Stile provenzale fai da te

Questi mobili angolari in stile provenzale fai da te rendono più morbida la squadratura delle pareti senza ingombrare, permettendo di sfruttare spazi difficili; richiedono pazienza ed impegno per eseguire con precisione i tagli sbiechi

Per la costruzione di mobili in stile provenzale fai da te come questi sono preferibili i legni chiari, purché a venatura regolare e poco nodosi: il lamellare è il legno più indicato per chi dispone di attrezzature da bricolage, come spessore va bene il 18 mm per le parti verticali e per i fondi, mentre per le parti da modanare è meglio il 28 mm, per avere una costa più spessa a fronte dell’asportazione.

Ciascuna credenza in stile provenzale fai da te si compone di due corpi separati con una base ed un top, quello superiore leggermente più stretto: chi non dispone di fresatrice o toupie può ricorrere a listelli di riporto per le modanature.

Lo zoccolo

La parte frontale, a vista, è fissata da dietro con viti ad un listello applicato sotto il ripiano con un rientro di 9 mm rispetto al filo inferiore del bordo modanato. La parte nascosta si applica da sopra con viti prima di giuntare i dorsi ed è fatta in modo che il peso del mobile venga scaricato anche sul battiscopa. Per fare questo, si calcola lo spessore del listello in base al battiscopa e si lascia sporgere il piede di 9 mm, assicurando sia l’appoggio che un minimo di camera d’aria tra mobile e parete.

Complementi

Due coppie di cerniere anuba forniscono l’articolazione a ciascuna credenza; servono quattro serrature da incasso con bocchetta di ottone ed i pomellini in tono per i cassetti.

Solida base con cassetto

 

stile provenzale fai da te

I due lati verticali delle fasce e quello ad esse tangente dei dorsi presentano tagli sbiechi a 67,5°; i dorsi sono uniti tra loro ad L, pertanto uno dei due è più corto dell’altro quanto lo spessore del legno.
Il top, con i tre lati a vista sporgenti e modanati con la fresatrice, viene avvitato alla struttura dopo aver preforato e svasato le sedi per le viti per poterle incassare.
Per costruire il cassetto bisogna prima fissare sulla base le fasce di giunzione con l’alzata e misurare lo spazio disponibile in profondità. Dorso e sottofrontale vanno inseriti tra i fianchi e non viceversa.
Preparate ed incollate al ripiano le guide ottenute con listelli giuntati ad L, si presenta il cassetto per poter fissare il frontalino ben centrato, con colla e viti inserite dall’interno

Alzata con vetrina

stile provenzale fai da te

Il taglio sbieco dei listelli che formano la cimasa, sempre a 67,5°, viene eseguito di testa, pertanto può bastare utilizzare la troncatrice girevole o, a mano, una guida tagliacornici.
I ripiani interni vanno collocati ad altezze tali da rimanere nascosti alla vista dai listelli orizzontali della quadrettatura; meglio farli entrare tutti di traverso prima di fissarne anche soltanto uno.
I due corpi del mobile vanno rifiniti con carta vetrata a grana fine, utilizzando la levigatrice per le superfici lineari, con tacchetti e tondini di supporto per l’abrasivo nelle modanature e nelle giunzioni.
Il vetro va inserito da dietro a battuta contro la cornice perimetrale e fissato con chiodini alla traditora; la quadrettatura è in listelli troncati a V capovolta con angolazione di 45°, applicati con nastro biadesivo.

Tutte le fresature per i mobili in stile provenzale fai da te

I profili della cimasa e dello zoccolo

I fregi alla base ed al top della credenza sono semplici listelli di lamellare con diversa sezione, il cui profilo a vista viene fresato diversificando le modanature (1 e 2), ma in modo che assiemandoli si ottenga un’insieme armonioso. In particolare, la cimasa è formata da listelli applicati sovrapposti e diversamente sporgenti rispetto al top; il fissaggio al mobile avviene da sopra per mezzo di viti a testa incassata.

La battuta del cassetto

Sul retro del frontale, alle estremità laterali, va ricavata la battuta per la chiusura del cassetto, effettuando una fresatura larga 6 mm e profonda 9 mm con una fresa per battute con (3) o senza (4) cuscinetto per rifilatura. Il fondo, in compensato da 6 mm, deve essere inserito in una scanalatura ricavata sulle quattro pareti, a qualche millimetro dalla base, prima di assemblare l’ultimo lato.

Cornici delle antine: metodo facile

Il sistema più semplice per ottenere sia le modanature, sia l’eventuale battuta posteriore per l’inserimento della fodrina, è senz’altro quello di effettuare le fresature sul listello prima di sezionarlo con i dovuti tagli a 45°. Le frese più adatte sono quelle provviste di guida a cuscinetto piuttosto che a perno; quest’ultimo, infatti, ruota insieme al tagliente e può bruciare il legno se la passata non è abbastanza veloce, mentre il cuscinetto è indipendente dall’utensile.

Metodo difficile

Le frese componibili permettono di ottenere profili anche complessi in una sola passata: quella per ottenere contemporaneamente incastro e modanatura del telaio delle antine è composta da un disco piatto per realizzare la scanalatura ed uno a profilo biconvesso. Si compone una prima volta la fresa sul gambo, interponendo un cuscinetto, e si fresa il montante; poi si invertono le posizioni sul gambo degli utensili da taglio e si effettua la fresatura sul traverso, lavorando però con questo posizionato sottosopra.

Assemblare l’antina

Tra le diverse lavorazioni possibili per realizzare l’anta inferiore, è stato scelto di predisporre una cornice di listelli uniti per spinatura, divisa verticalmente lungo la mezzeria da un ulteriore listello, con il risultato che, a prima vista, le ante sembrano due. Sul retro, i lati rivolti verso la specchiatura interna riportano una battuta larga e profonda quanto basta ad inserirvi la fodrina centrale dopo che è stata modanata, per bloccarla a filo della cornice con listellini (2) applicati tutt’attorno a ridosso della linea d’incastro cornice/fodrina. Lo smusso perimetrale di quest’ultima si ottiene con un taglio inclinato da effettuare su ogni lato con la circolare da banco (1), seguito da un secondo taglio perpendicolare che elimina la striscia formando un piccolo dente prima dello smusso.

Il perimetro del rilievo centrale della fodrina viene rifinito con una fresatura leggera. Mentre nella pagina precedente si illustra come il perimetro interno della cornice possa essere sagomato di fresatura, prima dell’assemblaggio, in questo caso è stato lasciato ad angolo retto e rifinito con l’applicazione di un’ulteriore cornicetta di listelli sagomati che rimane in rilievo rispetto al telaio dell’anta.

La finitura

L’aspetto finale che devono assumere le due credenze può variare di molto in base ai gusti ed allo stile dell’arredamento; la stessa scelta del legname di base è diversa se si pensa di rifinirlo a smalto o se si vuole mantenere l’aspetto naturale, nel qual caso è bene ricorrere a tavolame privo di vizi e con venature apprezzabili. Per la finitura a smalto si possono utilizzare tinte diverse per evidenziare le modanature, previa l’applicazione di una mano di cementite; per mantenere l’aspetto naturale conviene affidarsi ad aniline colorate, anche qui in tonalità diverse per evidenziare i particolari, e concludere con una buona finitura a cera.

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Commenti

  1. Bellissimo tutorial, mi ha dato un sacco di idee nel momento giusto, dovendo costruire un mobile per un cucinino, ora so come farlo e cosa mi serve.

  2. Dove posso trovare questa fresa di queste dimensioni? ne ho acquistata una dalla cina e me n’è arrivata una enorme con gambo da 12,7 che va bene per legno di minimo 3,5 cm di spessore… per finestre insomma… io vorrei solo fare delle antine

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