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Ristrutturazioni e nuove installazioni possono rendere necessaria la costruzione di una nuova canna fumaria che non trova spazio dentro le mura della casa. Bisogna allora fare i conti con un’installazione esterna dalla quale possono sorgere problemi di tiraggio e di condensa
L’isolamento è una vitale necessità per la canna fumaria che, quando è ben coperta, ha la possibilità di dare il massimo tiraggio senza causare macchie di condensa e corrosioni. Infatti è la differenza di temperatura, e quindi di peso specifico, tra i fumi e l’aria fredda circostante che genera la spinta verso l’alto. L’isolante più adatto è la lana di vetro o di roccia, che è praticamente insensibile al calore e dura quanto la canna.
Il materiale è reperibile in materassini dello spessore di 5 cm che si avvolgono attorno al tubo e si legano con dei fili d’acciaio. Il contenimento della massa isolante, anziché essere realizzato con blocchetti in cemento vibrato, è ottenuto da una lamiera di rame che ha il vantaggio di essere leggera e non aver bisogno di un appoggio a terra. L’ancoraggio alla parete delle alette con tasselli è sufficiente a reggere il rivestimento.
PROCEDIMENTO
L’isolamento è affidato a materassini di lana di vetro o di roccia da avvolgere con cura al tubo di scarico. Le canne d’acciaio vanno ancorate solidamente al muro e fatte passare lontano da travi e cornicioni di legno.
A protezione dell’isolante va montato un rivestimento metallico che, per allinearsi allo stile della casa, viene costruito in rame, in modo che acquisti in breve una colorazione testa di moro. La piegatura delle lastre può essere commissionata ai magazzini di materiale per edilizia nei quali si acquista il rame.
La canna fumaria ben isolata ed un nuovo camino monolitico coordinato con le tegole del tetto eliminano problemi di condensa, infiltrazioni e tiraggio.