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I caminetti a bioetanolo si stanno affermando per la loro libertà d’installazione e per il loro design
Il processo di combustione nei caminetti a bioetanolo è inodore e non produce fumi, ma solo vapore acqueo e biossido di carbonio, sostanze derivanti anche dalla respirazione: tuttavia, per evitare di aumentare la concentrazione di queste sostanze nell’aria è sempre consigliabile disporre di un ricambio d’aria o di una presa esterna. Non dimentichiamoci che qualsiasi combustione, per avvenire, brucia una parte dell’ossigeno presente nell’aria.
Esistono modelli di caminetti a bioetanolo di dimensioni ridotte, poco più che un grosso soprammobile che hanno solo una funzione di complemento d’arredo “vivo”, come un piccolo acquario o un minigiardino zen, ma sotto il profilo funzionale un caminetto a bioetanolo può riscaldare comodamente una stanza di 45-50 mq senza necessitare di altri sistemi, se l’isolamento termico è buono ed il soffitto non è troppo alto.
Solitamente, la struttura dei caminetti a bioetanolo, è di acciaio inox, MDF e vetro, con vari rivestimenti che ne fanno complementi d’arredo moderni e suggestivi; l’autonomia dipende dalla capienza del serbatoio, facilissimo da caricare con il combustibile solo quando è spento e si è raffreddato.
Per sicurezza è bene evitare di conservare la scorta di bioetanolo in casa (meglio in cantina o in garage) e non riempire il serbatoio con una quantità eccessiva rispetto al tempo di utilizzo.
Caminetti a bioetanolo: consumi e approvvigionamento
I consumi variano in base alla potenza: mediamente con un litro di combustibile si ha un’autonomia di 2-4 ore con un costo orario compreso tra 0,50-1 euro. Non necessitano di alcuna autorizzazione, in quanto non sono considerati punti di combustione.