Lettino Montessori fai da te

Una valida idea: realizzare un lettino Montessori fai da te da un semplice lettino, un luogo desiderabile in cui trovare rifugio e giocare, non solo il posto dove si è “costretti” ad andare a dormire

A volte non serve la casetta sull’albero; basta trasformare un normale lettino in un lettino Montessori fai da te, uno spazio esclusivo per il bimbo per farlo sentire protetto, ma anche libero di fantasticare e giocare, così che non lo veda solo come il posto in cui viene relegato per dormire. È così che Corrado Bartolucci ha intrapreso questo semplice ma efficace progetto, per il quale si è dovuto procurare soltanto alcuni listelli piallati di abete 40×20 mm, che ha unito a forma di casetta avvitandoli in sovrapposizione alle gambe del lettino della nipotina.

La costruzione è molto semplice, ma è necessario curare molto la finitura, arrotondando tutti gli spigoli in modo che nel lettino Montessori fai da te non ci siano parti che possano ferire la bambina. Non si tratta solo di fresare i bordi dei listelli, ma anche di carteggiare le superfici, dare un paio di mani di impregnante trasparente all’acqua, inframmezzate da ulteriore carteggiatura.

I fissaggi fra i listelli che formano la casetta del lettino Montessori fai da te, sono fatti semplicemente incollando insieme i pezzi che formano angoli di 120° e mettendo viti per il fissaggio dei listelli longherone che si collegano ai vertici di ogni angolo.

Per ogni angolo ci sono due viti e sono applicate in modo da rendere assolutamente salda la giunzione dei due listelli ad angolo, fatta soltanto con adesivo vinilico.

I listelli di abete, acquistati già piallati, sono di sezione 40×20 mm. Avendo gli spigoli vivi, la prima cosa da fare è passarli alla fresatrice per arrotondarli. Lo si fa con la macchina messa in posizione statica, applicata sotto un banchetto. I listelli si fanno a misura di progetto con la troncatrice, tenendo conto che le estremità devono essere tagliate con un angolo di 60°, per consentire ai listelli di formarne, fra loro, uno di 120°.

Si regola il truschino per marcare una certa distanza dal bordo (circa 15 mm), quindi si traccia una linea parallela a ogni estremità con taglio inclinato.

Si fanno due fori in una fetta di listello, facendola diventare una dima per definire correttamente, in tutte le giunzioni, la posizione in cui vanno fatti i fori per il passaggio delle viti di fissaggio del terzo listello. La posizione corretta è prevedibile perché bisogna fare in modo che il terzo listello risulti di taglio rispetto alla verticale, ovvero rispetto al montante.

Spalmata colla vinilica sulle superfici di contatto, si mettono in giunzione le estremità dei listelli e si bloccano con strettoi. Per una buona adesione, i listelli devono risultare in piano, quindi gli strettoi vanno messi anche alle due estremità dei listelli che nella foto non si vedono.

Fatti i fori passanti sui listelli uniti con la colla, si monta il terzo listello, mettendo adesivo e applicando le viti che bloccano lui e l’intera giunzione in modo saldo. Nell’operazione, il listello va rigorosamente tenuto di taglio rispetto al montante: aver fatto i fori in posizione corretta è solo un primo passaggio, cui deve seguire accuratezza anche nel fissaggio.

Progetto di Corrado Bartolucci

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