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Presepe di mais

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Col granoturco è possibile dar vita ad un presepe di mais: ogni parte si presta per simulare in modo realistico i corpi e il vestiario dei personaggi

Le brattee della pannocchia sono a volte tessuti preziosi o grigi stracci, il ciuffo degli stigmi è perfetto per creare capigliature o criniere, con il tutolo si preparano i corpi e le teste dei personaggi o le pecorelle e con la spiga si riesce a ottenere persino la coda della stella cometa.

Per dar forma ai personaggi servono solo alcune pannocchie complete e qualche utensile: coltelli, forbici e una pistola per la colla termofusibile. Una tazza d’acqua è utile per ammorbidire le brattee e le parti secche evitando che si spezzino mentre vengono modellate. Anche il resto del nostro presepe di mais può essere edificato con parti vegetali come la capanna, sostenuta da steli di saggina e decorata con brattee naturalmente bianche e arricciate.

E la sabbia, per finire, non può essere fatta che con abbondante farina per la polenta.

PRESEPE DI MAIS – Procedimento

Scegliamo una pannocchia con le brattee ancora attaccate e sgraniamo i semi. La punta del tutolo viene rimossa con le forbici o con un coltello affilato per regolare l’altezza del personaggio e ottenere una base piana.

 

Prepariamo una base quadrata di robusto cartoncino proporzionata all’altezza della figurina e incolliamo il tutolo con un’abbondante dose di termocolla. Una volta posizionata la statuetta nel presepe, il cartoncino può essere nascosto con sabbia.

 

Inumidiamo le brattee superiori bagnando le mani in una ciotolina d’acqua: le operazioni di modellatura risultano agevolate e non si rischiano strappi. In più, una volta ritornate asciutte, le brattee rimagono fissate nella forma desiderata.

 

Avvolgendo ciascuna foglia attorno al gambo si modella il capo, o il velo e la veste, oppure ancora un cappello di forma conica o un turbante. Fili metallici o sottili spaghi aiutano a modellare il collo e il viso. Per il fissaggio definitivo utilizziamo una goccia di termocolla.

 

All’abbozzo della testa possono essere aggiunte ancora altre foglie di colore diverso per evidenziare l’incarnato o per simulare fazzoletti e fasce. Data la rusticità della costruzione evitiamo di aggiungere i particolari più minuti come occhi, nasi e bocche.

 

I capelli sono resi magnificamente dal ciuffo degli stigmi (le “barbe”), con colori che vanno dal biondo al rosso scuro. Il prelievo dei fili dalla pianta va previsto con largo anticipo dato che il mais fiorisce intorno a luglio. Per averle pronte vanno prelevate e lasciate seccare all’ombra.

 

Si coprono i capelli con un’ultima brattea a mò di fazzoletto o di velo incollando i margini della foglia con la termocolla.

 

I particolari che ornano le statuine, come la scopa o l’aureola, sono ricavate da parti di altre piante come la saggina (quella che si usa per fare le scope) o brattee molto chiare prelevate dall’interno della pannocchia.

 

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