Tornire una sfera in legno | Realizzazione passo-passo

In questo articolo vediamo nel dettaglio come tornire una sfera in legno

Per tornire una sfera di legno si parte da un tronco, in questo caso noce europeo che, come avviene abitualmente, è conservato completo di corteccia, cosa che aiuta a calibrare l’essiccazione delle fibre, limitando il verificarsi delle fessurazioni e successive spaccature.

Non va dimenticato che, in ogni lavoro di tornitura, la scelta del legno, il suo dimensionamento per metterlo in lavorazione e la valutazione dell’orientamento di montaggio sul tornio sono determinanti per il risultato finale ottenibile, soprattutto se si eseguono oggetti artistici.

Tornitura in 3 fasi

Per tornire una sfera, nella prima fase, oltre allo sgrosso e alla sagomatura esterna, si devono eseguire due elementi che si riveleranno fondamentali: la presa per mandrino a 4 griffe e, immediatamente vicino, un settore cilindrico spesso 10 mm circa, la base d’appoggio finale del manufatto.

Nella seconda fase, girato il pezzo e preso con il mandrino a 4 griffe, si procede con lo scavo profondo, usando due utensili speciali.

Nella fase conclusiva, girata ancora una volta la sfera sul tornio, si rimuove la presa per mandrino, spianando perfettamente la base d’appoggio.

La finitura si fa con olio di lino crudo, dato a pennello in 4-5 mani sull’oggetto già rimosso dal tornio.

sfera tornita
Sfera tornita

Sfera al tornio – Realizzazione fai da te

Preparazione del pezzo

Prima di tornire una sfera è necessario preparare il pezzo che deve essere lavorato; lo si fa attraverso un processo di selezione della porzione di legno, di sgrezzatura dello stesso e di eliminazione della corteccia.

Il tronco della pianta, conservato per quanto possibile intero, viene intestato per regolarizzarne l’estremità. Poi si valuta la lunghezza del segmento utile al lavoro, da ricavare con un secondo taglio, sempre con la sega a nastro.
Dopo aver tagliato una fetta longitudinale del cilindro, per avere una parte piana laterale, sempre con la sega a nastro si smussa lo spigolo di testa del pezzo, tagliando via una serie di piccoli spicchi.
Appoggiato il pezzo con la parte piana sul banco da lavoro, si individua la zona centrale e, con lo scalpello, si rimuove una parte di corteccia e si spiana leggermente la curvatura in quel punto per permettere la presa con il puntale del mandrino.
Valutando esattamente la mezzeria del pezzo, in un senso e nell’altro, si incide il centro con un punteruolo, per realizzare l’invito al sistema di trascinamento della testa del tornio.
tornio sfera
Si monta il pezzo sul tornio centrando dalla parte della testa il segno centrale appena fatto, nella zona senza corteccia. Si stringe questa zona con la contropunta, mettendola sul centro della faccia piatta, dopo aver individuato il punto con il cercacentri.
Prima di avviare il tornio, si rimuove tutta la corteccia dal pezzo usando uno scalpello. Si procede forzando il tagliente dell’utensile fra corteccia e legno, sollevandola un po’ alla volta, sino al completo distacco.

All’esterno per ottenere lo sferoide

tornire sfera
Nonostante la rimozione degli spigoli vivi, effettuata inizialmente, la sgrossatura del pezzo va eseguita con accortezza, anche perché il pezzo ha un’ampia zona intaccata dai parassiti che, soprattutto nella fase iniziale, può causare impuntamenti dell’utensile. Notare la posizione di assunta dal tornitore, che tiene la mano sinistra appoggiata sulla sgorbia da sgrossatura, in prossimità del ventaglio, mentre la destra, insieme al braccio, è ben aderente al fianco: una condizione che offre la massima sicurezza.
Quando la forma è sommariamente definita, si procede a realizzare, lato contropunta, una buona presa per mandrino a 4 griffe, necessaria per ribaltare il pezzo ed eseguire lo scavo interno. Insieme alla presa, si esegue anche un sottile zoccolo che resta come base d’appoggio definitiva della palla.
tornire una sfera
Si prosegue a tornire la sfera regolarizzandone la forma rotondeggiante, sempre con la sgorbia da intaglio; volendo imprimere alla sagoma una rotondità tendente alla sfera, bisogna prestare particolare attenzione nel dare la curvatura sul lato della testa: per evitare errori (se si toglie troppo materiale è un guaio), si procede per piccoli passi, controllando, se è il caso, la sagoma con una dima precostituita.
Quando il pezzo ha la forma definitiva, si regolarizza la superficie. Solitamente si usa carta abrasiva tenuta a mano, ma un metodo per velocizzare l’operazione, se non si ha un accessorio per levigatura specifico, è quello di utilizzare un trapano con montato il platorello con carta abrasiva. Il trapano va fatto girare, così come il tornio, entrambi a velocità moderata. L’azione dei due movimenti accelera la funzione dell’abrasivo, che può essere usato con gradazioni a granulometria decrescente dalla 120-150 alla 320-400 a seconda del legno.

Doppia inversione di presa

tornio sfera
Terminata la levigatura, si prosegue a tornire la sfera ribaltando il pezzo per agguantarlo con il mandrino a 4 griffe nella presa predisposta inizialmente. Questo consente di non utilizzare la contropunta e avere campo libero per il lavoro di scavo per svuotare l’interno della palla.
tornire una sfera
Si posiziona il ventaglio frontalmente al centro della sfera, in posizione opposta al mandrino, e si apre un foro centrale. Ideale sarebbe utilizzare una punta montata su un mandrino da contropunta; con la sua perizia, in questo caso, l’artigiano usa degli utensili da scavo profondo inventati negli anni ‘70 da David Ellsworth.
L’utensile con puntale diritto serve per scendere in profondità e, inclinandolo sul fulcro del ventaglio, permette di allargare la cavità a cono rovesciato; quello con la punta laterale, invece, consente di allargarla producendo la parte concava.
Data la sua conformazione, questo utensile non è semplice da utilizzare e va adoperato con cautela, senza forzare, ma tenendo ben salde le mani perché l’impuntamento è facilissimo.
tornio sfera
Con un foro così piccolo, non è possibile vedere cosa si sta facendo e com’è orientato l’utensile; inoltre il materiale di scavo si accumula e va costantemente rimosso per poter proseguire.
tornire sfera
Terminato lo scavo, bisogna nuovamente girare il pezzo. Lo si fa per rimuovere la presa per mandrino a 4 griffe. Si usa la contropunta perché sull’altro lato, il foro dello scavo e la forma impediscono ogni presa di trascinamento, quindi si monta uno speciale mandrino autocostruito in legno; gli americani lo chiamano “jam chuck” perché va tornito con le dimensioni (in negativo) del pezzo che si sta realizzando. In pratica è una forma negativa che accoglie una parte del pezzo in lavorazione, mentre la contropunta, sul lato opposto, tiene il pezzo in asse e fermo nella forma. La striscia blu che si nota fra sfera e jam chuck e un nastro messo per fermare un po’ di imbottitura per evitare che il mandrino in legno segni il pezzo finito rovinandolo.

Finitura

Trattandosi di un manufatto di decoro della casa, soggetto a perdere velocemente la brillantezza della finitura, si è scelto di applicare 4-5 mani di olio di lino crudo, spremuto a freddo, che resiste bene anche a frequenti passaggi di spugna inumidita per rimuovere polvere e altre impurità che si accumulano.

finitura sfera tornita

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