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Come costruire un tavolo estensibile

tavolo estensibile

Poche ore di lavoro e spesa contenuta per la costruzione di questo tavolo estensibile tira e raddoppia

Più adatto ad essere usato “a penisola” che al centro stanza, in quanto un capotavola non consente l’inserimento di una sedia, questo tavolo estensibile si realizza con poche ore di lavoro di bricolage ed una spesa contenuta. Lo presentiamo nella versione più semplice, alla portata di chi non dispone di un granché di attrezzatura per il fai da te, con tutte le unioni realizzate con spine o tasselli piatti e l’unica difficoltà di un taglio sbieco sui due pannelli della prolunga. L’elenco del materiale, quindi, riguarda questa versione di base.

Tavolo estensibile fai da te

Se non si ha la possibilità di fare con la dovuta precisione tagli sbiechi lunghi 800 mm, si allunga di 28 mm il piano della prolunga e si accorcia di pari misura la sua gamba, così da fissare, con spine o tasselli piatti, il piano sopra il bordo superiore della gamba.  Chi è meglio attrezzato fisserà il fascione alle gambe con incastro a mezzo legno rinforzato da spinatura cieca, allungandone gli elementi di 164 o 218 mm, secondo che si preferisca dare slancio ottico alle gambe tenendo il fascione al loro interno o si privilegi l’impressione di solidità data dal fascione tutto esterno. Anche per le gambe a diedro, che qui sono realizzate con due tavole da 18 mm larghe 100 ed 82 mm, si può ottenere un risultato esteticamente più valido usando due tavole da 100 con il bordo di contatto bisellato a 45° da unire con tasselli piatti o, meglio, con linguetta riportata. Un sesto posto a tavola si può ottenere abbastanza facilmente aprendo nella gamba della prolunga, centrandolo bene, un portale largo 600 ed alto 650 mm. In questo caso i piedi vanno collegati con una striscia di ferro piatto 3x25x800 mm che ne garantisca il parallelismo accorciandoli dello spessore della striscia metallica. Il sistema è tanto semplice che lo si può usare per allungare qualsiasi tavolo (ovviamente senza valore di antiquariato) che abbia il piano sporgente rispetto al fascione. L’unione fra tavolo e prolunga viene fatta con piastrine metalliche avvitate in bussole a doppio filetto inserite sotto i due piani, con foro ad asola.

 

 

Cosa serve per costruire un tavolo estensibile
Per costruire il tavolo estensibile servono (misure in mm): Lamellare di pino da 18: 4 gambe 100×720; 4 gambe 82×720; 4 fascioni 100x 600; abete sezione 35×35: 4 reggipiano da 727; MDF da 19: 1 piano tavolo 762×762; MDF da 28: 1 piano prolunga 800×843; 1 sostegno prolunga 800×726; 2 cancani a vite a paletta Ø 6×40; 3 piastre ad L acciaio zincato 60x60x2; 18 viti Ø 4×25; 8 scivoli autoadesivi 20×70; 1 maniglia (eventuale); spine, tasselli piatti n° 20, colla vinilica, materiale di finitura (a piacere).

Costruzione passo-passo

  1. Ogni gamba è costituita da due tavole di lamellare da 18 mm unite a squadra con colla e tasselli piatti o spine cieche; perché le due facce del diedro risultino di pari larghezza una tavola è larga 100 e l’altra 82 mm.
  2. Alle quattro gambe vanno fissati i quattro elementi del fascione; anche in questo caso si possono usare spine o tasselli piatti anche se sarebbe più sicura un’unione a mezzo legno.
  3. Aperti i fori per le spine nei capi degli elementi del fascione, vi si inseriscono i marcatori con i quali si segna la sede dei fori sulla parete della gamba.
  4. Serve una tavola di guida lungo cui far scorrere i pezzi. Per facilitare la correzione di eventuali piccoli errori di foratura sono disponibili tasselli di plastica con i capi disassati da 0,5 a 2 mm che, inserendosi a pressione, non richiedono l’uso di colla.
  5. Una squadra d’appoggio ricavata da pezzi di scarto permette di stringere esattamente a squadra le gambe contro gli elementi  del fascione.

Solido piano

  1. All’interno del telaio, a 16 mm dai bordi superiori, si avvitano ed incollano, a correre, i quattro listelli da 727 mm con già aperti e svasati i fori per le viti per fissare il piano.
  2. Le viti entrano dal basso. Il pannello di MDF da 15 mm deve sporgere in su di circa 2 mm a guidare la prolunga e ne vanno smussati gli spigoli.

Realizzare la prolunga

  1. Il taglio sbieco del bordo dei due pannelli che formano la prolunga è l’unica vera difficoltà del lavoro. Il taglio può essere eseguito con la sega circolare portatile guidata da una tavola fissata a squadra sul pannello. Conviene prima eseguire il taglio sbieco, obiettivamente più difficile da centrare, e poi tagliare a misura, a squadra, l’altro lato.
  2. Uniti a squadra i due pannelli con l’uso di colla e tasselli piatti o linguetta riportata (una striscia di compensato da 4 mm affondata per 10 mm in una scanalatura), l’unione si rafforza con squadre metalliche zincate 60×60 mm e viti Ø 4×25 mm. Gli scivoli autoadesivi tengono sollevata la prolunga rispetto al piano del tavolo.
  3. La prolunga viene resa solidale al tavolo da una coppia di cancani a vite la cui paletta entra in fori ciechi aperti sotto il suo piano. Perché la gamba della prolunga possa essere ben addossata al tavolo occorre aprirvi, in corrispondenza dei cancani, due scanalature che ne ospitino la sporgenza.
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