Questo comodino fai da te può essere appoggiato a pavimento o fissato a parete a lato del letto e si realizza con pezzi di scarto o avanzi di laboratorio ben piallati e calibrati; vista la semplicità dell’oggetto, sbizzarriamoci con fresature e incastri, tanto per fare pratica…
Per i designer dell’ultim’ora i materiali di scarto e le forme essenziali sono un imperativo per realizzare oggetti d’arredo, e guai a mascherarne l’aspetto con qualsivoglia finitura: loro però si affidano a costruttori professionisti per concretizzare le idee, noi facciamo tutto in proprio. Visto che non ci vuole molta maestria per costruire un comodino fai da te come questo, complichiamoci un po’ la vita e, dopo aver recuperato il materiale tra gli avanzi, facciamo un po’ di palestra: calibratura dei pezzi, fresatura a banco, ricalibratura dopo le unioni e montaggio finale dei lati, uniti semplicemente per incollaggio: le uniche viti utilizzate sono per fissare le cerniere e la calamita che mantiene chiusa l’anta a ribalta. Il risultato finale si apprezza più per la rusticità estetica del comodino fai da te che per la pura funzionalità; non si tratta certo di un complemento capiente, ma si addice a uno stile informale all’insegna del riciclo.
I materiali
Comodino fai da te – Particolari unioni
Tempo richiesto: 1 giorno
- Applicare una scanalatura in uno dei lati corti dei travetti
In uno dei lati corti dei travetti, a tutta lunghezza, pratichiamo una scanalatura profonda 12 mm e larga 15 mm con una fresa cilindrica, a distanza costante dai bordi; a questo scopo bisogna bloccare un listello guida a opportuna distanza dalla fresa e fare una prova con un pezzo di scarto, per verificare che la scanalatura risulti perfettamente parallela alla lunghezza. Nei 4 travetti centrali di ogni lato le scanalature devono essere due, contrapposte.
- Unire i 3 travetti che compongono ciascun lato
I lati sono composti da 3 travetti ciascuno, uniti con l’inserimento di due listelli 15×30 mm nelle scanalature e abbondante colla vinilica.
- Realizzare un dente per poter unire le tavolette
Anche per unire le tavolette affiancate si realizza un dente (due per quella centrale) a tutta lunghezza e profondo metà spessore con la stessa fresa, ricalibrando per lo scopo il listello guida.
- Serrare tra morsetti
Ciascun elemento composto e incollato va serrato tra morsetti; seguirà una levigatura (o piallatura) per eliminare eventuali scalini risultanti dall’unione.
- Posizionare la cerniera a libro
Per montare le cerniere a libro che collegano l’anta alla struttura si fissano a uno dei listelli 45×45 mm da porre alla base: si marca la posizione di entrambe alla stessa distanza dai bordi laterali.
- Realizzare lo scasso
Con uno scalpello affilato si realizza lo scasso necessario a incassare a filo l’ala della cerniera, rifinendo poi la sede con raspa e carta vetrata.
- Assemblare la “scatola”
La “scatola” viene assemblata solo per incollaggio: tra i due fianchi viene inserito il top e, alla base, i due listelli 45×45 mm a filo esterno dei fianchi. Questi ultimi chiudono le cornici che fanno da supporto per il fondo e per il retro, entrambi di compensato incollato a esse.
- Montare l’anta frontale
Quando la colla di montaggio per legno ha fatto presa si può montare l’anta frontale e verificare che si inserisca nella luce della scatola senza attriti, ma anche senza far risultare fessure troppo evidenti. Quando l’articolazione risulta efficace, si possono montare le due metà della calamita di chiusura nella parte alta dell’anta e della scatola, al centro.
- Forare l’anta
Sempre al centro dell’anta, a un paio di centimetri dal filo superiore, si pratica il foro passante per l’inserimento del perno filettato a cui fissare la maniglia ad anello.
- Fissare la maniglia ad anello
L’anello è articolato su uno snodo fisso, filettato metrico sulla faccia di appoggio: dopo aver fissato sul lato esterno la bocchetta sagomata, con piccoli chiodini di ottone, si avvita alla maniglia uno spezzone di barra filettata, da tagliare a misura appena sufficiente a bloccare il tutto con un bulloncino e una rondella inseriti dall’interno. In caso di appoggio a pavimento sono sufficienti quattro feltrini applicati sotto la base; il fissaggio a parete può essere fatto con mensole o senza elementi a vista, con le viti dei tasselli, provviste di larghe rondelle, che attraversano il retro. In questo caso, oltre a utilizzare un compensato più spesso, è bene che sia fissato alla struttura con l’aggiunta di viti. Le dimensioni finali del comodino fai da te sono circa 540x355x185 mm.