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L’energia elettrica che giunge alle nostre case viene fornita dall’Enel (o da enti locali) che devono misurare, tramite il contatore Enel la quantità consumata per farcela pagare.
Per effettuare la misurazione l’ente erogatore fornisce all’utente un apposito contatore Enel che conteggia l’assorbimento orario di potenza elettrica. Nel contatore Enel di vecchio tipo è presente un disco metallico che ruota solo quando c’è passaggio (cioè consumo) di corrente. Sul contatore c’è scritto, oltre al voltaggio e al massimo carico in ampere, a quanti giri del dischetto corrisponde l’assorbimento di 1 kW in modo da poter valutare quanta corrente si sta consumando. Più il dischetto gira veloce, più è alto il consumo di corrente. Da tempo l’Enel ha avviato la sostituzione dei vecchi contatori con altri di tipo elettronico, con lettura dei dati su display .
Usare correttamente il Contatore Enel
Un’avvertenza importante a proposito di carichi: bisogna evitare di attaccare ad un contatore Enel un complesso di apparecchi elettrici che assorbano più del massimo erogabile, perché si sovraccarica l’impianto e l’interruttore magnetotermico (spiegato di seguito) interviene interrompendo l’erogazione. Occorre ricordare che il contatore è sempre di proprietà dell’ente distributore e che qualunque manomissione o guasto da parte dell’utente possono essere puniti a termini di legge perché costituiscono un tentativo di frode. I contatori, specialmente nei grossi palazzi in città, sono raccolti in un apposito locale a piano terra.
Contatore Enel – Unità di musura
• Intensità di corrente (I): ampere (A)
• Tensione elettrica (V): volt (V);
• Potenza (P): watt (W);
• Carica elettrica (q): coulomb (C);
• Resistenza elettrica (R): ohm (Ω);
• Capacità elettrica (C): farad (F);
• Per ciò che concerne la lettura del contatore viene utilizzata come unità di misura il kilowatt/ora (kWh), ovvero il numero di kilowatt consumati ogni ora.
La lettura contatore Enel è molto semplice: in quelli di vecchio tipo i numeri in grande indicano i kWh che abbiamo consumato da quando il contatore è stato installato. I contatori di nuova installazione, a funzionamento elettronico anziché elettromeccanico, consentono la lettura a distanza, direttamente dalla centrale dell’ente erogatore. L’utente può comunque leggere tutti i parametri sul display premendo ripetutamente il pulsante a fianco. Il contatore elettronico consente di prelevare, per un tempo illimitato, una potenza fino al 10% in più di quella contrattuale. Ad esempio, per un contratto da 3 kW è possibile prelevare senza limiti di tempo fino a 3,3 kW. Se si superano i 3,3 kW, viene data la possibilità di prelevare fino a 4 kW per almeno 3 ore. Se si preleva una potenza superiore ai 4 kW, l’interruttore scatta dopo due minuti.
Il quadro principale
Appena dopo il contatoreEnel ha inizio l’impianto dell’utente. Esso comprende l’interruttore generale con protezione magnetotermica automatica dai cortocircuiti e l’interruttore differenziale (salvavita) contro il pericolo di contatti accidentali. Un buon impianto deve avere, a valle degli interruttori principali, altri interruttori automatici, uno per ogni linea in partenza. Tutti questi dispositivi di sicurezza e controllo vengono raggruppati nel quadro elettrico che si presenta come un “armadietto” di plastica fissato a parete in un punto della casa sufficientemente protetto. In commercio ne esistono di varia capacità e dimensione: da quelli con due soli dispositivi fino a quadri con decine di essi. Sono già previsti spazi per inserire altri dispositivi così da consentire il collegamento di circuiti aggiuntivi.
Dentro il quadro elettrico
Nel quadro elettrico si possono inserire gli interruttori ed altri apparecchi che ci permettono di comandare tutte le funzioni della casa da un solo punto. Dato il numero elevato di cavi occorre organizzare il quadro con razionalità, rispettando scrupolosamente i colori dei cavi: marrone o nero per la fase, azzurro per il neutro, giallo/verde per la terra. è vantaggioso, anziché usare i morsetti a cappuccio, installare sulle rotaie del quadro tre barre di ripartizione metalliche, una per ogni polarità (fase, neutro, terra); ogni barra è provvista di circa dieci fori in cui si inseriscono tutti i conduttori del medesimo colore, che da lì fanno capo ai rispettivi interruttori differenziali. Per convenzione l’ingresso della corrente negli interruttori differenziali avviene sui morsetti in alto, mentre l’uscita è in basso.
Dispositivi modulari
Oltre agli interruttori e al salvavita, altri dispositivi (quali la suoneria, il ronzatore, il temporizzatore, il relé, il crepuscolare) sono installabili nel quadro elettrico. Si tratta di componenti modulari, provvisti sul retro di una scanalatura e di un dispositivo a molla per essere montati su uno stesso tipo di rotaia metallica, semplicemente a pressione. Per rimuoverli e riposizionarli è sufficiente far scattare con la punta di un cacciavite il gancio a molla. Le viti che serrano i cavi nei rispettivi alloggiamenti sono posizionate sul fronte, in modo da poter effettuare le connessioni con i dispositivi ben fermi nella loro posizione.
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