La struttura di questo mobile sottolavello fai da te in ferro battuto è realizzata a misura dello spazio per il lavello, le volute sono sagomate senza utilizzare dime di piegatura, anche le fascette e i piedi sono artigianali
Il lavello doveva essere posizionato su una base in muratura, ma il muratore continuava a rimandare il lavoro, finché il nostro lettore Giuseppe Miloscio ha deciso di arrangiarsi in altro modo, costruendo un mobile sottolavello in ferro fai da te.
Artigiano del ferro per passione e non per lucro, si è messo all’opera per comporre un’incastellatura su cui il lavello calzasse alla perfezione, robusta a sufficienza da reggerne il peso e, già che c’era, in uno stile analogo a quello di un tavolo da pranzo costruito tempo prima.
Cosa serve per costruire un mobile sottolavello fai da te in ferro
Le gambe e le traverse del mobile sottolavello in ferro battuto inferiori sono realizzate in ferro pieno da 30×30 mm, condizione necessaria a garantire robustezza alla struttura. La cornice su cui appoggia il lavello è rifinita con ferro piatto 40×8 mm sagomato attorno alla cornice superiore, in modo da contenere il lavello che appoggia su di essa.
Le volute frontali si realizzano a partire da tondo Ø 14 mm che viene curvato a caldo senza l’ausilio di dime di piegatura del ferro, “a occhio”, un’operazione che solo chi sa il fatto suo è in grado di compiere con la necessaria regolarità, facendo risultare solo le impercettibili differenze tipiche del fatto a mano; anche le fascette sono ricavate da piattina 12×3 mm piegata a caldo e bloccata alle volute con un piccolo punto di saldatura ad arco.
Saldature ad arco e sagomature col cannello
1 – Le torciture a caldo che arricchiscono le gambe in ferro sono evidenziate dalla tipica colorazione azzurra che assume il ferro dopo essere stato arroventato e raffreddato; ideale è l’uso della fucina ma, dato che la zona da torcere è molto limitata, si può usare anche solo il cannello a gas.
2 – Preparati tutti i pezzi che compongono lo scheletro del supporto, si provvede a unirli per saldatura, in questo caso ad arco.
3 – L’esperienza porta a realizzare saldature ben distribuite, uniformi e poco evidenti; nonostante ciò, una passata con la smerigliatrice è necessaria per eliminare l’eccesso e lisciare la superficie, in modo che, con l’applicazione della finitura, la giunzione rimanga impercettibile.
4 – Il piatto applicato esternamente per formare la sede del lavello (appoggiato poi su un cordone di silicone) si curva attorno agli angoli a martellate, assicurandolo man mano che si avanza con la saldatura. Anche le volute, come le gambe, vengono ritorte in alcuni tratti; i piedi sono ricavati da 4 piatti sagomati; l’intera struttura viene verniciata nero opaco, mentre alcuni particolari vengono evidenziati con una colorazione dorata.