Vediamo come riparare un foro nel tubo idrico e risolvere il problema senza l’intervento dell’idraulico
La prima operazione da fare, dopo aver chiuso la valvola di intercettazione dell’acqua, è di raggiungere il tubo danneggiato asportando la piastrella forata e l’adesivo sottostante. Ovviamente è un’operazione di bricolage da eseguire con delicatezza per evitare di ampliare i danni sui tubi e le piastrelle adiacenti.
Il rame è facilmente riparabile utilizzando un piccolo cannello ossiacetilenico o a gas propano e una bacchetta di materiale d’apporto (come il Castolin o l’argentana).
L’operazione si esegue tenendo aperti i rubinetti per evitare che il vapore che si sviluppa nei tubi umidi possa spingere via la goccia di materiale fuso appena deposta.
Una volta testata la tenuta dell’impianto aprendo la valvola di intercettazione si raschia bene il vecchio adesivo dal muro e dai bordi delle piastrelle e si ricopre la scanalatura con malta di calce: mai utilizzare il gesso o la scagliola in prossimità dei tubi dato che la condensa che spesso si forma sulle superfici fredde è in grado di rigonfiare la riparazione fino a rompere le piastelle che la ricoprono.
TUTTO SOTTO UNA PIASTRELLA
Per arrestare la perdita si deve chiudere la valvola di intercettazione più vicina e scaricare tutta l’acqua dell’impianto attraverso il rubinetto posto più in basso, in genere quello del bidet.
- Con uno scalpello affilato si rompe, partendo dal centro, la piastrella forata per cercare la perdita facendo attenzione a non scheggiare quelle vicine e a non danneggiare ulteriormente il tubo bucato.
- Si libera un tratto di tubo lungo circa 10 cm
- Si pulisce accuratamente il rame in modo da facilitare l’ancoraggio del metallo di brasatura.
- Se il foro non è molto ampio può essere richiuso con una goccia di metallo da brasatura.
- Se l’indispensabile prova di pressione conferma la tenuta della riparazione si può coprire il tubo con malta di calce e cemento ripristinando la planarità del muro.
- Dopo circa 24 ore si procede alla posa della nuova piastrella utilizzando adesivo per rivestimenti.
IL MIGLIORE DEI FORI
- Poniamo di aver individuato un punto in cui praticare il foro che ci serve, ma che sia nelle vicinanze di un tubo: è indispensabile che la foratura sia praticata in un punto preciso senza incertezze dovute a spostamenti indebiti. Per evitare difficoltà nel tenere la punta nella giusta posizione, prima di imbracciare il trapano, dobbiamo praticare una piccola incisione sulla smaltatura delle piastrelle utilizzando un bulino affilato in modo da fornire un punto di attacco all’inserto di widia della punta ed evitare che scivoli sulla superficie all’avviamento della rotazione.
- Per forare le piastrelle serve una punta con i taglienti in widia: vanno bene le classiche punte elicoidali, ma anche quelle a lancia adatte per trapanare il vetro.
UTENSILI
Scalpello, mazzuolo, spatola, saldatore, bulino, punta al widia