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Antiche lavorazioni, come la stagnatura del rame, si eseguono da secoli con gli stessi metodi e vedono la stessa persona vestire ora i panni dell’artigiano ora quelli dell’artista
Il laboratorio del rame Di Genova
Il Laboratorio del Rame di Genova ha iniziato la sua attività nel 1860, con il bisnonno di Giancarlo Faccio che andava in giro a riparare pentole e casseruole, ma nei decenni si sono perfezionate molte lavorazioni, anche di elevato pregio artistico che prima di Giancarlo ha portato avanti per una vita il padre Alessio. Il punto di forza e la particolarità di questo lavoro rimane la stagnatura del rame.
Guarda il video per capire come avviene la stagnatura del rame
Stagnatura del rame passo-passo
Lo strato di stagno che riveste l’interno ha il compito di mantenere l’elevata capacità di trasmissione del calore tipica del rame e di “igienizzare” la superficie a contatto con i cibi. Il rame, infatti, può cedere con la cottura sostanze moderatamente tossiche, ma che alla lunga possono causare disturbi. Con l’uso prolungato la stagnatura si perde e dev’essere ripristinata.
- La teglia usata dev’essere accuratamente decapata, prima con spazzole, poi con un trattamento a base di acidi, prima a freddo (a crudo) e poi a caldo (cotto).
- La teglia viene riscaldata sulla fiamma e, in base alla sua dimensione, si sceglie una bacchetta di stagno (purissimo) e si inizia a scioglierlo.
- L’equilibrio di temperatura è importante: con un calore eccessivo lo stagno risulta troppo liquido, se si raffredda forma grumi. Solo la mano esperta sa quando allontanare la teglia dalla fiamma e riavvicinarla, in tutte le fasi di lavorazione; sul bordo lo stagno si fa depositare utilizzando un tampone.
- Quando la superficie è abbastanza uniforme si passa alla lisciatura, sempre valutando il comportamento in funzione della temperatura.
- Avvenuta la prima lisciatura, la teglia viene immersa in acqua per raffreddarla, quindi si passa a una pronta asciugatura con segatura o aria calda per evitare che si formino macchie sulla superficie.
- Piccole impurità risultanti si eliminano con una spazzola rotante e si esegue una seconda lucidatura con paglietta d’acciaio. La spianatura è un altro passaggio importante e delicato che si effettua con un mazzuolo di legno partendo dal centro verso i lati. La farinata si fa con una poltiglia liquida di farina di ceci, olio e acqua e se non si distribuisse perfettamente livellata e in spessore sottile e uniforme sarebbe un disastro.
- Qualora, alla fine del lavoro, si riscontrassero ancora piccoli buchi nella stagnatura, si interviene con un saldatore a mazzetta per eliminare il difetto riscaldando la zona e depositando lo stagno in modo localizzato.
- TEGLIE RAME STAGNATO TONDE BORDO CM. 3 DIAMETRO CM. 34
- TEGLIE RAME STAGNATO TONDE BORDO CM. 3 DIAMETRO CM. 34
- DalVerdeAlBlu
- 9408034
- 9408034
- Per cotture al forno
- Materiale: Rame martellato 2mm
- Per pizza o pasticceria
- Conducibilità termica: 392 W/m°K
- Peso: 1,3 Kg