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Le piastrelle di fine serie costano pochissimo e possono servire come simpatico materiale per decorare vasi
Anche chi prova un legittimo ribrezzo all’idea di piastrellare un bagno o una cucina in rosso pompeiano o in verde bandiera (mode imperanti negli anni sessanta), può trovare divertente decorare vasi con gli stessi colori o con altri altrettanto vivaci, che in tal modo diventano qualcosa di hollywoodiano che, opportunamente collocato, può diventare un gradevole punto cromatico destinato a ravvivare l’uniformità di un prato o di una parete intonacata. Le piastrelle smaltate a colori vivaci in tinta unita sono ancora abbastanza facili da trovare come fondi di magazzino o, addirittura, nuove e negli imballi originali, nelle discariche degli inerti. Non importa che siano tutte della stessa misura o dello stesso calibro (sarebbe lo spessore, ma i fabbricanti preferiscono questo termine), né tanto meno di ugual colore o tutte smaltate. Come nel minestrone più verdure ci si mettono e meglio riesce, anche qui più variato in superficie e colorato è il rivestimento e più divertente risulta decorare vasi.
Attrezzi e materiali per decorare vasi
- piastrelle
- vasi da rivestire
- tagliapiastrelle, meglio se con squadra inclinabile
- adesivo idoneo a unire piastrelle e terracotta
- stucco riempifughe
- spatola di gomma dura,
- stracci e spugna.
La forma più comune dei vasi da fiore è quella qui illustrata: un tronco di cono con la bocca rivestita da una fascia in rilievo, assai meno inclinata della parete del vaso e spesso verticale. Qui si descrive come decorare vasi questo tipo; un po’ di studio e di fantasia permetteranno a chi lo voglia fare di decorare in maniera analoga vasi di altra forma. Il rivestimento può essere più o meno sofisticato, secondo che il tagliapiastrelle possa o no sagomare di sbieco con precisione. Il taglio a misura delle tessere del mosaico di rivestimento è infatti l’unica concreta difficoltà da affrontare.
Per ottenere vasi decorativi occorre lavorare di fino
Per rivestire di listelli un vaso conico occorre che gli elementi siano più larghi in alto che in basso, cosa ottenibile solo se il tagliapiastrelle è in grado di effettuare i tagli sbiechi e di farlo con la dovuta regolarità. Con un metro da sarta si misurano la circonferenza del vaso, alla base e subito sotto la fascia, e la lunghezza delle pareti sempre da sotto la fascia fino alla base (non l’altezza del vaso che è inferiore). Su un foglio di carta si riportano le tre misure, con quella della base centrata sotto quella del sottofascia a una distanza pari alla lunghezza delle pareti, e si uniscono i capi delle due righe ottenendo un lungo trapezio isoscele. Si divide la base maggiore per un numero intero di segmenti lunghi più o meno quanto si vogliono larghi i listelli di rivestimento e lo stesso numero di segmenti, che ovviamente saranno più corti, si riporta sull’altra base. Più piccolo il vaso, più stretti vanno i listelli, ma affinché non si spezzino troppo facilmente la loro larghezza non deve comunque scendere sotto i 15 mm. Raccordando i tratti, si ottengono forma e misure dei listelli sui quali regolare l’inclinazione della squadra del tagliapiastrelle (in effetti, avendo raddrizzato quello che doveva essere un settore di corona circolare, le misure non risultano esatte al millimetro ma qui non si tratta di incastonare pietre preziose). Tagliati i listelli non resta che incollarli con l’adesivo e aspettare l’indomani per chiudere le fughe con l’apposito stucco. La fascia, assai meno inclinata del vaso, si riveste con pezzetti rettangolari o quadrati, posti su una o due righe.
Un buon tagliapiastrelle (meglio se dotato di guida per tagli sbiechi) è indispensabile per ottenere senza fatica e con la necessaria precisione listelli delle dimensioni desiderate.
Mentre i listelli del corpo del vaso dovrebbero essere a forma di trapezio isoscele molto allungato, per meglio adattarsi alla conicità delle pareti, la fascia del bordo, quasi cilindrica, si riveste facilmente anche con piastrelle tagliate a squadra.
Le fessure fra i listelli del cono e quelle fra le tessere del bordo si stuccano col riempifughe, scegliendolo del colore che meglio si adatti, lisciandolo bene prima con la spatola di gomma e poi con una spugna umida.
Un sistema più semplice per decorare
Se la macchina non è in grado di tagliare di sbieco, il lavoro risulta più rustico ma, scegliendo bene il riempifughe, altrettanto gradevole. Questa volta la misura da prendere in considerazione è la circonferenza della base che, come visto prima, va divisa in un numero intero di segmenti uguali, la cui lunghezza è la larghezza dei listelli, che risultano rettangolari. Incollandoli sulla parete del vaso, i listelli si toccano in basso mentre in alto sono distanziati da una scanalatura a V, più o meno larga secondo le misure del vaso e dei listelli. La V, a collante asciutto, si colma di riempifughe (ne esistono di vari colori, dal bianco al nero e in molte tonalità di grigio e di bruno) pressandolo bene dentro la fessura e poi lisciandolo a filo del rivestimento.