Indice dei contenuti
- 1 Destinato agli amanti del metallo, che se la cavano anche con la muratura, questo cancello in ferro fai da te controlla con eleganza il passo carraio
- 1.1 I pilastri in muratura per il cancello in ferro
- 1.2 I materiali
- 1.3 L’attrezzatura per costruire il cancello in ferro
- 1.4 Profilati di ferro
- 1.5 Cancello in ferro Artigiano o fai da te?
- 1.6 Il progetto del cancello in ferro
- 1.7 Come costruire un cancello in ferro
- 1.8 Gli accessori e il montaggio
- 1.9 Sostegno in muratura adeguato al peso del cancello in ferro
Destinato agli amanti del metallo, che se la cavano anche con la muratura, questo cancello in ferro fai da te controlla con eleganza il passo carraio
Il cancello in ferro fai da te viene proposto a due ante per un’apertura complessiva di poco più di due metri e settanta, con le ante incardinate su pilastri in muratura appositamente costruiti su un confine libero da muretti o cancellate. Inutile dire che l’esistenza di recinzioni e/o pilastri preesistenti e che non si vogliano demolire obbliga a ridurre o ad aumentare la larghezza delle ante per adattarle alla luce di ingresso. Costruirlo in autonomia è certamente un buon modo per evitare di acquistare un cancello in ferro economico che sì che salva il portafogli… ma di certo non dura a lungo!
Va da sé che anche l’altezza delle spalle del cancello fai da te, qui di circa un metro e quaranta, può essere aumentata a piacere, senza modifiche sostanziali (se non l’allungamento degli altri elementi verticali di tanto quanto si allungano le spalle) fino ad 1,60 ed aggiungendo un’altra coppia di traverse orizzontali se l’innalzamento supera i 30 centimetri.
Le misure date nell’elenco dei materiali, quindi, sono da prendere più come guida per le proporzioni fra i vari elementi che come indicazioni tassative se non per quanto riguarda il tipo e le sezioni dei vari profilati, sufficienti a garantire solidità e stabilità anche a cancelli più grandi del modello. L’unica vera difficoltà operativa per la realizzazione del cancello in ferro sta nell’incurvare, di taglio e a martellate, le quattro cimose delle ante. Chi ritenga di non poterci riuscire può o farsi curvare i pezzi in un’ officina o rinunciare ad un tocco di eleganza e fare le cimose semplicemente inclinate, diritte dalle spalle al centro.
I pilastri in muratura per il cancello in ferro
La costruzione di due bei pilastri in pietra da taglio, irrobustiti centralmente da un piantone metallico e lateralmente da vele a quarto di cerchio il cui peso contrasta quello delle ante, completa la realizzazione. Più semplice ed economica la costruzione di colonne con elementi scatolari di cemento che fungono da cassaforma per una colata interna di calcestruzzo armato.
I materiali
Nei magazzini riservati al far da sé si trova un certo assortimento di profilati di ferro e, da qualche anno, di elementi ornamentali come volute, barre ritorte o fucinate (in effetti quelli che sembrano manufatti lavorati sull’incudine a colpi di martello sono sempre lavorati alla pressa), sfere e punte di lancia; a meno che si tratti di lavori piccolissimi, in cui la comodità di trovare il materiale a portata di mano in pezzature di dimensioni ragionevoli superi la convenienza finanziaria, i prezzi sconsigliano di rifornirvisi.
Tutti i profilati, tranne poche eccezioni, sono in barre da sei metri che possono essere tagliate, senza problemi e ad un costo limitato, alle misure finali del manufatto che si intende realizzare, tanto a squadra che ad angolo. In questi magazzini tutto il ferro viene venduto a peso. Per approfondimento si legga quest’articolo sulle diverse tipologie di ferro
L’attrezzatura per costruire il cancello in ferro
Per lavorare il ferro servono martello, sega, lima, trapano, smerigliatrice e saldatrice; questa in molti casi può essere sostituita da unioni meccaniche come chiodi (ribattini, per essere esatti), viti e bulloni. Indispensabili, per un lavoro preciso, anche gli strumenti di misura (squadre lisce e a cappello, righe, goniometri ecc) e di tracciatura come punte e bulini, le prime per marcare le linee di taglio gli altri per centrare i fori.
Per i più appassionati, poi, non sono da escludere anche forgia ed incudine, con tutti gli attrezzi, pinze, preselle, sbozzatoi e via discorrendo che permettono tra faville, sudore e fatica di lavorare il ferro alla moda antica. Nel nostro cancello in ferro fai da te, comunque, è più che sufficiente l’attrezzatura di base.
Profilati di ferro
Per lavori di un certo impegno la soluzione migliore è quella di rivolgersi ai magazzini di ferro per edilizia dove non solo i prezzi sono meno della metà di quelli dei brico, ma l’assortimento è di gran lunga maggiore con profilati pieni che vanno dalla sezione di 1×3 mm fino ad un mostruoso 50×200. Nel tondo si va dal diametro di 1 mm a quello di 300; nell’esagono da 2 a 100 e nel quadro dal 2×2 al 200×200 (che, per curiosità, pesa più di tre quintali al metro lineare).
Pressoché infinita la gamma dei profilati: angolari, ferri ad L, a spigoli vivi o arrotondati, ferri a T, travi ad I, ferri a U e a Z, fucinati (sono quelli di maggior spessore) o profilati a freddo, tubi di ogni tipo, tondi, quadri, rettangolari e di sezioni “strane” per realizzare serramenti. Ovviamente non mancano gli elementi ornamentali visti in precedenza ma anche qui in assortimenti assai più vasti e completi di quanto non si possa trovare nei nostri negozi.
Cancello in ferro Artigiano o fai da te?
Una delle attività in cui è maggiore l’incidenza della mano d’opera sul costo finale del manufatto è l’artigianato siderurgico: in una semplice inferriata di ferri piatti che nessun fabbro farebbe pagare meno di 120/150 euro (e più) il costo del materiale non supera i 20/30 euro; il resto è mano d’opera. D’altronde l’artigiano del suo lavoro deve vivere . Risulta quindi evidente la massima convenienza ad eseguire il cancello in ferro con le proprie mani.
DIFFICOLTA’ Alta: i punti più impegnativi sono la curvatura del ferro e le tante saldature richieste TEMPO 4 ore per la ricerca del materiale, due giorni per la costruzione e due per la muratura e il montaggio, un giorno per la finitura COSTO circa 200 euro per il ferro
Cosa serve per costruire un cancello in ferro fai da te:
- Tubo quadro 30x30x2 mm: 2 spalle da 1170 mm; 2 montanti centrali da 720 mm
- Piatto 8×30 mm: 8 traverse inferiori da 1308 mm;
- 4 traverse superiori (da incurvare) da 1600 mm
- Piatto 5×80 mm: una fascia di battuta centrale da 1000 mm
- Quadro 15×15 mm: 10 ferri per le lance da 1065, 955, 875, 815 e 782 mm (2 per misura);
- 12 ferri per le sfere da 895, 785, 700, 635, 595 e 575 mm (2 per misura)
- 1 sfera Ø 100 mm;
- 12 sfere Ø 40 mm;
- 10 punte da lancia;
- 1 serratura con piastra d’appoggio in lastra da 3 mm a misura ;
- 4 cardini maschi da murare ;
- 4 cardini femmina da saldare;
- 1 catenaccio verticale;
- 58 ribattini ferro malleabile testa tonda Ø 6×40 mm;
- smalto antiruggine
Il progetto del cancello in ferro
Come costruire un cancello in ferro
- Anche se il seghetto manuale, con lame di buona qualità ed usato con un minimo di destrezza, permette di tagliare anche materiale di grosso spessore, l’uso di una macchina, a disco da taglio o a nastro, sempre dotate di morsa di fissaggio, rende il lavoro più veloce, preciso e meno faticoso.
- Le coppie di traverse, orizzontali e curve, vanno saldate dentro scarichi aperti nelle pareti dei rispettivi montanti. Conviene aprire le finestre con due tagli di seghetto e poi eliminare il “coperchio” lavorando sugli spigoli col disco a sbavare. Occorre mano leggera per non scavare le pareti più dello stretto necessario.
- Il lavoro più difficile per la realizzazione del cancello in ferro è quello di incurvare, di taglio, i quattro elementi sommitali con un raggio di 2140 mm. Il lavoro può farsi a martellate su uno scalo ad U, o usando una piegaferri, con uno scalo contro cui fare forza.
- Progettati per rendere il prodotto durevole nel tempo
- Prodotti di ottima qualità
- Materiali ad ottime prestazioni
- Prodotti ed accessori progettati per soddisfare tutte le esigenze
- Design creativo
- Ottima visiera con lente auto oscurante
- Senza problemi alla vista e tenendo sempre sottocchio il punto da saldare
- Alimentata con una doppia alimentazione, solare e con mini batteria ricaricale
- Regolabile consente di regolare la misura alle proprie preferenze
- Utilizzo personale per il massimo comfort
- Cambio rapido del disco
- Testa porta ingranaggi in metallo
- La fornitura non comprende il disco
- Numero giri: 11.000min
- le aste verticali sono collegate alle due traverse orizzontali con ribattini. La regola d’arte vorrebbe un foro di diametro superiore di circa 0,1 mm a quello del ribattino.
- le traverse si saldano dentro gli scarichi aperti nei montanti dopo avervi praticato, con interasse di 104 mm, i fori per i ribattini (da aumentare o diminuire in proporzione se si variano le misure del cancello) . Per garantire la precisione della foratura conviene forare contemporaneamente tutte e quattro le traverse di ogni anta, bloccate assieme con strettoi, così che i fori siano perfettamente allineati.
- i ribattini, meglio se a testa tonda, debbono essere tanto lunghi da sporgere di quant’è l’altezza della testa. La foto è puramente indicativa; in effetti i ribattini vanno inseriti dal basso, poggiandone la testa su un’incudine o un pezzo di ferro che ne faccia le veci.
- nei capi superiori dei montanti lo scarico d’appoggio delle traverse si apre su entrambe le facce, preferibilmente usando il seghetto così da poter usare quattro degli scarti come tappi dei fori superiore ed inferiore
- gli scarichi praticati nei montanti debbono essere a misura della coda delle traverse. Per le traverse superiori, curve, lo scarico risulta leggermente di sbieco.
- i capi delle tre coppie di traverse entrano tutti dentro gli scarichi aperti nei montanti per una profondità di 7,5 mm così da lasciare esattamente lo spazio per le sbarre verticali (30-7,5-7,5 = 15). Un po’ di lavoro di smerigliatrice smussa gli spigoli delle traverse, sporgenti di 0,5 mm.
Gli accessori e il montaggio
- la sfera più grossa va saldata alla sommità della fascia di battuta centrale dopo averla sagomata a clessidra per aggraziarne la linea.
- per la chiusura del cancello in ferro occorre una serratura robusta in grado di reggere alle intemperie. Si può scegliere un modello con semplice scrocco a leva (in un cancello interno ai confini) o una serratura a tre punti, manuale o con comando a distanza.
- la serratura va comunque fissata su un supporto robusto: per il modello a fianco si è usata una piastra spessa 3 mm saldata alla fascia di battuta.
- i cardini hanno il maschio murato nei pilastri e le femmine saldate ai montanti. Per maggior sicurezza, anche se con un lavoro maggiore, sarebbe opportuno montare i maschi superiori capovolti in modo da impedire lo sfilamento delle ante.
- la levigatura della sporgenza delle traverse si esegue con la smerigliatrice.
- distanziali di legno permettono di spaziare correttamente le sbarre verticali.
- il punzone permette di rendere semisferica la coda dei ribattini.
- la piastra dei cardini femmina viene saldata al montante del cancello in ferro: è necessario che i due cardini di ogni anta siano perfettamente in linea.
- saldata la piastra al montante se ne elimina con la smerigliatrice la parte superflua.
Sostegno in muratura adeguato al peso del cancello in ferro
- il pilastro, a base quadrata, si costruisce fra quattro montanti provvisori attorno ad un tubo quadro, 50×50 mm, al quale si salda un braccio orizzontale sporgente verso l’esterno.
- attorno al braccio, lasciato sporgere di un mezzo metro oltre la parete del pilastro, si costruisce il muro a quarto di cerchio che col suo peso contribuisce a tenere in posizione il pilastro contrastando il peso delle ante.
- il rivestimento con l’intonaco; si vedono i testimoni del lato interno. Come testimoni per la parte arrotondata conviene usare strisce di masonite o di MDF da 5 mm
Per approfondire tutte le lavorazioni del ferro consigliamo la lettura de “Il grande libro del Ferro” edito da Edibrico.