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Il cemento cerato, insieme alla pastina di cemento, sono le nuove frontiere per le pavimentazioni monolitiche
Sentirsi proporre un pavimento monolitico di cemento cerato per casa propria può lasciare perplessi, l’idea che può farsi chi non lo conosce è quella di una superficie indicata più per un capannone industriale o per un’attività commerciale che per spazi abitativi. Invece con la tecnica del cemento cerato si ottengono pavimenti unici, con tinte unite cangianti di grande effetto e con uno spessore di pochi millimetri.
Il cemento cerato è una miscela di cementi finissimi e minerali in granuli, addizionati con ossidi naturali e cellulose che va preparata con sola aggiunta di acqua. L’impasto va usato entro due ore dalla preparazione ed il lavoro non può essere interrotto: quando si inizia la stesura bisogna arrivare in fondo, altrimenti il congiungimento di applicazioni effettuate in tempi diversi rimane in evidenza.
Altro aspetto importante riguarda le carteggiature che seguono ogni applicazione, per eliminare le “creste” lasciate dalla manara, ma non i segni delle passate che valorizzano il pavimento: anche con un’efficace aspirazione, si produce un polverino finissimo e, se il lavoro viene eseguito in una casa abitata, bisogna provvedere a sigillare ermeticamente gli altri locali. Questi pavimenti vanno realizzati su pavimenti privi di umidità per scongiurare la formazione di cavillature o diseguaglianze di colore tra zone umide ed asciutte, evitando che sulla superficie batta il sole diretto attraverso i vetri, in assenza di correnti d’aria, e mantenendo nel locale una temperatura uniforme e costante, meglio senza accendere il riscaldamento.
Cemento cerato – L’applicazione