Un divisorio in cartongesso per ripartire lo spazio di un ambiente con una soluzione scenografica rendendolo più funzionale, senza pesanti ristrutturazioni e in tempi rapidi
Con il cartongesso, facilmente lavorabile, leggero, idoneo per realizzare forme anche complesse, senza perdita temporanea della fruibilità dei locali, si può trasformare il divisorio in cartongesso in un polo di attrazione, realizzando nicchie o sporgenze secondo il proprio gusto e inserendo corpi illuminanti in posizione insolita. Il fatto che in basso e in alto la struttura sia rientrante, consente infatti di realizzare un’illuminazione perimetrale che, puntando al pavimento e al soffitto, faccia percepire il divisorio come sospeso.
In altri casi può essere più opportuno dividere lo spazio con vere e proprie pareti in cartongesso che delimitino una stanza da adibire a un uso diverso dal resto del locale. Il sistema non cambia e la struttura, con il suo ridotto spessore, limita al minimo la perdita di spazio e permette altresì di isolare acusticamente le due stanze risultanti con l’inserimento di pannelli isolanti nell’intercapedine tra i due rivestimenti. E in ogni momento, con una demolizione minima, si può tornare allo stato originale…
Cosa occorre
Pannelli di cartongesso da 12,5 mm (qui tipo GKFI antincendio, 1250×900 mm); profilati metallici a U (guida) 50×50 mm e a C (montanti) 50×50 mm; tavole di legno spessore 18 mm e travetti sezione 60×40 mm; accessori: viti per cartongesso Ø 3,5×25 mm, nastro adesivo di guarnizione per profili a U (pavimento e soffitto); stucco Tiefengrund; nastro in fibra di vetro.
Lavori in cartongesso: montare la doppia struttura
La parete divisoria: stuccare e rifinire le giunzioni
Erigere una tramezza per suddividere un grande ambiente, installare i sanitari sospesi in bagno, creare una nicchia da utilizzare come armadio a muro: sono...