Tettomorto e seminterrato

Tratto da “Rifare Casa n.87 – Maggio/Giugno 2023″

Autore: Nicla de Carolis

I nuovi spazi che nelle città diventano ambiti sono il tettomorto, nulla di funesto ma semplicemente il sottotetto, la soffitta dove si accatastavano oggetti, materiali, mobili che non si usavano più, ma di cui si faceva fatica a disfarsi, e il seminterrato, ambiente con un utilizzo analogo, che si trova appunto alla base di un edificio con pavimento sotto quota del terreno circostante e soffitto, anche solo in parte, a quota superiore rispetto al piano strada. Le nuove normative, vista la carenza di case, consentono
il recupero di questi locali rendendoli abitabili. In questo numero proponiamo due esempi davvero riusciti: il primo è il recupero di un sottotetto chiuso, funzionale solo come elemento strutturale, che ha consentito di realizzare un soppalco e un volume a doppia altezza nell’appartamento sottostante. Ma a rendere il tutto più bello e godibile è la luce dall’alto con l’inserimento sul tetto di un nuovo modello di finestre a bilico affiancate, un tris, con motore elettrico a energia solare (da pagina 20). Il secondo è un magnifico seminterrato a Roma, in una casa d’epoca, che ha soffitti con volte a crociera, ampie finestre alte e con imbotti pronunciate, trasformato in un appartamento/nido, in grado di offrire ambienti silenziosi e rilassanti con in più un accesso separato (da pagina 100). Recuperi del genere oggi sono possibili per le tante innovazioni del settore: materiali per isolamento termico/acustico, sistemi per bloccare l’umidità, sistemi di ventilazione meccanica controllata per il ricambio dell’aria, stazioni di sollevamento per gli scarichi sanitari che consentono di realizzare bagni anche in assenza della pendenza necessaria, comode finestre da tetto, perfettamente ermetiche e motorizzate. Grazie a questi nuovi prodotti, uniti a un buon progetto della ristrutturazione, anche gli appartamenti ex seminterrati ed ex sottotetti nulla hanno da invidiare agli alloggi già nati come tali.
Anche per il bagno, che è la stanza più ristrutturata nelle case degli italiani, le aziende del settore sfornano in continuazione novità in fatto di estetica e funzionalità. Il dossier di questo numero (da pagina 36) fornisce tutte le indicazioni utili per affrontare un lavoro piuttosto impegnativo perché implica demolizioni e ricostruzioni e vengono coinvolti sia l’impianto idraulico sia l’elettrico. Ma, dopo la presa di coscienza dell’entità e dei disagi determinati dai lavori, inizia il piacere di poter scegliere tra sanitari bellissimi di tutte le forme, le dimensioni e i colori possibili, tra vasche da bagno dalle misure ridotte e dal design originale, si possono decidere le finiture delle rubinetterie che, superato il semplice acciaio, vanno dal nero al bianco agli altri colori, all’ottone, al bronzo, al rame. Per non parlare della doccia che ormai non può più essere un piccolo box dove muoversi con difficoltà ma uno spazio senza barriere di piatti sopraelevati e box minuscoli: soffioni in cui è integrata la cromoterapia, il pannello a infrarossi per provare il calore rilassante e i benefici di una sauna sono solo alcune delle tante meraviglie per rendere speciale la zona doccia.
La produzione del settore edilizia è in continuo fermento e le pagine di questa rivista non sono mai abbastanza per parlare dei tanti prodotti interessanti che analizziamo; ne troverete una piccola parte anche su questo numero, a voi, quindi, il piacere di scoprire altri interventi che potranno essere utili per migliorare la vostra casa.

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