiste nel realizzare una base di maggior spessore in modo che possa contenerlo, con il vantaggio che il suo peso conferisce maggiore stabilità alla lampada di legno fai da te anche quando la si utilizza con uno sbalzo accentuato.

Tronco di piramide come paralume della lampada di legno fai da te

  1. La struttura della lampada di legno fai da te si ottiene da pezzi di compensato ritagliati da avanzi di altre lavorazioni, con spessore 5 mm per il paralume, 10 mm per la base e le aste, 15 mm per i blocchetti dello snodo inferiore.
  2. A 90 mm da un bordo del foglio di compensato da 5 mm tracciamo una linea parallela a esso (prolungata, dobbiamo ricavare 4 trapezi uguali affiancati). Tracciamo quindi la linea mediana del primo trapezio, poi definiamo i lati inferiore e superiore (100 e 80 mm) e uniamoli con le diagonali.
  3. Per ritagliare le sagome basta un seghetto da traforo, ma per bisellare i lati obliqui con un’angolazione precisa a 45° verso l’interno abbiamo bisogno di una circolare da banco della quale inclinare e abbassare la lama in modo adeguato, facendo una prova preliminare su un ulteriore pezzo di scarto di pari spessore: attenzione, perché i due lati da bisellare sono inclinati, ma devono procedere verso la lama in modo rettilineo e paralleli a essa, abbiamo bisogno di una guida di spinta con la giusta angolazione!
  4. Affianchiamo le sagome, con la faccia esterna rivolta in alto, e uniamole con pezzetti di nastro di carta per ottenere una striscia, quindi capovolgiamole.
  5. Stendiamo nelle scanalature formate dai lati bisellati un cordone di colla vinilica.
  6. Chiudiamo il paralume e facciamo in modo che i pezzi rimangano pressati per stabilizzare l’incollaggio; rimuoviamo le fuoriuscite di colla sui lati interni
  7. Colleghiamo gli angoli contrapposti nella parte superiore e inferiore del tronco di piramide con una coppia di strisce di nastro disposte a croce, per aumentare la rigidità durante l’essiccazione.
  8. A colla asciutta, rimuovendo le strisce di nastro, è possibile che risultino fessure lungo gli spigoli esterni, da riempire con un’ulteriore stesura di colla, ripulendo l’eccesso con una spugnetta umida.

Il braccio regolabile e i collegamenti

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  1. Da un pezzo di compensato spesso 15 mm ricaviamo i due pezzi da 35×75 mm per il collegamento dello stelo alla base della lampada. Questa, a sua volta, viene ottenuta da un pezzo di compensato da 10 mm e misura 160×160 mm.
  2. Sovrapponiamo i due pezzi, individuiamo il centro e, così uniti e bloccati sulla base della colonna per trapano, foriamoli passanti con una punta da 6 mm.
  3. Sulla faccia inferiore della base, decentrato verso un angolo, realizziamo uno scasso largo e profondo quanto basta a ospitare il morsetto dell’interruttore a pulsante. Al centro pratichiamo un foro passante per il comando cilindrico.
  4. Prima di incollare i due tacchi al centro della base dobbiamo ritagliare due spezzoni di scarto da interporre tra di essi, vicino alle estremità, larghi quanto il primo braccio dello stelo, in modo da mantenerli giustamente distanziati; stendiamo la colla sulle facce inferiori, premiamo in posizione e manteniamo in pressa con l’aiuto di una coppia di morsetti.
  5. Due bracci dello stelo sono lunghi 230 mm: quello inferiore va forato a un’estremità in posizione tale da poterlo incernierare alla base con un bullone a testa tonda e un dado a cupola. Lo stesso sistema si usa anche per gli altri snodi, praticando i fori a circa 40 mm dalle estremità; con un terzo spezzone più corto, circa 80 mm, si realizza il collegamento tra stelo e paralume.
  6. La luce è fornita da un faretto da 14 W con attacco GU5,3: dobbiamo procurarci l’apposito zoccolo portalampada, da fissare al centro di un listellino la cui lunghezza deve permettere di incastrarlo nel paralume a una profondità tale da nascondere il faretto. Lo zoccolo è predisposto con uno spezzone di cavo per i collegamenti, che deve passare attraverso un foro centrale praticato allo scopo nel listellino.
  7. Il prolungamento dello stelo si incolla al listello portalampada. Il primo e il terzo braccio dello stelo devono essere forati passanti per il passaggio del cavo di alimentazione in arrivo dall’interruttore.
  8. Questi fori vanno praticati vicino agli snodi e in posizione ortogonale rispetto ai bulloni, con una punta di diametro appena sufficiente al passaggio del cavo. Anche nello spessore della base si apre un foro di passaggio per il cavo, intercettando lo scasso aperto in precedenza.
  9. In teoria, l’interruttore si potrebbe inserire lungo il cavo dopo aver inciso la guaina in posizione opportuna, separato i conduttori e tagliato solo quello da interrompere, l’altro potrebbe proseguire a lato senza interruzioni.
  10. Però, vista l’angusta sede in cui va collocato, si possono utilizzare due spezzoni di cavo, dei quali un conduttore va collegato ai morsetti dell’interruttore, i due rimanenti si saldano e si riveste la saldatura con materiale isolante.

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