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Un mezzo a tre ruote senza pedali per lanciarsi in discesa e divertirsi con spettacolari evoluzioni quali controsterzi, derapate allungate e piroette complesse
Uno stravagante sport di recente nascita procura un notevole divertimento, unito a tanta adrenalina; i Drift Trike sono generalmente privi di qualsiasi sistema di propulsione fatta eccezione della sola forza di gravità. I praticanti di questo sport si lanciano su tortuose strade in discesa, che costringono a una condotta di guida alquanto spettacolare, che richiede continue evoluzioni in controsterzo provocando lunghe derapate grazie alle ruote posteriori piuttosto scivolose (le gomme delle ruote posteriori, solitamente di derivazione kart, vengono ricoperte con tubi in polietilene per tutta la larghezza del battistrada).
Il Trike, secondo le associazioni di categoria che di recente disciplinano tale sport, deve disporre di tre ruote di cui una anteriore sterzante e due posteriori indipendenti sullo stesso asse, un sellino, un manubrio e un impianto frenante. La sua costruzione è di libera progettazione e la scelta del materiale, generalmente tutto di recupero, rimane a discrezione del costruttore, purché in acciaio. L’assemblaggio deve rientrare in alcuni limiti dimensionali e tener conto della posizione di guida del pilota che deve avere i piedi in appoggio all’asse anteriore in modo che siano sempre più avanti della testa e che deve necessariamente indossare il casco.
I pezzi per realizzare un Drift Trike (configurazione base)
Per cimentarsi nella sua costruzione, ci si procura:
- Una vecchia bici BMX da 20” da cui si smonta e recupera tutto l’avantreno, la forcella anteriore, completa di ruota e poggiapiedi, e il manubrio con un freno
- Due vecchie ruote anteriori da go-kart
- Uno spezzone di tubo in acciaio nero Ø 1/2”
- Due piastre in ferro piatto 100x100x5 mm da utilizzare come flange di assemblaggio tra avantreno e telaio posteriore
- Due spezzoni di ferro angolare 20×20 mm per fissare il sedile in acciaio (unico elemento acquistato come ricambio per vecchi trattori agricoli oltre alla bulloneria necessaria).
All’insegna della semplicità! Come si può notare, sono veramente pochi i pezzi che compongono il triciclo da Drift Trike fai da te. L’importante è che il telaio sia robusto e che le ruote posteriori siano distanti una dall’altra, ovvero che l’asse posteriore sia molto largo, in modo da favorire le derapate e non il cappottamento del mezzo.
Si può pensare, inoltre, di sfruttare il Drift Trike aggiungendo un motore elettrico sulla ruota anteriore, che concede la propulsione necessaria per assicurarsi il divertimento su piazzali e parcheggi liberi pianeggianti.
Modifiche e montaggio dei pezzi
Drift Trike fai da te: la versione motorizzata
Decidendo di applicare una motorizzazione elettrica al mezzo, la soluzione più semplice è quella di procurarsi una ruota completa, ovvero con il motore elettrico incorporato nel mozzo. Ovviamente si deve optare per un cerchio con la medesima circonferenza della vecchia e misurare, smontando la ruota esistente, la distanza fra le forcelle nel punto del perno.
Progetto di Diego Mosca.