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L’inverter fotovoltaico attua la trasformazione della corrente continua fornita dai moduli in corrente alternata, che viene immessa nella rete pubblica e svolge un importante monitoraggio.
La corrente prodotta dai pannelli fotovoltaici per effetto dell’irraggiamento solare non può essere utilizzata tal quale, dev’essere trasformata. L’inverter fotovoltaico è l’elemento preposto a effettuare questa trasformazione affinché la corrente prodotta dai pannelli possa alimentare le apparecchiature elettriche presenti nelle nostre abitazioni. La corrente alternata in uscita dall’inverter fotovoltaico viene immessa nella rete elettrica: la differenza tra i kW prodotti e quelli prelevati costituisce il consumo dell’abitazione, valore che può essere positivo o negativo a seconda che l’autoproduzione sia inferiore o superiore alle necessità. La corrente immessa deve però “andare a tempo” con quella di rete, cioè avere una determinata frequenza, per cui viene trattenuta da un condensatore, una specie di deposito temporaneo, e inviata a impulsi ad alta frequenza nella rete. Questo compito viene svolto da transistor che generano inserimenti e disinserimenti in rapida successione, cosicché la corrente alternata abbia un’onda sinusoidale perfetta. Il collegamento dei pannelli all’inverter fotovoltaico può avvenire in vari modi, ma un fatto è certo: il percorso dei cavi di corrente continua dev’essere relativamente breve, per garantire la massima efficienza sia in termini economici che di rendimento dell’impianto. L’inverter deve essere posizionato possibilmente in un luogo facilmente accessibile con temperature e gradi di umidità costanti per preservarne la migliore funzionalità nel tempo. Difficile stabilire quale sia l’inverter fotovoltaico più adatto, in quanto ogni impianto fotovoltaico ha proprie caratteristiche, in funzione dell’ubicazione, della zona climatica e dei requisiti richiesti. Il rapporto tra la potenza installata e potenza nominale dell’inverter dovrebbe essere idealmente del 100%. Il sovradimensionamento o sottodimensionamento dell’impianto rispetto all’inverter presuppone un funzionamento non ottimale dello stesso. Questo potrebbe influire negativamente sulla sua durata, già stimata intorno ai 10 anni e, pertanto, ben inferiore a quella media dei pannelli fotovoltaici, aspetto da tenere presente. Valenia offre una gamma di inverter fotovoltaici centrata per le esigenze delle installazioni residenziali e commerciali da 1 kW in su.
Inverter fotovoltaico – Montaggio e avvio
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per poter effettuare il montaggio occorre aprire il guscio laterale che nasconde i collegamenti, rimuovendo una coppia di viti.
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questo permette anche di separare la staffa metallica dall’apparecchiatura, rimuovendo la vite di sicurezza che unisce i due elementi. L’inverter può essere sfilato dai binari guida laterali della staffa.
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prima di fissare a muro la staffa di supporto, in bolla e a piombo, occorre accertarsi che rimangano almeno 200 mm di spazio libero su entrambi i lati e 50 mm sul lato superiore. Si marcano i fori per i tasselli a espansione attraverso le asole presenti sulla staffa, la si fissa a parete e si reinserisce l’inverter sulle guide, ribloccandolo con la vite di sicurezza tolta in precedenza.
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si inserisce il cavo attraverso la boccola pressacavo e si collegano i conduttori alla morsettiera, rispettandone la posizione; si rimonta il guscio.
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ora si inseriscono i connettori CC MC4 nelle apposite sedi, chiudendo con tappini quelle inutilizzate.
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si porta il dispositivo CC in posizione ON e si fornisce tensione all’appecchiatura.
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seguendo le istruzioni, si effettua la messa in funzione impostando i vari parametri.
I compiti dell’inverter fotovoltaico
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