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- 1 La pulizia delle strutture esterne di un’abitazione può essere a seconda dei casi un’operazione agevole o complicata, questo dipende in gran parte se si decide di fare il lavoro manualmente o con l’ausilio di macchinari dedicati come le idropulitrici ad acqua fredda
La pulizia delle strutture esterne di un’abitazione può essere a seconda dei casi un’operazione agevole o complicata, questo dipende in gran parte se si decide di fare il lavoro manualmente o con l’ausilio di macchinari dedicati come le idropulitrici ad acqua fredda
Pulire manualmente vialetti, muretti, terrazzi e scale o attrezzature come auto e moto può risultare complicato e faticoso. I motivi possono essere diversi.
Molto spesso si ha che fare con superfici che non sono continue o lisce, ma presentano fughe e discontinuità. Proprio in queste zone si annida lo sporco più ostinato da eliminare: si va dalla polvere al fango, dallo smog agli accumuli di materiale organico.
Inoltre, le superfici e i pavimenti ruvidi trattengono dell’acqua, agevolando la proliferazione di muschi e licheni che possono deturpare gli arredi da giardino, specialmente se posti all’ombra.
Pulizia manuale delle superfici
La pulizia manuale, per essere efficace, va eseguita con acqua, detergenti (a volte anche solventi) e spazzoloni a setole abbastanza rigide. L’ingrediente principale rimane comunque l’olio di gomito, e il consumo dell’acqua in questi casi risulta essere molto alto.
In genere poi non si riesce mai a togliere ”tutto” lo sporco. Rimangono qua e là residui di vario tipo che si è costretti ad affrontare singolarmente con raschietti, ulteriori spazzolature ecc.
Pulizia con idropulitrice
Con l’idropulitrice tutto l’intervento si risolve in rapidità e senza fatica. Questa macchina è in grado di “sparare” acqua ad alta pressione tra i 100 e i 220 bar per mezzo di particolari lance che in alcuni casi dispongono di un ugello regolabile, in modo da generare getti a ventaglio o ultra concentrati.
Grazie alla potenza dell’acqua in pressione lo sporco può essere eliminato facilmente, compreso quello ancorato nei punti più difficili. Naturalmente si possono utilizzare detergenti di vario tipo che si inseriscono in un apposito serbatoio collegato alla lancia.
Per grandi superfici sono disponibili particolari accessori (che vedremo in seguito nell’articolo) come le spazzole rotanti o quelle dotate di ventola interna che permettono di esercitare una potente azione meccanica e idraulica ottenendo un risultato perfetto su piani esterni, vialetti, scale e altre strutture.
Caratteristiche di un’idropulitrice
Sembra difficile da credere, ma un’idropulitrice fa risparmiare acqua: il getto a pressione elevata riduce i tempi di pulizia e dà risultati migliori con meno fatica. Nel tempo che un tubo da giardino consuma 300 litri d’acqua un’idropulitrice ne consuma da 30 a 60 e la pressione varia dai 100-220 bar (in funzione del modello) contro i 3 dell’acqua di rete.
Tanta potenza con così poca quantità di acqua permette di lavare superfici e attrezzature con grande efficacia e semplicità.
Il motore collegato al gruppo pompante è il cuore della macchina: ce ne sono di diversi tipi e se si pensa di utilizzare l’idropulitrice in modo continuo e frequente, una testata di ottone o alluminio è preferibile ad una in plastica, infatti in questi casi è più adatto utilizzare un macchinario di tipo semi-professionale o professionale.
Per utilizzare l’idropulitrice si devono avere alcune accortezze, come collegare il tubo d’ingresso per far entrare l’acqua prima di accendere la macchina, poiché il motore non deve girare a vuoto senza essere rifornito, o scaricare la pressione residua dopo l’uso per staccare il tubo, il cui distacco risulterebbe difficoltoso per la forte tenuta della guarnizione.
Alcuni modelli montano un filtro all’ingresso dell’acqua, da controllare con frequenza per evitare incrostazioni che riducano la portata.
Gli attacchi degli accessori possono essere a baionetta o a vite: il primo permette di sostituire gli accessori più rapidamente, ma il secondo, in media, dura più a lungo.
Tipologie di idropulitrice
Le idropulitrici vengono classificate in base a:
- pressione erogata
- portata (potenza)
- destinazione d’uso
- frequenza di utilizzo
In termini generali si individuano 5 categorie:
- Idropulitrici piccole: adatte per utilizzi saltuari e con potenza limitata, vanno bene per pulire la bici, piccole macchine e attrezzature.
- Idropulitrici hobbistiche: utilizzo saltuario per lavare la macchina, moto, tagliaerba, ecc.
- Idropulitrici semi-professionali: utilizzo frequente per il lavaggio di auto di grandi dimensioni e superfici esterne.
- Idropulitrici professionali: utilizzo molto frequente per la pulizia di grandi superfici esterne con sporco ostinato, camion.
- Idropulitrici Trifase: per utilizzo industriale intensivo.
Come scegliere un’idropulitrice
Nella scelta dell’idropulitrice per la pulizia degli ambienti esterni e delle attrezzature si tende a valutarla in base alla pressione d’erogazione, ma la portata può essere più importante: una buona portata rende più efficace la pulitura delle superfici.
In fase d’acquisto di un’idropulitrice è quindi fondamentale valutare attentamente le nostre esigenze, al fine di evitare l’acquisto di una macchina sovradimensionata, oppure una non in grado di soddisfare le aspettative.
Sono talmente numerose le occasioni in cui si può utilizzare con soddisfazione una buona idropulitrice che, senza un’esperienza diretta, è persino difficile scegliere il modello che più si adatta alle nostre esigenze.
In questo senso, un valido aiuto è rappresentato dai siti web che mettono in relazione le caratteristiche e la potenza delle idropulitrici. Ad esempio su https://www.agrieuro.com/idropulitrici-acqua-fredda-c-67.html grazie a tutta una serie di indicazioni chiare e inequivocabili, è possibile identificare, in primo luogo, qual è la macchina di cui abbiamo bisogno e quali accessori (tubo di alimentazione, raccordi, ecc) ci sono indispensabili.
Se non si affrontano lavori gravosi o pulizie approfondite di grandi superfici non è il caso di investire in una macchina professionale: il lavaggio dell’auto o della moto, la rimozione dei residui dal rasaerba o da altre attrezzature dopo l’uso, il rinnovo del pavimento esterno non soggetto a sporco ostinato sono operazioni di pulizia per le quali è sufficiente un’idropulitrice ad acqua fredda che presenti il giusto compromesso tra portata e pressione d’esercizio.
Quando l’utilizzo va oltre la semplice pulizia e si tratta di “staccare” lo sporco dalle superfici c’è bisogno di un getto più potente, da 160 bar in su; inoltre è opportuno che la macchina sia di tipo semi-professionale o professionale, perché risulta più resistente e monta pompe in ottone e pistoni in ceramica, per utilizzi continuati e frequenti. Anche gli accessori devono essere all’altezza delle esigenze, sicuramente c’è bisogno di una lancia ad alta pressione e di un ugello rotante, per aggredire lo sporco da più direzioni.
Quali operazioni svolgere con le idropulitrici
Accessori per idropulitrici
La versatilità aumenta grazie agli accessori che estendono l’ambito operativo della macchina. Quasi tutte le lance di erogazione permettono di passare dal getto puntiforme, che fornisce la massima potenza abrasiva, al getto a ventaglio, che raggiunge la massima ampiezza (lineare) di intervento.
Da qualche tempo sono entrati nell’uso nuovi ugelli in cui un dispositivo azionato dalla stessa pressione dell’acqua fa rapidamente girare il getto puntiforme, col risultato di esercitare la massima potenza abrasiva su un’ampia zona, questa volta circolare, come il Twin Nozzle.
Questi ugelli sono molto indicati per pulire pietra, blocchetti e piastrelloni di pavimentazioni esterne perché sono in grado di colpire un unico punto con diverse angolazioni.