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La modanatura del legno è un’operazione di sottrazione di materiale che modifica un oggetto sagomandolo in modo più o meno complesso e lineare
È principalmente per l’aspetto “finito” che la modanatura si distingue dalle operazioni di sega e pialla che si limitano a modificare la sezione del materiale, per portarlo alla misura voluta. Lo scopo è di ottenere una finitura, spesso con connotazione ornamentale.
La modanatura, tuttavia, ha anche funzioni pratiche: per esempio, l’arrotondamento di uno spigolo non solo lo rende più gradevole al tatto e alla vista, ma anche più difficile da scheggiare; la lavorazione a fodrina di un pannello permette di inserirlo più facilmente nella sua cornice; la “battentatura”, cioè la creazione delle battute sul filo dei serramenti, ne migliora la tenuta.
Alcune modanature in legno vengono usate da tanto tempo che sono diventate classiche, come il toro (un semicilindro sporgente), il guscio (scanalatura concava a quarto di cerchio), l’ovolo (rilievo convesso a quarto di cerchio), la fascia (una lista a spigoli vivi rilevata sulla base) e un’altra dozzina di tipi, più o meno comuni, cui corrisponde il normale assortimento delle frese in commercio.
Profili combinati
Quasi tutte le modanature legno complesse sono combinazioni dei tipi fondamentali e si ottengono sovrapponendo frese diverse sull’albero della toupie o con passate successive della fresatrice attrezzata di volta in volta con la fresa opportuna. La modanatura in legno richiede procedimenti diversi in relazione allo spessore del materiale da lavorare, alla distanza dal bordo del pezzo e, naturalmente, al tipo di macchina che si usa.
Una bella modanatura dev’essere perfettamente uniforme per tutta la sua lunghezza e ciò si ottiene solo se la fresa, durante l’intero suo tragitto, ha lavorato con uguale profondità, a distanza costante e con angolazione (di solito a 90°) sempre esatta rispetto alla superficie e ai bordi del pezzo lavorato.
Un corretto uso delle guide e delle regolazioni della macchina è essenziale per ottenere un risultato perfetto: il labbro della guida parallela e il riscontro del copiatore per esterni devono scorrere su un bordo perfettamente levigato e di spessore sufficiente a garantire un sicuro appoggio: la superficie su cui scivola la suola non deve presentare irregolarità e l’intero percorso della macchina dev’essere libero da ostacoli per la suola e per le barrette che reggono le guide.
Lungo un bordo
Nella modanatura di un bordo si possono presentare due casi: o l’asportazione del materiale interessa solo una parte dello spessore (per esempio arrotondare lo spigolo di un corrimano), o è l’intero spessore del pezzo a dover essere lavorato (creare un ovolo o un toro sul bordo di un tavolo); nel primo caso è possibile lavorare con l’aiuto delle guide, sia quelle della macchina sia quelle delle frese, a perno o a rullino, con una sola passata; nel secondo caso ciò non è possibile perché le guide non troverebbero appoggio.
È evidente infatti che solo materiale abbastanza spesso da consentire un sicuro appoggio delle guide può essere lavorato con questi accessori.
Materiale più sottile, o da fresare per l’intero spessore, può essere lavorato in diversi modi: fissandolo provvisoriamente, ma saldamente, su un pezzo di scarto che ne aumenti lo spessore; con le frese guidate; con la macchina in postazione fissa quando la modanatura interessa l’intero spessore. In alcuni casi si può fresare prima una parte dello spessore e poi, capovolto il pezzo, l’altra parte, lavorando quindi per intero la sua sezione.
Rettificare il bordo
Una modanatura di questo tipo è la rettifica del bordo di un pezzo, irregolare perché il precedente taglio non è stato rettilineo o perché non è perfettamente a squadra con la superficie, come capita col seghetto alternativo o con le seghe a nastro di tipo leggero.
La rettifica si esegue in due fasi: prima si fissa sul pezzo un righello (o una sagoma di forma opportuna se il bordo non è rettilineo) e, facendovi scorrere contro la suola della macchina, si fresa metà dello spessore del pezzo con una fresa cilindrica; poi si capovolge il pezzo, si monta una fresa per rifilare, con cuscinetto in testa, e si passa l’altra metà dello spessore che risulta perfettamente pareggiato a quello fresato precedentemente.
Lavorazioni all’interno del pezzo, oltre la portata delle guide della macchina, possono farsi solo con l’aiuto di righelli o sagome di riscontro.
Modanatura a fodrina
La modanatura a fodrina consiste nel lavorare i bordi di un pannello in modo da creare una superficie inclinata, riducendone lo spessore sul perimetro: questa lavorazione, usata per le antine dei mobili, si esegue sulla toupie con frese a piattabanda, ma esistono anche frese a codolo per la fresatrice portatile.
Il loro unico limite è dato dal diametro della testa tagliente, che permette di lavorare su una fascia di circa 20 mm al massimo. Volendo fare di più si può, per esempio, costruire una guida ad angolo più lunga del pezzo da fresare e, una volta fissato il pannello al banco di lavoro, appoggiare la guida su 2 cunei (uno per parte) che riproducano l’inclinazione desiderata, anch’essi solidali al banco. Procedendo per passate successive, e spostando di volta in volta la guida, si possono ottenere risultati accettabili.
Frese per modanare
Le frese per modanatura devono seguire fedelmente il bordo del pezzo. Le frese con cuscinetto di guida sono risolutive, in questo senso, e permettono di portare la macchina a mano, seguendo anche bordi curvi; tuttavia, dato che il cuscinetto deve appoggiare di lato, seppure su una porzione limitata di legno, non possono lavorare tutto lo spessore del pezzo, se non aumentando provvisoriamente lo spessore con un legno di scarto.
Modanatura fai da te
Con le frese a codolo è possibile bisellare a fodrina bordi di limitata ampiezza; i limiti sono posti dal fatto che i taglienti, aumentando di diametro, producono un attrito che la macchina non riesce a contrastare, inoltre la velocità periferica diventerebbe eccessiva e controproducente.