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Simpaticissimi diorami fai da te che rappresentano nei minimi particolari gli ambienti domestici
Il modellismo è nato contemporaneamente al lavoro in grande e vi si sono dedicati già gli Egizi trenta o quaranta secoli fa, i Cinesi ed ogni altro popolo che abbia costruito oggetti o edifici e che, per motivi tecnici o per puro piacere estetico, li ha riprodotti in miniatura, realizzando diorami fai da te. Letteralmente “Diorama” significa riprodurre in scala ridotta un’ambientazione (sia essa reale o di pura fantasia). Prendendo spunto dai tipici quadretti tridimensionali tirolesi che generalmente illustrano cucine con camino, le tipiche Stube, possiamo realizzare diorami fai da te per riprodurre con la massima fedeltà gli altri ambienti della casa, interpretati in stile semirustico o borghese. Qui presentiamo diorami fai da te che rappresentano due ambienti, una stanza per il cucito ed una cucina; di altri diamo solo l’immagine finale per ammirare l’abilità e la pazienza .
Materiali di recupero per i diorami fai da te
Se le realizzazioni hanno richiesto molto impegno di fantasia e di abilità manuale, nullo o quasi è l’impegno finanziario. Tranne la cornice, tutto il materiale usato proviene da altri scarti di lavorazione, scatole da scarpe, minuterie metalliche, straccetti e ritagli, avanzi di carta da parati ecc, o è costato pochissimo: pezzetti di balsa, plastica autoadesiva, adesivi, flatting.
Cosa serve per realizzare diorami fai da te
- fogli per découpage,
- colori acrilici,
- accessori vari
- legno di balsa
- stoffe assortite
- colla vinilica
- vernice trasparente
- forbici,
- pinzette diritte e a becchi curvi,
- cutter,
- tronchesino
- colori per modellisti
Una sartoria nel libro
Per la copertina del finto libro occorre scegliere la carta per découpage, stabilire il disegno e rivestire il cartone secondo le regole; occorre proteggere il tutto con diverse mani di vernice e lasciare asciugare. Si dipinge l’interno come se fosse una stanza, si inserisce una macchina da cucire in scatola addobbata con stoffe, filo, metro, forbici e quant’altro suggerisce la fantasia; si aggiungono alcune stoffe montate su cartoncino o arrotolate su spiedini di legno. Si proteggono tutte le pareti con vernice trasparente all’acqua.
Diorama fai da te cucina
Preparata una scatola di cartone a misura della cornice scelta, la si riveste esternamente con carta a piacere, meglio se da parati. Si dipingono o si incollano le piastrelle per il pavimento e per una parte delle pareti utilizzando la pasta sintetica; si pittura il resto o si incolla carta da parati adeguata. Si preparano le parti della stufa con legno di balsa o cartoncino resistente e le si dipingono di nero. Si abbellisce la stufa con accessori vari e si impreziosisce la stanza con decori, poster, tappeti, asciugamani. Inserito il vetro nella cornice si incolla il tutto sulla scatola.
- Da un foglio di cartone abbastanza consistente si ritagliano le quattro pareti della scatola lunghe quanto le battute interne dei lati della cornice, diminuite dello spessore del cartone se le disponiamo “a correre” o, su due soli lati opposti, del doppio dello spessore se le disponiamo “a chiudere”.
- Un filo di colla a rapida presa sui bordi corti delle pareti permette di ottenere una scatola senza fondo i cui quattro lati sono incollati l’uno all’altro. Alla scatola così ottenuta va incollata da una parte la cornice e dall’altra il fondo.
- La scatola entra a misura nella battuta posteriore della cornice nella quale sarà incollata al termine del lavoro. Sui bordi della scatola che, incastrata nella cornice, resta in quadro, incolliamo il fondo, tagliato con una certa abbondanza e, a colla asciutta, ne rifiliamo col cutter i bordi lungo le pareti.
- Tutto l’esterno della scatola viene foderato con strisce di carta che, oltre allo scopo decorativo, servono anche a irrigidirla e tenerla in quadro; la minima superficie di contatto dell’adesivo, infatti, non garantirebbe la tenuta.
- Trattandosi di una cucina, è opportuno piastrellarla, in basso con piastrelle larghe ed in alto con piastrelline. La piastrellatura si fa incollando dentro la scatola strisce di carta opportunamente decorata.
- Le strisce, tagliate della larghezza esatta, vanno lasciate un po’ più lunghe dello stretto necessario. Si incollano partendo da una parete, stendendole con cura fino all’angolo evitando pieghe, passando poi al pavimento, risalendo infine sulla seconda parete e rifilando l’eccedenza (più facile togliere quanto cresce che aggiungere quanto manca).
- Da un foglio sottile di balsa si ricavano i pezzi della cucina economica che comprendono le pareti, il piano di cottura, lo sportello del forno ed i due frontali del cassetto per la cenere e di quello dello scaldavivande.
- Nella parete frontale della cucina si apre uno scarico che mostra i piedi. Le pareti sono unite fra loro a chiudere i fianchi tra le facciate. Lo sportello del forno e i frontali dei cassetti sono semplicemente incollati.
- La cappa è un ritaglio di lamiera sottile di ottone sagomata con le forbici e modellata su un dito. Viene poi incollata alla parete di fondo, dopo aver posizionato anche il tubo della stufa, fatto con un cilindretto di plastica.
- Le rondelle a ventaglio, nei loro vari diametri, si prestano a riprodurre i poggiapentole con un effetto abbastanza realistico per una cucina a gas, ma non per una stufa economica coi suoi anelli concentrici difficili da riprodurre.
- Nei negozi di giocattoli si trovano pentole, pentolini e stoviglie varie. La scala di riduzione dell’intero locale è stata calcolata proprio in base alle misure di questi piccoli accessori, che una goccia di adesivo strutturale mantiene in posizione.
- La vernice nera, ad acqua, viene assorbita dal legno lasciando una finitura opaca che riproduce bene l’aspetto di una cucina economica usata a lungo. Per fissare alla scatola la cucina completata, si stende sul suo retro la colla con un pennello.
Completati il montaggio e la decorazione della cucina si conclude il lavoro incollando sui bordi della scatola la cornice. Il tutto può essere appeso al muro (predisporre solide attaccaglie prima di rivestire l’interno della scatola) o poggiato sul bordo di un ripiano. Per poggiarlo su un tavolo bisogna fissare al bordo posteriore della base un listello spesso quanto la sporgenza della cornice rispetto alla base. Il risultato ripaga largamente la fatica e la pazienza usate.
Diorama ambulatorio medico
In questo caso l’autrice ha riprodotto con un elevato spirito di osservazione ed un’estrema cura dei dettagli uno degli ambienti che meno si vorrebbero frequentare: l’ambulatorio medico. Da notare la cura dell’arredamento: non mancano il rotolo di carta da stendere sul lettino, lo stetoscopio, la pavimentazione in piastrelle di grés: unici particolari cui ha dovuto sopperire con fantasia (né poteva fare altrimenti) il campionario di farmaci dentro il bellissimo armadietto a tre ante vetrate.
Il salotto a righe
Incredibile la pazienza con cui sono stati realizzati il divano e la poltrona, corredati dei loro cuscini. Lo scaffale in tavolette di balsa richiama i mobili dell’Ikea ed i libri, uno perfino aperto, contenuti in questo scaffale ed in quello più piccolo hanno un aspetto davvero realistico. Perfettamente realizzato anche il tavolino con due cassetti (supponiamo non apribili, ma non si può dire) ed il piano di balsa bordato da listelli di ramino o faggio.
Chiosco dell’erborista
Dentro un’elegantissima edicola, frontalmente chiusa da vetrine sormontate da lunette, troviamo una razionale scaffalatura ricolma di cartocci in cui, mezzo secolo fa o giù di lì, i negozianti custodivano le sementi e le granaglie. Fra i cartocci troviamo le bustine di semi di fiori, ovviamente illustrate, e subito sotto le cassette con i bulbi ed i tuberi. Una cesta con teste di girasole completa l’opera.
Fiera paesana
In un vasto spazio contornato da padiglioni si assiepa una folla indistinta. Sulla destra un “palazzo delle nazioni” da cui garriscono al vento bandiere fra le quali si distinguono chiaramente quella statunitense, svizzera, austriaca e tedesca. In primo piano un cavaliere che, con un compagno sceso un po’ più avanti, si prepara al concorso equestre.