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A Sorli (AL) un singolare presepe, composto da diverse statue a grandezza naturale, fatte interamente di paglia legata a un’esile struttura di sostegno in tondino di ferro, celebra la Natività.
Anche se in scala più ridotta, possiamo prendere spunto da questa articolo per costruire anche noi un presepe di paglia fai da te.
Dalla balla di paglia alla statua
- I soggetti del presepe di paglia non vengono realizzati utilizzando paglia comune, bensì paglia di riso: questa, rispetto a quella comune, ha la caratteristica di non marcire, quindi le statue, se ben conservate, possono essere riutilizzate negli anni.
- Le statue hanno bisogno di una struttura di sostegno, che viene realizzata con tondino di ferro zigrinato da 8 mm tagliato a spezzoni con una segatrice a nastro nelle lunghezze necessarie ad abbozzare le sagome.
- Le curvature poco accentuate possono essere realizzate anche a mano, con questo diametro il tondino è ancora facilmente sagomabile. Naturalmente l’uso di una controforma idonea permette di ottenere curvature più regolari.
- Con il tondino serrato in morsa, invece, si ottengono le piegature più accentuate, per esempio quelle delle spalle e delle articolazioni.
- Poche saldature permettono di completare lo scheletro di supporto di figure umane e animali: non serve particolare abilità nell’unire le parti, ma è bene eliminare dalla zona di saldatura le tracce di sporco e ossidazione che possono dare problemi.
- Si inizia a prendere qualche ciuffo di paglia e lo si fissa, allargandolo un poco, alla sagoma di ferro con filo metallico sottile. Soprattutto si inizia dalle zone di intersezione di più tondini, quelli che offrono la possibilità di formare un sottofondo più ampio per gli strati successivi di paglia.
- Gradualmente, con più sovrapposizioni di paglia, si nasconde completamente l’armatura e la figura prende forma: in alcune zone, specialmente per il busto, servono più strati per ottenere un riempimento maggiore, sempre con l’aiuto di diversi giri di filo metallico, teso maggiormente nelle zone che vanno assottigliate (il collo, il girovita, i polsi ecc) e solo quanto basta per le masse più importanti come il torace.
- Ottenuta una proporzione accettabile nei volumi, bisogna rifinire la sagoma a colpi di forbice per eliminare tutti gli spuntoni di paglia che emergono dal profilo e renderlo regolare.
- Le statue sono destinate alla collocazione in un’area esterna, perciò si provvede a proteggerle spruzzando sulla paglia un impregnante trasparente per legno, che svolge anche una funzione fissativa dei fili di paglia più esterni.
Rifiniture e particolari del presepe di paglia fai da te
- Maneggiando le statue per comporre il presepe di paglia è probabile che qualche stelo di paglia emerga dalla figura: un’ultima tosatura e qualche legatura supplementare completano le sagome. Qui Enrico Roncoli, uno dei realizzatori del presepe di paglia.
- In base alla funzione di ogni soggetto, lo si completa con l’aggiunta di particolari, in questo caso il cappello e il cestino. Anche la scena è arricchita con alcuni complementi, sempre di paglia e tondino, come il secchio per attingere al pozzo.
- La gerla è invece uno dei complementi che richiede un procedimento diverso: la sagoma del portatore viene parzialmente rivestita di paglia, la gerla viene rivestita a parte e fatta indossare, tramite due cinghie di cuoio collegate a essa, per poi completare il soggetto nel suo insieme.
- La scena della Natività viene allestita dal circolo culturale “Il Castello” di Sorli (AL) in un’area esterna riparata nella zona adiacente alla chiesa del piccolo paese. Dopo essere stato proposto per diversi anni, attualmente questo presepe viene allestito con sagome di legno, sempre a grandezza naturale.