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Che sia piana o elaborata, cieca o vetrata, ogni porta può essere ulteriormente arricchita di dorature, smaltature particolari, pannelli in rilievo e bordini variamente sagomati
La categoria delle porte classiche è decisamente ricca e variegata: alterna sobrietà e geometrie semplici delle versioni che fino a qualche decennio fa erano incontrastate sovrane delle nostre case e si estende alle porte eleganti, signorili, arricchite con intarsi o particolari architettonici imponenti, tipiche dei palazzi storici.
Va precisato che le porte classiche si identificano con porte a battente, per lo più in legno massiccio, appese a due o tre cardini: viste di fronte hanno solitamente forma rettangolare, ma sono possibili varianti ad arco.
L’anta può essere cieca o vetrata; nell’anta cieca possiamo fare un’ulteriore distinzione tra una porta piana, priva di specchiature e cornici interne, o a fodrina, a sua volta con specchiatura interna semplice o doppia.
Quanto alle versioni vetrate, possono essere a vetro unico (con telaio robusto antisfondamento), semivetrate (con la specchiatura inferiore cieca) o all’inglese; quest’ultima un tempo era costituita da vari rettangoli di vetro racchiusi in un reticolo di listelli, oggi in molti casi si tratta di un vetro unico e il reticolo, superficiale, ha solo scopo ornamentale.
Un’ulteriore impronta stilistica è data dalla maniglia, evidente, ma variabile nello stile più o meno elaborato: una porta piana esige un’impugnatura minimale, mentre una a fodrina, arricchita con cornici a rilievo, richiede una maniglia più appariscente, incorporata in una maschera che ricopre anche la toppa.
Capitelli, cimase e cornici
I fregi che impreziosiscono le porte classiche, riproponendole nella veste imponente che avevano in passato, si addicono ovviamente agli ambienti che mantengono un legame architettonico e arredativo con la loro storia: capitelli, cimase, cornici seguono lo stile di base della porta e ne riprendono le velature, le dorature e le lavorazioni che, talvolta, tendono a esaltarne l’aspetto antichizzato.
Qui si impone una distinzione tra aziende artigianali che realizzano porte riproducendo fedelmente gli stili del passato e altre che, in parte artigianalmente, arricchiscono le porte con fregi che hanno il sapore dell’antico, ma non sono conformi ad alcuno stile, definiamola una “libera interpretazione” che porta a ottenere un oggetto apprezzabile per qualità e finitura, molto ricercato nell’Est europeo e nei Paesi arabi.
Questi arricchimenti, ottenuti con profili sagomati e modanati con frese professionali, interessano non solo la porta intesa come battente, ma tutta la sua struttura, cioè telaio e controtelaio compresi.
La decorazione così ottenuta si estende spesso alle pareti, ai soffitti e ai battiscopa che ne riprendono armonicamente alcuni elementi fino a spingersi talvolta alla creazione di elaborate boiserie.
Finiture sartoriali artigiane
La sontuosità di queste porte classiche che ripropongono lo stile rinascimentale è frutto dell’impiego di antiche tecniche artigiane nella lavorazione del legno, intagliato e valorizzato con patine e dorature nel rispetto della tradizione ebanistica toscana.
Particolare importanza ha la tecnica dell’intaglio “a scartoccio”, che permette di realizzare particolari architettonici complessi tipici dello stile barocco, caratterizzati da un andamento curvilineo e contorto, con forme che si avvinghiano: non solo ogni porta, ma ogni singolo particolare che la compone è un pezzo unico e irripetibile tal quale.
Qui non si tratta di seguire tendenze, gli stili del passato non possono essere adattati al contesto attuale, inquinandoli: alla base di queste lavorazioni ci sono conoscenze acquisite attraverso lo studio del repertorio stilistico che ci è stato tramandato. Certamente si tratta di porte che vanno inserite in contesti particolari e che passano ogni volta attraverso una consulenza continua dalla fase progettuale all’installazione, uno dei tanti fiori all’occhiello di quel made in Italy che stupisce il mondo. New Design
Trucco d’antico per porte classiche
Per valorizzare una porta un po’ anonima possiamo decorare secondo il nostro gusto o scegliendo tra le tante soluzioni possibili. Possiamo personalizzare le porte di ogni ambiente, con tecniche decorative facili e alla portata di tutti adeguando ciascun lato della porta all’ambiente in cui si trova e coordinandolo a zoccolini e infissi.
Possiamo cambiare radicalmente, con pannelli e cornici, una porta liscia o simulare materiali pregiati come la radica di noce su una comune porta in masonite. Per eseguire qualunque intervento è preferibile smontare la porta dai cardini e appoggiarla su due cavalletti: in alcuni casi è necessario anche togliere le maniglie e le serrature.
La maggior parte delle modifiche non richiede grandi lavori di falegnameria, se non abbiamo dimestichezza con il seghetto alternativo possiamo acquistare le cornici già pronte nei centri di bricolage e tagliarle con angolo di 45° con la cassetta.
L’attrezzatura utile si riduce a riga, cacciavite, cutter, pennello e carta vetrata
I prodotti per legno sono di facile reperibilità e si trovano in un vasto assortimento a prezzi accessibili.
Specchio in cornice dorata
Per “raddoppiare” lo spazio dell’ingresso di casa ecco l’idea: applicare alla porta uno specchio e impreziosirlo con una ricca cornice dorata che si ispira a quelle dell’800. Procuriamoci uno specchio di misura adeguata (centrato nella porta lasciando fuori la maniglia) e fissiamolo sul battente della porta con il silicone specifico per specchi oppure con nastro biadesivo. Questa è un’operazione da eseguire con la porta tolta dai cardini e posta su due cavalletti.
Se la porta è in buone condizioni possiamo lasciarla così com’è, se invece vogliamo rinnovarla completamente possiamo rismaltarla accordando il colore a quello della cornice.
In commercio si trovano aste da cornici lavorate con profili diversi e disponibili al naturale o già dorate (a partire da euro 2,00 il metro).
Se disponiamo di cornici grezze scegliamo uno smalto color oro da stendere con il pennello. La cornice si applica alla porta con un adesivo di montaggio.
Porte classiche in stile impero
Gli stucchi, tornati di gran moda, abbelliscono non solo pareti e soffitti, ma anche le porte. Sono disponibili in diversi formati e si possono abbinare per ottenere infinite combinazioni.
Sovraporte, cornici, mensole, fregi possono essere lisci oppure variamente elaborati o con motivi floreali. Si va dai richiami classici o rinascimentali fino a decorazioni in stile Liberty, oppure pezzi piani, geometrici adatti a qualsiasi ambiente.
Una volta erano solo in gesso, ma ora la soluzione più appropriata è il poliuretano ad alta densità che è sufficientemente leggero per essere maneggiato e applicato senza problemi, utilizzando il collante adatto. È anche sufficientemente compatto per essere tagliato con un segaccio e rifinito con la pittura.
In questa porta classica, adatta a un salone con arredamento in stile impero, dobbiamo prevedere non solo le cornici per il vano porta, ma anche due stipiti a forma di colonna con capitello e un architrave come sovraporta.
L’installazione è molto semplice e possiamo effettuarla incollando gli stucchi al pannello della porta e fissando con colla acrilica direttamente alla parete le colonne e l’architrave.
In questo caso gli stucchi vengono lasciati bianchi per dare un’impressione marmorea e farli risaltare sulle pitture più scure della porta e del muro, ma possiamo anche pensare di pitturarli nel colore preferito. Non solo le porte classiche, ma anche le porte di ambienti più moderni possono essere arricchite con decori diversi: in commercio troviamo listelli modanati e cornici lisce e continue in legno, plastica e metallo.