Costruire una zampogna fai da te | Guida dettagliata

Costruire una zampogna… L’autocostruzione dello strumento musicale popolare, diffuso in passato soprattutto tra i pastori, ma realizzata in versione “sintetica” partendo da una camera d’aria: gli unici elementi naturali sono le canne di canto, il bordone e i supporti delle ance

 

Costruire una zampogna non è prettamente una cosa che ci passa per la testa tutti i giorni, ma non è mai troppo tardi per avere pensieri insoliti…Non ci è possibile valutare la qualità del suono emesso dalla zampogna realizzata dal nostro lettore Giuseppe Trentin, ma abbiamo ragione di pensare che gli permetta di improvvisarsi zampognaro a livello dilettantistico, intonando melodie per piacere suo e dei familiari. Anche se in origine si trattava di uno strumento “povero”, le zampogne di attuale produzione hanno prezzi che partono dai 400 euro in su, se si escludono le imitazioni (inaffidabili) di fattura pakistana.

Di questo strumento esistono diverse interpretazioni, a seconda delle origini nelle diverse zone del centro e del sud Italia (le cornamuse nordiche sono un’altra cosa ancora), ma ci pare di capire che si tratta della cosiddetta “zampogna zoppa” tipica dell’area laziale-molisana, in quanto ha un solo bordone, ma potrebbe averne anche due, e due canne di canto, di cui una più lunga dell’altra, presumibilmente quella di sinistra. Per costruire una zampogna occorre capire bene come è gatta: La caratteristica della zampogna è quella di emettere una melodia continua, senza le interruzioni dovute all’inspirazione che caratterizza gli altri strumenti a fiato.

La sacca, infatti, serve da riserva d’aria e permette al suonatore di riprendere fiato. Affinché questo sia possibile, la sacca dev’essere a tenuta ermetica e il tubo insufflatore deve essere provvisto di una valvola di non ritorno; l’aria viene poi convogliata alle canne dello strumento dalla pressione del braccio che comprime la sacca. Il nostro lettore ha reinterpretato la zampogna fai da te partendo da una camera d’aria di camion e per realizzare le varie parti ha utilizzato diversi pezzi di materiale plastico (tubi per idraulica, bottiglia da bibita, scodella usa e getta, guaina passacavi), legati tra se stessi e alla sacca con filo di ferro e nastro adesivo di carta, più canne di bambù per le parti propriamente sonore. Già così la zampogna poteva funzionare, ma non poteva mancare un rivestimento di lana d’agnello sintetica per renderla somigliante a quelle artigianali.

Nella tradizione, la sacca che ha la funzione di “serbatoio” dell’aria è realizzata con una pelle di pecora o di capra in un unico pezzo: questa è una versione un po’ più “animalista” e l’otre in cui viene immessa l’aria è ricavato da una camera d’aria da camion, successivamente rivestita con una pelle d’agnello sintetica per conformità estetica. Soltanto due delle tre canne (che possono essere anche 4 o 5) hanno il compito di modulare il suono alternando la chiusura dei fori, l’altra o le altre emettono una nota fissa e si chiamano bordoni: per costruire una zampogna sono state utilizzate canne di bambù del diametro di 15 mm, una lunga 600 mm e due lunghe 400 mm, queste ultime riportanti 4 fori distanziati di 25 mm ciascuno, alle quali sono state inserite a pressione le ance che determinano il tipico suono della zampogna con le loro vibrazioni.

Realizzare il sacco e lo scarico

 

La camera d’aria va ritagliata nelle dimensioni necessarie a ottenere una sacca Ø 300×800 mm, incollandone i lembi con colla cianoacrilica. Nella parte superiore deve rimanere un’apertura in cui inserire il ceppo con le canne di canto; a circa 200 mm da questo occorre praticare il foro per il tubo di insufflaggio.
Alla base della sacca, spostato lateralmente, si deve predisporre lo scarico della condensa, in quanto questa può rovinare le ance: si pratica un’apertura opportuna per inserirvi il collo di una bottiglia di plastica.
Il pezzo, tagliato circa 50 mm sotto il tappo, si fa entrare nella sacca con il collo filettato all’esterno e si blocca con qualche giro di filo di ferro.
La legatura si nasconde incollandovi attorno una striscia di gomma, ritagliata da un avanzo di camera d’aria. Lo smaltimento della condensa è affidato a uno spezzone di tubo corrugato lungo 650 mm, da collegare al tubo di insufflaggio tramite un portagomma, nascosto all’interno della sacca.

Calibrare le ance di bambù

 

Le ance sono ottenute da canne di bambù di piccolo diametro da cui si ricavano spezzoni lunghi circa 70 mm, chiusi a un’estremità. A 10 mm dall’estremità chiusa si pratica un intaglio.
Da una scodella monouso di plastica si ritagliano le striscioline da fissare alle cannucce.
Le striscioline di plastica si bloccano alle cannucce con carta adesiva lasciando libera la parte che va a ricoprire il foro realizzato in precedenza: in questo modo l’aria mette in vibrazione la striscia di plastica.
Le ance vanno poi inserite a pressione in un foro praticato alle estremità del bordone e delle canne di melodia che vanno all’interno della sacca.

Fissaggio del ceppo e delle canne

Il ceppo è costituito da 3 tubi di plastica rigidi Ø 18×200 mm che devono essere uniti a formare una sorta di cono: da un lato sono tenuti ravvicinati con filo di ferro, mentre all’estremità opposta, per divaricarli, si riempie la parte centrale con carta adesiva o materiale simile.
Si rifascia esternamente il ceppo, sempre con carta adesiva, poi si riempiono gli interstizi con silicone badando di non farlo penetrare all’interno dei tubi.
Si inseriscono le canne nel ceppo e questo nell’apertura superiore della sacca, bloccandolo a essa con filo di ferro e con diversi giri di carta adesiva,
poi ricoprendo con una striscia di gomma come si è fatto per lo scarico della condensa.
All’estremità del portagomma che rimane all’esterno della sacca va inserito il tubicino per l’insufflaggio dell’aria;
al suo interno va collocata una valvolina di non ritorno per evitare l’uscita indesiderata dell’aria insufflata. Un dischetto di gomma rifinisce la zona di collegamento tra portagomma e sacca.
L’intera sacca e il tubo d’insufflaggio vengono rivestiti con la pelle di finto agnello tagliata a misura, cucita a macchina e rifinita con alcuni punti a mano. Nei punti cruciali va stretta con alcuni lacci colorati che completano il rivestimento.

 

 

Consigli per l’acquisto di una zampogna con cui imparare a suonare

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