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Infiltrazioni acqua | Come risolverle definitivamente in 10 passaggi

infiltrazioni acqua

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Le infiltrazioni di acqua sono una importante causa di degrado per la casa e vanno eliminate al più presto, procedendo prima di tutto ad un’accurata analisi della situazione per scoprire le cause dell’inconveniente e sconfiggerlo alla radice

Eliminare infiltrazioni acqua è abbastanza facile quando l’umidità che deturpa i muri proviene da rotture o crepe nelle quali si insinua l’acqua piovana: basta ad esempio una fessura alla base del camino per compromettere l’ermeticità del manto di copertura. Quest’ultimo, quindi, dovendo svolgere una funzione protettiva nei confronti di tutta la struttura muraria, va mantenuto in perfetta efficienza sia per quanto riguarda la tenuta complessiva sia per ciò che concerne i canali di gronda.

Come intervenire intorno al camino per annullare le infiltrazioni d’acqua

Il raccordo tra camino e tetto, se realizzato con malta cementizia, tende a fessurarsi per gli sbalzi di temperatura: la riparazione richiede un prodotto in pasta, da stendere in abbondanza con la spatola: anche qui sono opportune più mani.

Questi, se corrosi dal tempo e dall’ossido, vanno senz’altro sostituiti per eliminare infiltrazioni acqua ma, se l’operazione non può essere effettuata in tempi brevi, possono essere riparati con sostanze impermeabilizzanti; analogo discorso vale per le superfici orizzontali esposte alle intemperie, come balconi e terrazze.

Altre infiltrazioni acqua, certo meno importanti ma altrettanto dannose, possono verificarsi all’interno della casa, in locali (bagni, lavanderia, ecc) nei quali l’acqua scorre in abbondanza.

Come riparare una crepa per eliminare le infiltrazioni

La prima operazione da compiere nella riparazione di una screpolatura è, strano ma vero, allargarla in modo da raggiungere i mattoni: si evita così di lasciare dei vuoti nel riempimento e che lo strato di stucco sia tanto superficiale e poco ancorato alla muratura da saltar via alla prima occasione.
La tecnica dell’intonaco armato permette di colmare efficacemente le crepe un poco più estese. Un primo strato di malta antiritiro consente di incollare la reticella (simile a quella usata per giuntare i pannelli di cartongesso) mentre un’altra passata rifinisce la superficie.
Il tubo di stucco, acrilico o poliuretanico secondo il tipo di lesione da curare, si monta sulla pistola per silicone. Il beccuccio si taglia molto in punta per arrivare il più possibile in profondità. Lo stucco che fuoriesce si spiana con una spatola.

 

Come risolvere infiltrazioni acqua su muri, tetti e terrazzi

Essendo tra le superfici più esposte agli agenti atmosferici, tetti e terrazze sono naturalmente soggetti ad un certo degrado e, quando perdono la loro impermeabilità, sono causa di vistosi danni alla struttura dell’edificio. Intervenire con tempestività è, in questi casi quanto mai necessario: a volte basta sostituire le tegole danneggiate o rifare la sigillatura tra tetto e canna fumaria; altre volte, con tetti in fibrocemento o in lamiera, conviene stendere uno strato protettivo sull’intera superficie.

Una cura particolare richiedono le superfici piane o dotate di scarsissima pendenza, come nel caso delle terrazze: qui non si può contare sulla rapida evacuazione dell’acqua piovana e bisogna quindi realizzare una riparazione a regola d’arte; prima si rimuovono le parti danneggiate o poco aderenti, poi si trattano crepe e fessure con sigillante (se le crepe sono molto vistose conviene utilizzare anche una rete di armatura in tela di vetro, annegata tra due strati di impermeabilizzante). Il lavoro si completa con la pavimentazione, posata su uno strato continuo di impermeabilizzante (come ad esempio del silicone liquido).

Per rendere idrorepellenti i muri costruiti con mattoni lavorati a vista esistono prodotti trasparenti che non modificano l’aspetto estetico e che consentono la naturale traspirazione: vanno applicati fino a completa saturazione del supporto.
Le lastre in fibrocemento danneggiate e corrose possono essere rinforzate con nastri di fibra in poliestere, incollati e ricoperti con mastice impermeabilizzante; esistono mastici che aderiscono a supporti umidi.
Le coperture in lamiera vanno spazzolate per rimuovre ogni traccia di ossido e rinforzate con tessuto di vetro nelle zone più corrose; un rivestimento in gomma liquida, di colore grigio o rosso, è da preferire rispetto ad un prodotto bituminoso.
Le crepe presenti in coperture realizzate con lastre di vetro naturale o sintetico possono essere riparate con un cordone di mastice trasparente al silicone, previa pulizia del supporto, che riempia completamente la fessura.
Per impermeabilizzare manti di tegole o di ardesia senza alterare il colore naturale del materiale sono disponibili prodotti idrorepellenti e trasparenti, utili soprattutto su tetti a forte pendenza o su superfici verticali.
Se la superficie della terrazza non è praticabile basta spesso un film continuo di gomma liquida, stesa in due passate. Sull’ultima mano ancora fresca si spande della sabbia asciutta per migliorare la resistenza ai raggi ultravioletti.
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