Questa teglia per farinata fai da te in rame stagnato si costruisce con materiali di alta qualità impiegando collaudate tecniche di lavorazione artigianale
La farinata è una specialità ligure fatta semplicemente con una poltiglia a consistenza liquida composta da farina di ceci, acqua, olio e sale deposta in strato sottile (nello spessore di 5-6 mm) in una teglia per farinata circolare di rame stagnato e fatta cuocere in forno ad alta temperatura per pochi minuti. È molto diffusa anche in Piemonte, in alcune zone con il nome di “bella calda”, e in Toscana, dove è detta cecina.
Anche le tipiche teglie circolari (i “testi”) sono un prodotto dell’artigianato di questi luoghi, rigorosamente in rame di alta qualità che, sulla faccia a contatto con la farinata, va trattato a caldo con un sottile velo di stagno, allo scopo di preservare il metallo dall’ossidazione e igienizzare la superficie.
Una stagnatura ben fatta dura molto a lungo, ma non è eterna: a distanza di anni, o quando lo stagno appare deteriorato, è bene far “ristagnare” la teglia, un ciclo veloce di rinnovo che restituisce alla teglia la piena funzionalità.
La teglia per farinata non va mai lavata, ma soltanto ripulita a secco e mantenuta leggermente unta. Quando è nuova va trattata a mano con una poltiglia di sale e olio, sfregando la superficie con le dita e poi asciugandola con carta da cucina.
Si versa poi un velo d’olio, fino a ricoprire l’intera teglia con uno strato di 3-4 mm, la si infila nel forno ben caldo e la si lascia fin quando l’olio inizia a sfrigolare. A questo punto va tolta e lasciata raffreddare. Si vuota via l’olio e si asciuga con carta straccia: il testo è pronto per essere utilizzato.
Teglia per farinata fai da te – Realizzazione
Dare forma alla lastra di rame
Come fare la stagnatura
Martellare, lucidare, punzonare
La ricetta
Ingredienti
600 ml acqua;
200 g farina di ceci;
2 pizzichi sale;
8 cucchiai olio extravergine d’oliva
Preparazione
Si mette in una grande ciotola la farina di ceci e si aggiunge acqua a poco a poco girando e mescolando con un cucchiaio o con una frusta a mano in modo che non si formino grumi. Quando tutta l’acqua è stata incorporata si copre la ciotola con un canovaccio pulito e la si lascia riposare almeno 5 ore fino a un massimo di 8/9 ore.
Si aggiunge il sale e si mescola per far riprendere bene la pastella. Si mette l’olio extravergine di oliva in una teglia per farinata da 30 cm (la farinata deve venire sottile) e si versa la pastella; con un cucchiaio di legno si mescola leggermente in modo che si formino tante goccioline di olio sulla superficie della pastella.
Si preriscalda il forno al massimo della temperatura possibile e si inforna lasciandola cuocere per circa 15 minuti fino a che si formerà una crosticina dorata sopra.
Sfornata la farinata genovese, bisogna farla riposare qualche minuto prima di tagliarla e gustarla.