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Strumenti per stondare col tornio | Compasso e pianetto per sega a nastro

strumenti per stondare

Gli strumenti per stondare come il compasso e il pianetto per sega a nastro svolgono il lavoro preliminare di preparazione dei pezzi da stondare tramite tornitura

Se è vero il detto “chi ben incomincia è a metà dell’opera”, con i due strumenti per stondare che illustriamo in queste pagine, il tornitore risparmia sicuramente tanto tempo e raggiunge risultati di sicurezza e tranquillità nel lavoro molto importanti.

Si tratta di due strumenti semplici, ma molto efficaci, perché studiati espressamente da chi si occupa di tornitura da decenni e ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia professionale.

Il primo è un compasso che può lavorare in due modi: tramite un puntale laterale che si inserisce stabilmente nel piccolo incavo lasciato al centro del pezzo dalla contropunta è possibile misurare e marcare con molta precisione la circonferenza di presa delle ganasce del mandrino; oppure, con un puntale a vite, si può disegnare su una tavola grande la circonferenza per sgrossare un piatto.

Il secondo degli strumenti per stondare è un pianetto da applicare alla sega a nastro che permette di posizionare correttamente rispetto alla lama la tavola appena marcata e poi farla girare sul centro della circonferenza per tagliare via ciò che non serve.

Compasso

Il compasso è costituito da una piastra asolata in cui scorre, con possibilità di essere bloccato, il portamatita. Sono presenti due puntali: uno piccolo, in posizione laterale, e uno grande, più strutturato. Il compasso costa euro 33,20.
Il puntale piccolo sporge dal bordo laterale dove inizia la parte rettilinea del compasso. Sul bordo è incisa una scala millimetrata con lo zero di riferimento sul puntale.
L’altro puntale ha una maggiore sporgenza e, sulla parte retrostante, ha una testina a battere che permette di produrre un incavo al centro della tavola da cerchiare.
Regolando la matita si imposta il raggio utile del pezzo. Si mette il puntale nel centro e, ruotando il compasso, si traccia la circonferenza.

L’utilizzo del puntale laterale è da farsi col pezzo sul tornio. Serve quando si è terminata la tornitura esterna di una ciotola o un vaso e bisogna fare il sottosquadro per girare il pezzo e fissarlo sulle ganasce del mandrino. Messo il puntale al centro della ciotola (foto a sinistra), si marcano le circonferenze interna ed esterna.

I segni fatti servono come riferimento per rimuovere internamente e, se necessario anche esternamente (foto a destra), il materiale per creare la presa sufficiente alle ganasce.

Pianetto per sega a nastro

Si tratta di un aggiuntivo da posizionare e fissare sul piano di lavoro della sega a nastro; apposite coulisse permettono il fissaggio saldo, mediante morsetti, senza elementi che sporgono sul piano di lavoro. In dotazione ci sono 4 puntali con forme e dimensioni differenti (nella foto se ne vedono 3 affiancati sul piano e uno in sede). Lo stondatore della prova costa euro 172,10.
La conformazione dello stondatore è studiata per impostare agevolmente il raggio di taglio del pezzo; lo si fa regolando la posizione laterale dell’aggiuntivo e bloccandolo solo quando la distanza fra puntale e lama corrisponde alla misura di riferimento. Con questo modello si tagliano tondi con diametro da 150 a 800 mm.
Per procedere con il taglio è sufficiente appoggiare il pezzo sul puntale, facendolo corrispondere al centro marcato precedentemente con il compasso, con il sistema a battere. Quindi si avvia la sega e si procede facendo ruotare il pezzo sul perno.
Non importa se la tavola è irregolare: lo stondatore offre una superficie di appoggio sufficiente per mantenere la planarità durante la rotazione del pezzo, ottenendo un bordo preciso e lavorabile. Il risultato è di sfruttare interamente la parte sana del pezzo oppure, stando più larghi, usare anche la parte alterata del legno per fare oggetti irripetibili.
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