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Una nuova gamma di prodotti destinati a insonorizzare una stanza, si rivela risolutiva per appartamenti situati in zone cittadine ad elevato traffico, dove il rumore è un concreto elemento di disagio abitativo.
Un buon isolamento termoacustico deve interessare per intero pareti e solai confinanti con l’esterno o con altre unità: un intervento realizzato in un’abitazione esposta ad una rumorosità elevata, portato a termine con successo, vale più di qualsiasi simulazione o scheda tecnica intrisa di grandezze fisiche confortanti.
Un esempio è il caso di questo appartamento situato al primo piano di una palazzina degli anni ‘50, priva di qualsiasi forma di isolamento acustico e con due lati affacciati sul traffico cittadino milanese: per ottenere un adeguato comfort acustico è stato necessario rivestire non solo le pareti perimetrali, ma anche quelle interne, dato il ridotto spessore delle tramezze confinanti con le altre unità abitative e con il vano scala, tipico degli edifici dell’epoca. Per lo stesso motivo è stato necessario procedere con l’isolamento acustico di pavimenti e soffitti che, a causa della mancata separazione fisica dei rivestimenti, amplificano la trasmissione dei rumori dovuti al calpestio, alla caduta di oggetti e allo spostamento dei mobili: dunque, un intervento che complessivamente poteva comportare una significativa riduzione dei volumi.
Grazie all’utilizzo di rivestimenti isolanti preaccoppiati, caratterizzati da alta efficacia, nonostante lo spessore modesto, la riduzione dello spazio fruibile è stata minima. Protagoniste assolute di questo intervento sono state le lastre IsolGypsum, utilizzate per rivestire le superfici verticali: il pannello è composto da uno strato di gomma ad alta densità rivolto a parete accoppiato ad una lastra di gesso rivestito sulla faccia esterna, per uno spessore complessivo del rivestimento finito di 32,5 mm.
Per l’isolamento delle superfici calpestabili è stato utilizzato un tappetino di polipropilene ad alta densità accoppiato sui due lati ad un geotessile tecnico, anch’esso di polipropilene, applicabile su pavimenti esistenti e in grado di garantire, su pavimenti galleggianti, un isolamento ottimale anche in situazioni complesse.
La necessità di ricorrere ad un’isolamento in intercapedine delle controsoffittature ha fatto ricadere la scelta su un pannello tecnico di fibra tessile (a densità crescente lungo lo spessore) abbinato ad uno strato di gomma di densità superficiale 4 kg/mq, adatto anche per contropareti su orditura metallica. Le prestazioni acustiche dell’immobile sono decisamente migliorate, il comfort risulta elevato anche nelle ore di massimo traffico ed è stato raggiunto con una posa semplice e rapida.
Isolamento pareti e pavimento
Prima di posare le lastre si applica una striscia di Fascia Tagliamuro IsolGypsum a pavimento in corrispondenza delle pareti, allo scopo di separare le lastre dal massetto. Nelle lastre IsolGypsum Gomma si praticano i fori necessari per gli impianti e si procede al loro fissaggio (1). Per il formato XL (lastra di gesso 12,5 mm + strato di gomma da 20 mm, peso totale 24 kg/mq), oltre al fissaggio con tasselli, è consigliabile utilizzare anche un collante a base gesso, dato il loro peso consistente. Queste lastre hanno dimensioni di 1,2×2 metri e permettono di isolare superfici estese rapidamente e con sfridi contenuti; completato il rivestimento delle pareti si procede con la sigillatura delle giunzioni con nastro microforato (2) e si conclude con la rifinitura a stucco (3). Per l’isolamento del pavimento occorre applicare prima una striscia di Fascia TagliaBattiscopa alla base delle pareti per evitare il contatto diretto di queste con il rivestimento orizzontale. Si applica quindi, su un letto di adesivo steso con spatola dentata, il rivestimento in teli IsolTILE (4), la cui stesura va effettuata con uno speciale rullo che permette di esercitare pressione e garantire una presa uniforme. I teli vanno successivamente sigillati reciprocamente con la Fascia IsolTILE per assicurare la giusta continuità allo strato isolante. Tecnasfalti-Isolmant
Intercapedine nel controssoffitto
Anche l’orditura del controsoffitto va desolidarizzata dalle superfici adiacenti: si utilizza il Nastro Orditura Cartongesso lungo tutto il profilo a contatto delle strutture verticali e orizzontali. Allo stesso modo si isolano i profili verticali, in modo da evitare il contatto diretto tra la struttura metallica e le lastre di gesso rivestito. All’interno dell’intercapedine vengono inseriti i pannelli isolanti Perfetto RB (in foto sono riconoscibili per il colore grigio) in modo da garantire un adeguato riempimento della stessa: nella scelta dello spessore dei pannelli è bene fare in modo che l’intercapedine venga riempita per almeno l’80%. Terminata questa fase si applicano le lastre di chiusura in cartongesso, procedendo alla sigillatura e alla stuccatura delle giunzioni tra lastra e lastra e lungo il profilo perimetrale.