Dobbiamo essere capaci di vedere nelle cose o nelle avversità quella luce che ancora permette di sognare
“A me pare semplicemente di sognare. Questo voglio dire a tutti, non solo a chi ha perso qualcosa, non solo a chi cerca ancora qualcosa: sognate, sognate sempre, la vita vi seguirà”.
Magiche parole pronunciate da Alex Zanardi (celebre pilota di Formula Uno che perse le gambe in un terribile schianto) in un’intervista, dopo aver conquistato la medaglia d’oro con la sua “hand-bike” alle Paraolimpiadi. E gli fa eco Annalisa Minetti, non vedente (già finalista al concorso Miss Italia e vincitrice del festival di Sanremo), dopo aver stabilito il record mondiale nei 1500 metri: “Ho dimostrato che tutto è possibile, che con l’impegno e la determinazione la vita può essere meravigliosa nonostante tutto”.
Ma quante altre persone potremmo citare, più o meno famose, che affrontano le difficoltà con questa grinta e prendono, letteralmente, la propria vita per mano costringendola a seguirli dove essi vogliono? Specularmente: quante altre persone potremmo citare, più o meno famose, che invece si arrendono alle prime difficoltà e si fanno “metter sotto”? L’economia, la società, la politica, la religione, il mondo delle cose e quello dei valori vivono un momento difficile in cui, per noi piccoli come per i grandi della terra, può prevalere la rassegnazione. Ma dove sarebbero i vari Zanardi, Minetti, Pistorius, Vergeer, Wright, Dias ecc se avessero consentito a questo sentimento di averla vinta? In una carrozzella, nel buio di una stanza, su un letto…
E invece mostrano al mondo, e soprattutto ai giovani, il loro volto sorridente e capace di guardare oltre l’ostacolo. Perché sognare non è illudersi!
Di solito guardiamo al nostro piccolo mondo di far da sé per sottolineare quanto entusiasmo e quanta determinazione ci siano nel gesto di un nostro lettore che prende quattro assi abbandonate e le trasforma in una culla per il nipotino, che trova un motore gettato in discarica e ci costruisce intorno un tosaerba perfettamente funzionante, che ricicla le bottiglie di plastica per farne meravigliosi mazzi di fiori. Questa volta abbiamo guardato ad altri modelli, ma la sostanza è sempre la stessa: dobbiamo essere capaci di vedere nelle cose o nelle avversità quella luce che ancora permette di sognare.
Magiche parole pronunciate da Alex Zanardi (celebre pilota di Formula Uno che perse le gambe in un terribile schianto) in un’intervista, dopo aver conquistato la medaglia d’oro con la sua “hand-bike” alle Paraolimpiadi. E gli fa eco Annalisa Minetti, non vedente (già finalista al concorso Miss Italia e vincitrice del festival di Sanremo), dopo aver stabilito il record mondiale nei 1500 metri: “Ho dimostrato che tutto è possibile, che con l’impegno e la determinazione la vita può essere meravigliosa nonostante tutto”.
Ma quante altre persone potremmo citare, più o meno famose, che affrontano le difficoltà con questa grinta e prendono, letteralmente, la propria vita per mano costringendola a seguirli dove essi vogliono? Specularmente: quante altre persone potremmo citare, più o meno famose, che invece si arrendono alle prime difficoltà e si fanno “metter sotto”? L’economia, la società, la politica, la religione, il mondo delle cose e quello dei valori vivono un momento difficile in cui, per noi piccoli come per i grandi della terra, può prevalere la rassegnazione. Ma dove sarebbero i vari Zanardi, Minetti, Pistorius, Vergeer, Wright, Dias ecc se avessero consentito a questo sentimento di averla vinta? In una carrozzella, nel buio di una stanza, su un letto…
E invece mostrano al mondo, e soprattutto ai giovani, il loro volto sorridente e capace di guardare oltre l’ostacolo. Perché sognare non è illudersi!
Di solito guardiamo al nostro piccolo mondo di far da sé per sottolineare quanto entusiasmo e quanta determinazione ci siano nel gesto di un nostro lettore che prende quattro assi abbandonate e le trasforma in una culla per il nipotino, che trova un motore gettato in discarica e ci costruisce intorno un tosaerba perfettamente funzionante, che ricicla le bottiglie di plastica per farne meravigliosi mazzi di fiori. Questa volta abbiamo guardato ad altri modelli, ma la sostanza è sempre la stessa: dobbiamo essere capaci di vedere nelle cose o nelle avversità quella luce che ancora permette di sognare.