Tornitura a scavo

Nei lavori di tornitura i più bravi mescolano superfici piane e curve per sottolineare il contrasto tra i due generi di lavorazione. Seguiamo la lavorazione di un vaso davvero originale

vaso di legno scavato La tornitura è in grado di dare origine a solidi di rotazione, cioè che nascono dalla rotazione di una figura piana: ad esempio, il quadrato genera un cilindro e il triangolo, un cono. Più difficili le realizzazioni di figure curve come cerchi ed ellissi, che danno sfere e ovoidi. Se cerchiamo di ottenere queste forme con la tornitura a scavo di un pezzo le cose diventano davvero complicate: come fare a tornire pezzi pesanti senza un centro? È necessario disporre di un tornio da legno abbastanza evoluto con un dispositivo che si chiama “lunetta”. Il pezzo squadrato nelle sue forme definitive viene montato sul tornio tra trascinatore e contropunta e tornito per un paio di centimetri nel suo estremo. La superficie cilindrica è ora adatta ad essere sostenuta dalla lunetta, un supporto da montare sulla guida, munito di tre rotelle che appoggiano sull’esterno del pezzo durante la rotazione. All’estremità opposta si monta un platorello per il fissaggio con viti al posto del trascinatore, in modo da garantire il sostegno del pezzo anche senza la pressione della contropunta. Si può cominciare con una tornitura a scavo dell’interno del tronco sistemando il poggiautensili parallelo alla testata e usando sgorbie con il tagliente curvo. L’abilità del tornitore sta nel portare la cavità ad una forma il più possibile vicina ad una sfera. Con il procedere del lavoro si sostituisce il poggiautensili dritto con uno prolungato che sostiene l’utensile anche durante la lavorazione interna. Come riferimento si usa una dima a quarto di cerchio di lamiera per verificare la regolarità della superficie. Al termine della lavorazione si passa, a mano, una serie di tele abrasive di grana via via più fine.

Cosa bisogna fare prima di tornire

fresare il legno
Per ottenere un buon risultato il ceppo deve arrivare al tornio con le sue misure definitive. La trave di acero occhiolinato viene tagliata a misura e spianata in corrispondenza dei lati da rifinire. Una levigatura finale con il “carrarmato” rende le superfici lisce e pronte per i successivi processi di finitura. Un lato viene lasciato con la superficie grezza prodotta dal taglio della motosega.

Le fasi della tornitura a scavo

tornitura a scavo

  1. Dopo il montaggio del pezzo tra le punte, si tornisce una limitata superficie esterna, dando al pezzo forma cilindrica per un breve tratto all’estremità rivolta verso la contropunta; la parte cilindrica deve essere sufficiente per l’appoggio delle rotelle della lunetta.
  2. Con il montaggio della lunetta non è più necessaria la contropunta e con lei viene eliminato anche il mozzo su cui appoggiava. La lavorazione prosegue con l’ausilio di un lungo poggiautensile che permette di usare la sgorbia con una sporgenza minima a tutto vantaggio della precisione.
  3. Prima dell’asportazione definitiva della superficie cilindrica su cui appoggia la lunetta si leviga l’interno della cavità e si lavora la testata incidendo l’anello fino quasi a tagliarlo completamente. Poi si toglie la lunetta e si tronca il sottile diaframma con una lama da seghetto. Prima di smontare il pezzo dal platorello si levigano a mano i residui del taglio.
  4. Le quattro superfici laterali del vaso vengono rifinite in modi diversi per disporre, con una semplice rotazione, di diversi effetti estetici inconsueti per un vaso. Una faccia ha i segni della sega a catena con le fibre del legno ben in vista, mentre quella adiacente è levigata e trattata con una ceratura bianca sotto la quale è visibile la pregevole occhiolinatura dell’acero.

La facciata bruciata e quella lucida

bruciatura del legno

  1. La bruciatura è la finitura assai originale conferita alla terza faccia del vaso. Deve essere eseguita con mano ferma e movimenti regolari per produrre un colore nero uniforme e una screpolatura omogenea. Per evitare di sporcarsi ogni volta che si tocca il vaso è consigliabile trattare la superficie con un impregnante trasparente.
  2. La quarta faccia viene rifinita con una laccatura lucida. Si stende per prima una mano di turapori, per formare un film impermeabile sul legno. Dopo l’asciugatura si passa una tela abrasiva fine con il tampone di legno per eliminare le irregolarità dello strato precedente e si termina con un paio di mani di flatting lucido.

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