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Gli strumenti del bricolage e del fai da te: martello e livella

livella bolla

livella bolla

Conosciamo meglio i tipi e gli utilizzi di questi due attrezzi: livella e martello

LA LIVELLA

Com’è fatta
Quella utilizzata normalmente in edilizia è costituita da un tubolare di alluminio a sezione rettangolare, con una faccia perfettamente liscia, di lunghezza variabile, solitamente tra 20 e 150 cm, che racchiude una o più fiale cilindriche contenenti un liquido, nel quale viene lasciata una bolla d’aria. Nei modelli più semplici, adatti al campo del fai da te, l’unica fiala è disposta nel senso
della lunghezza, quelli più completi e professionali incorporano anche una fiala perpendicolare
a questa ed una a 45° per verificare le inclinazioni. Possono essere dotate di magnete, per rimanere appoggiate da sé a superfici metalliche, e di scala millimetrica per misurazioni.
A cosa serve
Viene utilizzata per verificare la planarità, la perpendicolarità, per l’allineamento reciproco di elementi (quadri, piastrelle, pensili), ma anche per conferire la giusta pendenza ad alcuni elementi, quali i tratti orizzontali delle tubazioni di scarico, le pavimentazioni esterne, i canali di scolo.
Come si usa
Appoggiando la livella con l’unico lato liscio su una superficie la bolla d’aria, secondo un principio fisico, si posiziona nel punto zenitale, ovvero quello più lontano dal piano terrestre. La superficie è esattamente orizzontale (o verticale) quando la bolla viene a trovarsi all’interno dell’area centrale della fiala delimitata da due tacche, in caso contrario occorre effettuare le
correzioni necessarie al raggiungimento di questa condizione. Il rilievo è valido nella sola direzione della lunghezza, per cui dovendo verificare la planarità di un’intera superficie occorre appoggiare la livella anche in posizione perpendicolare alla precedente, per ottenere la precisione in entrambi i sensi. Tipico è il caso dei massetti cementizi, oppure quando si
deve posizionare un montante o erigere un muro la cui verticalità va verificata su due facce che formino un angolo di 90°.

IL MARTELLO

Com’è fatto
È composto da un manico più o meno lungo, di legno, plastica o acciaio con impugnatura rivestita, e da una testa che ha forma diversa a seconda dell’impiego. Nei mazzuoli è tozza e simmetrica, mentre nei più comuni martelli si identifica una “bocca”, la parte battente piatta, e una “penna”, posta sull’altro. Quest’ultima può essere lineare o curva, compatta o biforcuta come nei matelli da carpentiere, con funzione levachiodi. In un laboratorio per il bricolage è bene disporre di martelli di forma e peso differenti.
A cosa serve
Fra i vari tipi di martello, quelli da carpentiere, insieme a quelli da falegname, sono i classici martelli utilizzati per piantare e per levare
chiodi. Esistono poi martelli per demolizione (mazzuoli), martelli con testa di gomma, legno o materiale plastico utilizzati per scalpellare o per non rovinare le superfici, con bocca a palla per ribattere lamiere e carrozzerie, martelline con bocca e testa assottigliate per piastrellisti, per muratori, per saldatori, per tappezzieri e per corniciai.
Come si usa
Il martello va impugnato nella parte bassa del manico, le cui dimensioni sono rapportate al peso della testa per garantire un bilanciamento ottimale. Il movimento del braccio deve fare sì che la parte piana della bocca si trovi perpendicolare al chiodo da piantare, in modo che questo penetri verticalmente, senza piegarsi.
Il martello va scelto bene in quanto il peso e la conformazione della bocca devono essere rapportati alle dimensioni e alla natura sia del chiodo, sia del materiale in cui va conficcato.
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