Il ratafià è un liquore a base di infusi ed alcol. Lo prepariamo al caffé e vaniglia.
Il ratafià è un liquore tipico della tradizione piemontese ed abruzzese. Solitamente viene prodotto con le amarene, ma proponiamo una variante a base di caffé aromatizzato alla vaniglia. Si serve alla fine dei pasti, preferibilmente ad una temperatura di 8-10°, ma può anche essere consumato a temperatura ambiente.
Per la preparazione del ratafià al caffé servono:
- 250 g di chicchi di caffè tostati;
- una stecca di vaniglia;
- 1,5 litri d’alcool a 60°;
- mezzo kg di zucchero.
- Mettiamo il caffè, poco alla volta in un mortaio e lo pestiamo con il pestello fino ad ottenere un trito grossolano. Ripetiamo il passaggio fino ad averlo pestato tutto.
- Laviamo ed asciughiamo un grosso vaso con il tappo a chiusura ermetica e vi trasferiamo il caffè. Incidiamo la vaniglia con un coltellino ed apriamo leggermente il baccello in modo che l’aroma possa diffondersi meglio nel liquore.
- Uniamo la vaniglia al caffè, versiamo l’alcool, chiudiamo il coperchio del barattolo ermeticamente e lasciamo riposare l’infuso per un mese il luogo fresco e buio. Trascorso il tempo di riposo versiamo lo zucchero in una casseruola, uniamo mezzo litro di acqua, portiamo ad ebollizione e cuociamo lo sciroppo per un minuto fino a che lo zucchero si è completamente sciolto.
- Lasciamo raffreddare lo sciroppo completamente, lo aggiungiamo al liquore, lasciamo riposare il tutto per un altro mese e, al momento opportuno, filtriamo il tutto attraverso un colino a maglie fini. Versiamo in bottiglie da liquore e lo serviamo a temperatura ambiente o possiamo riporlo nel freezer un’oretta prima della degustazione per poterlo consumare fresco.