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Pulire facilmente esterni, attrezzature e arredi da giardino con le idropulitrici

idropulitrici

La pulizia delle strutture esterne di un’abitazione può essere a seconda dei casi un’operazione agevole o complicata, questo dipende in gran parte se si decide di fare il lavoro manualmente o con l’ausilio di macchinari dedicati come le idropulitrici ad acqua fredda

Pulire manualmente vialetti, muretti, terrazzi e scale o attrezzature come auto e moto può risultare complicato e faticoso. I motivi possono essere diversi.

Molto spesso si ha che fare con superfici che non sono continue o lisce, ma presentano fughe e discontinuità. Proprio in queste zone si annida lo sporco più ostinato da eliminare: si va dalla polvere al fango, dallo smog agli accumuli di materiale organico.

Inoltre, le superfici e i pavimenti ruvidi trattengono dell’acqua, agevolando la proliferazione di muschi e licheni che possono deturpare gli arredi da giardino, specialmente se posti all’ombra.

Pulizia manuale delle superfici

La pulizia manuale, per essere efficace, va eseguita con acquadetergenti (a volte anche solventi) e spazzoloni a setole abbastanza rigide. L’ingrediente principale rimane comunque l’olio di gomito, e il consumo dell’acqua in questi casi risulta essere molto alto.

Pulizia manuale di un pavimento esterno

In genere poi non si riesce mai a togliere ”tutto” lo sporco. Rimangono qua e là residui di vario tipo che si è costretti ad affrontare singolarmente con raschietti, ulteriori spazzolature ecc.

Pulizia con idropulitrice

Con l’idropulitrice tutto l’intervento si risolve in rapidità e senza fatica. Questa macchina è in grado di “sparare” acqua ad alta pressione tra i 100 e i 220 bar per mezzo di particolari lance che in alcuni casi dispongono di un ugello regolabile, in modo da generare getti a ventaglio o ultra concentrati.

Grazie alla potenza dell’acqua in pressione lo sporco può essere eliminato facilmente, compreso quello ancorato nei punti più difficili. Naturalmente si possono utilizzare detergenti di vario tipo che si inseriscono in un apposito serbatoio collegato alla lancia.

Per grandi superfici sono disponibili particolari accessori (che vedremo in seguito nell’articolo) come le spazzole rotanti o quelle dotate di ventola interna che permettono di esercitare una potente azione meccanica e idraulica ottenendo un risultato perfetto su piani esterni, vialetti, scale e altre strutture.

Caratteristiche di un’idropulitrice

Illustrazione dei componenti di un’idropulitrice. Nota importante: Il disegno è solo a carattere esemplificativo, in quanto non tutte le idropulitrici hanno la struttura e la disposizione dei componenti come evidenziati nel disegno.

Sembra difficile da credere, ma un’idropulitrice fa risparmiare acqua: il getto a pressione elevata riduce i tempi di pulizia e dà risultati migliori con meno fatica. Nel tempo che un tubo da giardino consuma 300 litri d’acqua un’idropulitrice ne consuma da 30 a 60 e la pressione varia dai 100-220 bar (in funzione del modello) contro i 3 dell’acqua di rete.

Tanta potenza con così poca quantità di acqua permette di lavare superfici e attrezzature con grande efficacia e semplicità.

Il motore collegato al gruppo pompante è il cuore della macchina: ce ne sono di diversi tipi e se si pensa di utilizzare l’idropulitrice in modo continuo e frequente, una testata di ottone o alluminio è preferibile ad una in plastica, infatti in questi casi è più adatto utilizzare un macchinario di tipo semi-professionale o professionale.

Per utilizzare l’idropulitrice si devono avere alcune accortezze, come collegare il tubo d’ingresso per far entrare l’acqua prima di accendere la macchina, poiché il motore non deve girare a vuoto senza essere rifornito, o scaricare la pressione residua dopo l’uso per staccare il tubo, il cui distacco risulterebbe difficoltoso per la forte tenuta della guarnizione.

Alcuni modelli montano un filtro all’ingresso dell’acqua, da controllare con frequenza per evitare incrostazioni che riducano la portata.

Gli attacchi degli accessori possono essere a baionetta o a vite: il primo permette di sostituire gli accessori più rapidamente, ma il secondo, in media, dura più a lungo.

Tipologie di idropulitrice

Le idropulitrici vengono classificate in base a:

In termini generali si individuano 5 categorie:

Come scegliere un’idropulitrice

Nella scelta dell’idropulitrice per la pulizia degli ambienti esterni e delle attrezzature si tende a valutarla in base alla pressione d’erogazione, ma la portata può essere più importante: una buona portata rende più efficace la pulitura delle superfici.

In fase d’acquisto di un’idropulitrice è quindi fondamentale valutare attentamente le nostre esigenze, al fine di evitare l’acquisto di una macchina sovradimensionata, oppure una non in grado di soddisfare le aspettative.

Sono talmente numerose le occasioni in cui si può utilizzare con soddisfazione una buona idropulitrice che, senza un’esperienza diretta, è persino difficile scegliere il modello che più si adatta alle nostre esigenze.

In questo senso, un valido aiuto è rappresentato dai siti web che mettono in relazione le caratteristiche e la potenza delle idropulitrici. Ad esempio su https://www.agrieuro.com/idropulitrici-acqua-fredda-c-67.html grazie a tutta una serie di indicazioni chiare e inequivocabili, è possibile identificare, in primo luogo, qual è la macchina di cui abbiamo bisogno e quali accessori (tubo di alimentazione, raccordi, ecc) ci sono indispensabili.

Se non si affrontano lavori gravosi o pulizie approfondite di grandi superfici non è il caso di investire in una macchina professionale: il lavaggio dell’auto o della moto, la rimozione dei residui dal rasaerba o da altre attrezzature dopo l’uso, il rinnovo del pavimento esterno non soggetto a sporco ostinato sono operazioni di pulizia per le quali è sufficiente un’idropulitrice ad acqua fredda che presenti il giusto compromesso tra portata e pressione d’esercizio.

Quando l’utilizzo va oltre la semplice pulizia e si tratta di “staccare” lo sporco dalle superfici c’è bisogno di un getto più potente, da 160 bar in su; inoltre è opportuno che la macchina sia di tipo semi-professionale o professionale, perché risulta più resistente e monta pompe in ottone e pistoni in ceramica, per utilizzi continuati e frequenti. Anche gli accessori devono essere all’altezza delle esigenze, sicuramente c’è bisogno di una lancia ad alta pressione e di un ugello rotante, per aggredire lo sporco da più direzioni.

Quali operazioni svolgere con le idropulitrici

L’idropulitrice è lo strumento ideale per rimuovere lo sporco dalle pavimentazioni esterne, regolando l’ampiezza del getto in funzione del tipo di superficie: i risultati migliori si ottengono abbinando l’azione della pressione con quella di un detergente e facendo uso degli accessori in dotazione, come la lancia mangiasporco, o disponibili come optional, come il lavasuperfici (utilizzabile anche su pareti verticali). Idropulitrice indicata: semi-professionale
Con la lancia dell’idropulitrice si riescono a pulire rapidamente anche oggetti che in altra maniera rappresentano veri e propri lavori da “certosino” quali griglie, inferriate ecc. Idropulitrice indicata: Hobbistica/semi-professionale.
La possibilità di erogare insieme all’acqua un quantitativo calibrato di detergente risucchiato automaticamente da un serbatoio, permette di effettuare lavaggi molto accurati su strutture che permangono all’aperto. Il detergente è collocato in un serbatoio collegato alla lancia, altre volte nel corpo della macchina. Idropulitrice indicata: Hobbistica/semi-professionale.
La lancia flessibile consente di lavare auto, barche, moto e raggiungere zone difficili come l’interno dei parafanghi. Idropulitrice indicata: Semi-professionale.
La pulizia energica e approfondita di auto e moto anche dalle incrostazioni più dure, è uno dei lavori in cui l’idropulitrice dimostra la sua utilità. In genere è possibile applicare un sistema di risucchio di sapone liquido che permette di realizzare miscele con l’acqua. Idropulitrice indicata: Semi-professionale.

Accessori per idropulitrici

La versatilità aumenta grazie agli accessori che estendono l’ambito operativo della macchina. Quasi tutte le lance di erogazione permettono di passare dal getto puntiforme, che fornisce la massima potenza abrasiva, al getto a ventaglio, che raggiunge la massima ampiezza (lineare) di intervento.

Da qualche tempo sono entrati nell’uso nuovi ugelli in cui un dispositivo azionato dalla stessa pressione dell’acqua fa rapidamente girare il getto puntiforme, col risultato di esercitare la massima potenza abrasiva su un’ampia zona, questa volta circolare, come il Twin Nozzle.
Questi ugelli sono molto indicati per pulire pietra, blocchetti e piastrelloni di pavimentazioni esterne perché sono in grado di colpire un unico punto con diverse angolazioni.

Per sabbiare

Su molte idropulitrici si può montare l’accessorio per sabbiare: in questo caso il getto d’acqua crea una forte depressione che aspira la sabbia e la spara con violenza sull’oggetto da ripulire, rimuovendo ruggine e croste di smalto dalle superfici metalliche; con lo stesso sistema, ma con un minimo di cautela in più, si possono sverniciare o antichizzare manufatti in legno.

Per superfici estese

Un particolare accessorio pulisce a fondo superfici estese grazie a un energico getto che fuoriesce da una spazzola rotante.

Per lavare vetri e superfici delicate

Su alcune idropulitrici si possono montare degli spazzoloni fissi, snodabili e rotanti per il lavaggio di vetri, vetrate e altre strutture quali serre.

Per sgorgare

Un tubo ad alta pressione di piccolo diametro porta all’estremità uno speciale ugello che spruzza l’acqua all’indietro: collegato l’altro capo all’idropulitrice, si introduce nel tubo da liberare la parte attiva che, proprio grazie alla pressione, si fa strada rapidamente all’interno del condotto, spingendo fuori i detriti vegetali o, nel caso della rete fognaria, sciogliendo le incrostazioni.
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