La puntatrice elettrica fai da te è una macchina semplice ma funzionale, realizzata con pezzi di recupero di varia provenienza; molti elementi, come i bracci saldanti, sono del tutto autocostruiti
Il nostro lettore Leonardo Telesca ha costruito una puntatrice elettrica fai da te recuperando il trasformatore da una vecchia saldatrice; recupero non facilissimo, visto lo stato del componente: un supporto rotto, con pericolo di cortocircuiti, e i terminali dei connettori molto deteriorati.
Sistemati questi aspetti, si verifica l’integrità degli avvolgimenti e il funzionamento del termostato che interrompe il circuito, in caso di surriscaldamento. Dalla vecchia saldatrice si recupera anche il commutatore di potenza, mentre un vecchio ventilatore viene applicato come sistema di raffreddamento da azionare all’accensione.
Per la struttura si usano tubolare di ferro e tondi di varie sezioni, il tutto unito con saldatura a elettrodi. La parte attiva è costituita da due bracci che attuano la puntatura delle lamiere: quello inferiore (negativo) è fisso, mentre quello superiore (positivo) scende a comando di un pedale.
Nel momento in cui i due puntali si toccano, un microinterruttore, in posizione strategica, dà corrente agli elettrodi. Come carter di chiusura della puntatrice elettrica fai da te si usano lamiere forate e alcuni pannelli (fondo, retro e sportello) presi da un forno a microonde.
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Come funziona una puntatrice
La puntatrice elettrica è una macchina per unire lamiere di ferro che non lavora con il principio dell’arco voltaico, bensì con quello della resistenza elettrica che provoca un forte riscaldamento nel punto in cui i due elettrodi sviluppano la loro azione (pressione e passaggio di corrente elettrica).
Nonostante la diversità fra i due sistemi, per il funzionamento della puntatrice va bene anche un trasformatore elettrico come quello presente nella saldatrice a elettrodi.
Questa tecnica è applicabile solo ad acciaio di basso spessore, quindi lamiera, per cui è più ampiamente diffusa nel campo automobilistico e degli elettrodomestici. Il funzionamento è condizionato da fattori fra cui la ridotta superficie in cui si deve sviluppare il calore, la quantità di corrente elettrica che deve attraversare questa superficie e la pressione che gli elettrodi esercitano sul punto di lavoro, per tenere a contatto i lembi.
Gli elettrodi della puntatrice sono di rame, quindi si possono ricavare prendendo comuni ugelli da saldatrice a filo continuo. Da una parte hanno il filetto M6 per il fissaggio, mentre l’altra estremità, per adattarla al diverso utilizzo, va modificata rendendola leggermente più appuntita, usando un tornio per metalli.