Ristrutturare il sottotetto e renderlo confortevole non è certo un lavoro da poco. Partiamo da alcuni dati di fatto: non esiste alcun tipo di impianto, occorre un buon isolamento, bisogna far entrare un po’ di luce nel locale ed assicurare il necessario ricambio d’aria. Considerati questi elementi e superata la fase della progettazione degli spazi, l’utilizzo del cartongesso appare l’unica soluzione ragionevolmente possibile. La partizione dei volumi e la finitura, utilizzando i sistemi a secco, è molto più veloce di qualsiasi altra soluzione; il cartongesso possiede già di per sé caratteristiche isolanti termiche ed acustiche; le tramezze non gravano sulla soletta con pesi eccessivi, le crene per gli impianti non servono. La luce che entra dai lucernai, seppur questi abbiano dimensioni ridotte, viene amplificata e diffusa dal bianco continuo delle pareti.
CONTROPARETE
Dove il soffitto spiovente incontra il pavimento si realizza una controparete alta una quarantina di centimetri, utilizzando montanti a forma di trapezio rettangolo e listelli, tutto in legno.
In questo spazio, prima di applicare le lastre, si fanno correre i conduttori per varie prese elettriche, le cui sedi si aprono nelle lastre con una sega a tazza.
PARETE DIVISORIA
La costruzione di una parete divisoria non ha in questo caso la sola funzione di ripartire l’ambiente: si tratta anche di nascondere le travi che sostengono il tetto, lasciando volutamente visibili solo gli elementi in posizioni prestabilite.
Lo scopo è anche quello di far correre tubazioni ed impianti all’interno dell’intelaiatura, semplificando notevolmente l’installazione delle diverse utenze.
Grazie, ho questo problema con una soffitta praticamente uguale a quella fotografata. Ma come faccio a fare il pavimento?
Buongiorno Giuseppa, attualmente da cosa è composto il pavimento della sua soffita? Travi di legno o massetto?