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Dagli affreschi bizantini alle cornici del ‘700 la doratura a missione con foglia d’oro (o argento) è la regina delle rifiniture di pregio. Impariamo ad applicarla con una tecnica antica ed affascinante
La decorazione, e quindi il restauro, con doratura a missione a foglia d’oro si perde nell’antichità. Già centinaia d’anni fa si era in grado di battere l’oro (con i “battiloro”) fino a fargli assumere uno spessore di 0,001 mm, per poi applicarlo su tavole ed affreschi. Oggi la foglia d’oro viene utilizzata praticamente solo per il restauro. La sua applicazione non è semplicissima in quanto la sua estrema sottigliezza la rende difficile da maneggiare e da applicare, per cui è necessario impadronirsi della tecnica di esecuzione. La foglia d’oro viene confezionata in libretti formati da bustine che contengono le singole foglie. Un libretto con 25 foglie da 8×8 cm costa 18,50 euro. I materiali e gli attrezzi necessari per effettuare al doratura a missione non sono molti, ma indispensabili:
- colla animale (di pesce o di coniglio), serve per far aderire la foglia;
- bolo, impasto molto fine di argilla particolare con colla di coniglio. È una pasta fluida che si stende sulla parte da dorare come sottofondo alla foglia d’oro. Il suo colore è rosso scuro;
- cuscino, coltello, pennello di martora da doratore per lavorare, tagliare ed applicare la foglia;
- pietra d’agata per premere la foglia e rifinire la doratura, rendendola più brillante.
Quanto si è detto è valido anche per la foglia d’argento, di cui riportiamo una applicazione.
Gli strumenti necessari per praticare la doratura a missione
- A: cuscino da doratore: è una tavoletta rivestita con materiale morbido per posarvi e sezionare la foglia, un riparo di carta difende la foglia da spifferi d’aria che la farebbero volare via.
- B: pennello di martora per applicare la foglia.
- C: libretto con bustine portafoglie.
- D: coltello per prelevare e sezionare la foglia
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Sulla parte da rivestire, dopo l’applicazione e l’asciugatura del bolo fluido, si stende un sottile strato di colla di coniglio liquida
Con il coltello si preleva la foglia e la si seziona poggiandola sul cuscino. Agire con attenzione e delicatezza per non danneggiare il foglio sottile.
Prelevata la foglia con il pennello di martora la si colloca delicatamente sulla parte da rivestire. Si agisce con lentezza e precisione.
Con l’attrezzo fornito di pietra d’agata si preme delicatamente la foglia per farla aderire, spianare eventuali pieghe e donarle maggiore lucentezza.