I parquet galleggianti si possono posare sopra le vecchie piastrelle o direttamente sul massetto di cemento, a patto che la superficie sia in bolla. Vediamo le varie fasi dell’installazione.
In fase di ristrutturazione, uno degli interventi fondamentali riguarda spesso il rifacimento dei pavimenti, che siano essi rovinati, obsoleti o semplicemente non idonei alla nuova impostazione ambientale. Fatta salva la planarità del pavimento esistente e la sua continuità, si può pensare di ricoprirlo, anziché smantellarlo, con un parquet flottante a listoni che non necessita di incollaggi o chiodature: questo tipo di posa viene definita anche “galleggiante”. Un pavimento che presenta vizi o parti mancanti può comunque essere uniformato con malte autolivellanti.
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I parquet di una volta richiedevano un lavoro complesso che comportava tempi lunghi. Il legno doveva “ambientarsi” nel locale diversi giorni prima di essere inchiodato, poi occorrevano lamatura, stuccatura dei giunti, levigatura e verniciatura. Grazie ai prefiniti, il parquet flottante moderno si posa velocemente ed è immediatamente calpestabile. I listoni non sono vincolati al supporto, il fissaggio è possibile grazie al particolare incastro a dente e canale di cui ciascuna doga dispone. Non dovendo ricorrere né a colla né a chiodi (a parte un eventuale filo di colla vinilica per gli incastri perimetrali), la posa è piuttosto rapida e non occorre attendere il tempo necessario all’asciugatura della colla; si ha inoltre il vantaggio che i listoni possono essere riutilizzati in un secondo momento, se ad esempio si cambia idea sulla collocazione del parquet o sulla disposizione dei listoni oppure, più probabile, se si deve intervenire per sostituire uno o più listoni rovinati da urti accidentali.
I parquet galleggianti devono comunque essere isolato da quello sottostante, di solito stendendo un foglio di nylon ed una guaina bituminosa oppure una lastra di polietilene a cellule chiuse. L’isolamento limita l’umidità risalente dal massetto ed inoltre incrementa l’isolamento acustico, riducendo il rumore da calpestio. I listoni prefiniti sono solitamente composti da un supporto di legno comune stabilizzato e da uno strato superiore di legno nobile, protetto da vernici antigraffio ed impermeabile. è consigliabile scegliere un tipo con spessore della superficie nobile di 3-5 mm, che a distanza di anni può essere rinnovato con una levigatura superficiale. Il tipo di posa parquet flottante preferibile per questi pavimenti è quello detto “a tolda di nave” (noto anche come “a correre” o “a cassero irregolare”) e vede la collocazione dei listoni in maniera sfalsata, in lunghezze differenti, seguendo una disposizione perpendicolare rispetto alla fonte luminosa.
Posa parquet flottante
Le finiture
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