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Questo letto fai da te è quasi interamente fatto con pannelli di MDF di tre spessori, che tagliamo con la sega circolare e uniamo con colla vinilica e viti. La finitura è a smalto all’acqua, previa stesura di fondo
Affrontando un progetto di un letto fai da te in legno come questo, per prima cosa si pone l’interrogativo di scegliere il tipo di legno da utilizzare e se vogliamo che appaia la sua fibratura oppure intendiamo rifinirlo con vernice coprente. Scelta quest’ultima opzione, ci orientiamo su un derivato del legno come l’MDF (medium density fibreboard), che non costa una fortuna, si lavora facilmente ed è disponibile in pannelli in un’ampia gamma di spessori fra i quali scegliere liberamente per il nostro progetto.
L’MDF, oltre a essere facile da lavorare, ha anche una notevole resistenza all’imbarcamento e a nulla importa se non è bello da vedere, tanto, al termine, lo smalteremo. Per questo letto matrimoniale fai da te, con comparti laterali e cassetto estraibile nella pediera, scegliamo MDF di spessore 28 mm per i componenti portanti, 16 mm per il cassetto estraibile e alcuni pannelli interni, 6 mm per i pannelli più leggeri, per esempio le antine dei comparti laterali.
Come materiali servono anche alcuni listelli di faggio o ramino, che utilizziamo come sostegno o rinforzo in punti strategici, 4 rotelle, piccole manopole per le antine ecc. Grazie alla regolarità del progetto e alle facilitazioni offerte dall’MDF, per questa costruzione possiamo anche utilizzare due soli elettroutensili: la sega circolare e il trapano avvitatore a batteria.
Le giunzioni fra i pannelli le facciamo con colla vinilica e viti la cui testa deve necessariamente rimanere sotto filo piano: con una spatolatina di stucco, la finitura ricoprirà tutto, senza che si possa vedere traccia dei fissaggi. Per abbellire la costruzione abbiamo seguito la strada più veloce, applicando sui fianchi, con colla e chiodini senza testa, alcune semplici modanature di legno color noce.
Quella più in alto l’abbiamo messa in corrispondenza del bordo in modo che il suo profilo arrotondato possa smussare lo spigolo vivo dell’MDF. L’alternativa poteva essere quella di arrotondare gli spigoli con la fresatrice e una fresa concava con cuscinetto in testa. La finitura con smalto bianco all’acqua è preceduta da un paio di mani di fondo, intercalate da carteggiatura a grana medio-fine (180-240).