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Una punta incandescente passata sul legno lascia una traccia bruciata, come un disegno a matita, ma indelebile: è la pirografia
Trasformare uno scarto di compensato in un quadro, impreziosire con decori una cassetta di legno (tipo quelle per i vini) e farla diventare un elegante cofanetto, sono alcune possibilità per prendere confidenza con la tecnica della pirografia. Il pirografo funziona come un saldatore: una punta metallica viene arroventata da una resistenza elettrica e permette di scrivere e disegnare sul legno; la temperatura è regolabile tramite un potenziometro che la mantiene stabile. La bozza va eseguita a matita, o ricalcando il disegno sul legno tramite un foglio di carta carbone, per poter effettuare eventuali correzioni: un errore durante le fasi di pirografia può essere eliminato solo piallando la superficie. Lo strumento è utilizzabile su qualsiasi tipo di legno, meglio se chiaro ed a fibra compatta, sui legni scuri la traccia bruciata risulta meno evidente. A seconda dell’essenza bisogna anche imparare a trovare la giusta regolazione della temperatura e del movimento della mano; per tracce diritte si possono usare righelli o squadre, purché metallici.
Il pirografo e decorazione
- Lo stelo isolato può essere impugnato come un pennarello di medie dimensioni, in modo molto sicuro. Si nota l’attacco che permette di sostituire la punta (o ansa).
- Il pirografo ha una manopola di regolazione della temperatura. Quello qui ILLUSTRATO è distribuito da Noitools ed acquistabile on line.
- Si traccia prima il disegno a matita, poi lo si segue con la punta ben arroventata, come a ricalco.
- Diversi tipi di legno richiedono differenti regolazioni della temperatura: per sicurezza è bene prima fare una prova su un pezzo di scarto dello stesso materiale.